Il secondo romanzo di Alex Roggero ritrae con ironia e leggerezza una generazione alla ricerca della propria identità in una metropoli che non fa sconti a nessuno
di Stefano Palladini

20100
Autore: Alex Roggero
Illustrazioni: Jazz
Editore: Transeuropa
Anno edizione: 2024
Genere: Moderna e contemporanea
Pagine: 103
Consigliato a chi vuole conoscere o riconoscere la Milano contemporanea attraverso lo sguardo dei Millennial.
Ascolta 20100, la musica si fa personaggio, playlist ispirata al libro
a cura di Stefano Palladini
Paolo Paganelli è un trentacinquenne che, nella Milano dei nostri giorni, cerca di pagarsi un mutuo – della durata pressoché corrispondente agli anni che ha vissuto finora – scrivendo articoli poco retribuiti per il Corriere della sera e annunci improbabili, ma molto meglio remunerati, per marketplace altrettanto improbabili.
Una sera, mentre è con gli amici di sempre e alla tv danno The Voice Senior, naviga su Tinder e s’imbatte nel profilo di Alice. Ed è ecco la folgorazione: Alice non è solo la più bella ragazza che abbia mai visto nella sua vita, ma sembra avere pure le sue stesse passioni. Giusto il tempo di rendersi conto del fatto che potrebbe essere la sua donna ideale e – puf! – per un errore accidentale il suo profilo scompare e così non ha più la possibilità di matchare con lei perché su quell’app di dating, come spesso accade anche nella vita reale, una scelta fatta è “per sempre”. Quei fugaci attimi d’idillio a Paolo sono però bastati per memorizzare interessi, gusti musicali e locali preferiti della ragazza e quindi si ritrova in possesso di tutte le informazioni necessarie per avventurarsi alla ricerca di quella che spera diventi la donna della sua vita. A percorrere in lungo e largo Milano lo accompagnano la storica amica Martina, “miscuglio di cinismo e dolcezza”; Michele, l’eterno adolescente che è il vero autore dell’errore su Tinder; e Ciro, il “normale del gruppo” che passa giornate intere a giocare a Pes ed è tifosissimo della sua Napoli e del Pocho Lavezzi.
Come 20100, che del capoluogo lombardo è il codice di avviamento postale, dice Milano senza dire Milano, il milanese Alex Roggero ritrae la sua generazione di Millennial alle prese col precariato, che affronta la vita con superficialità e cinismo ed è costantemente alla ricerca di appartenenza, senza ritrarre una realtà per forza di cose universale. Paolo, Martina, Michele e Ciro sono così, ma non è detto che tutti siano così. Eppure ognuno di loro presenta tratti in cui, indipendentemente dall’età, non pochi lettori – soprattutto se milanesi di nascita o d’adozione – potranno riconoscersi.
Nell’esplorare con leggerezza e ironia temi tanto sfaccettati quanto l’amore, l’amicizia e la ricerca della propria identità, questa seconda prova narrativa di Roggero – già autore di Non farlo, romanzo sull’urgenza di scegliere pubblicato da Ortica Editrice nel 2022 – offre la possibilità di conoscere la Milano di chi la vive quotidianamente, anche più di notte che di giorno. La metropoli lombarda non è solo l’ambientazione della spasmodica ricerca di Paolo e dei suoi amici, ma diventa anche personaggio di primo piano, che influisce concretamente sulle loro vite, tra una situazione surreale e l’altra. È una Milano contemporanea, che incita alla fretta, non fa sconti a nessuno, non perdona e travolge nella movida. È però anche una Milano non dimentica della tradizione, che rivive in luoghi come il Magnolia, il chiosco di Giannasi, la balera e la bocciofila dell’Ortica, il Cinema Beltrade. Ed è una Milano popolata anche di caratteristi, che strappano più di un sorriso e in cui i milanesi si sono sicuramente imbattuti almeno una volta, come il simpatico vecchietto di Porta Romana che ti dice che l’Esselunga di via Ripamonti è la più grande d’Europa benché la catena di supermercati sia dislocata solo nel Nord Italia.
20100 è un romanzo ricco di riferimenti alla cultura pop e alla musica, scritto in uno stile colloquiale, che mescola ironia, critica sociale, esperienza personale e regala momenti di divertimento puro e attimi di riflessione dolceamara. Un po’ come Milano.
Il libro in una citazione
«Ma poi, rifletteteci un attimo, che incubo è andare in giro per strada quando voi tutti idioti iperattivi avete questa voglia assurda di fare cose? Gente che ti spinge mentre cammina sulle scale mobili, ti insulta perché hai aspettato un decimo di secondo di troppo dopo che il semaforo era già diventato verde, ti grida contro solo perché siamo a Milano e sì, lo stereotipo va mantenuto vivo, tutto deve andare sempre di fretta. Voi siete matti. Io ho i miei ritmi.»
4 aprile 2025
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