Il graphic novel di Wally Pain tratteggia con stile realistico e tratto riconoscibile le figure di tre donne che, in epoche diverse, cercano di esprimere compiutamente le proprie potenzialità
di Elisa Vuaran

30 anni
Autrice: Wally Pain
Editore: Feltrinelli
Anno edizione: 2025
Genere: Fumetti & Graphic Novel
Pagine: 136
Consigliato a chi ama le saghe famigliari e vuole ritrovarle in un fumetto; a chi cerca il dialogo tra generazioni.
Anni Sessanta. In un Suditalia saldamente aggrappato alle proprie tradizioni, Giuditta ha sempre sognato di farsi strada con la sua voce sui palchi dell’Opera. Ma non sempre il talento è sufficiente e, dopo due figli e un matrimonio riparatore, le è richiesto il coraggio di compiere ancora altre scelte molto dolorose.
Trent’anni dopo, Anna si trova alle prese con un gratificante ma faticoso successo lavorativo, cui si affianca l’inaspettata sorpresa di una gravidanza, con tutti i timori che ne conseguono.
Infine, ai giorni nostri, Ginevra ha lasciato la casa dei genitori per esprimersi al meglio e per affermare il proprio ruolo nella società, ma tra un impiego insoddisfacente e una delusione amorosa si ritrova costretta a fare marcia indietro e a cercare vecchie e nuove ancore.
30 anni tratteggia le figure di tre donne ben distinte, appartenenti a tre generazioni diverse, nate e cresciute in contesti distanti e che non sempre sembrano riuscire a comunicare nello stesso linguaggio; eppure, ciascuna di loro racconta la stessa storia: quella della realizzazione personale e di ciò che la ostacola o la sostiene, assumendo aspetti differenti nelle varie epoche, e dell’identità che va plasmandosi con essa nell’affacciarsi alla vita adulta.


Wally Pain, al secolo Luana Francesca Belsito, fumettista e illustratrice nata a Cosenza nel 1992, fa del suo graphic novel anche un racconto tridimensionale del pilastro – nel bene e nel male – della famiglia, fatta sia di persone che si scelgono sia di persone che càpitano. La racconta non solo nel suo ruolo di rifugio e ispirazione ma anche nel momento in cui il dialogo intergenerazionale si riduce a qualche acido commento non richiesto (magari sull’aspetto fisico, sull’ordine in casa o sulle tradizionali tappe della vita). Ne emerge così un quadro credibile e imperfetto, ma sostenuto dalla speranza che rompere il cerchio generazionale e creare nuovi modelli positivi sia possibile anche dove non si risparmiano le difficoltà.
Non è difficile immedesimarsi nelle protagoniste e in chi sta loro intorno; anche sorelle, fratelli, compagni e amici sono ritratti attraverso la stessa lente di intimità che caratterizza tutto il libro. I dialoghi diretti e i dettagli da interpretare prevalgono nettamente sulle riflessioni didascaliche fuori campo, accorciando le distanze con il lettore. I disegni, dallo stile realistico e con un tratto già riconoscibile, accompagnano una sceneggiatura dal ritmo ben orchestrato, in cui le tre narrazioni si alternano senza fatica, incorniciate da filtri di tonalità diversa per tutte le 136 pagine, di formato compatto, di facile lettura e soprattutto a colori.
30 anni è, in conclusione, una lettura emozionante che per i suoi temi universali può parlare al cuore di tutti, e che non costringerà nessun lettore a fare pace con la parente bisbetica, ma che potrebbe aiutare a pensare che forse, alla fine, anche lei sta facendo del proprio meglio.
Il libro in una citazione
«(Nonno): “[…] che cosa ti ricordano i tamburi?”
(Nipotina): “Mi ricordano…il tum-tum del cuore?”»
5 maggio 2025
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