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Libri per chi ama davvero leggere

Splendeva l’innocenza, ma la cruda realtà era dietro l’angolo

L’ultimo romanzo di Roberto Camurri invita ad affrontare i nodi irrisolti della propria gioventù per cercare una felicità più consapevole in età adulta

 di Sabrina Colombo

La copertina del libro "Splendeva l'innocenza" di Roberto Camurri (NN Editore)

⭐⭐⭐⭐

Classificazione: 3.5 su 5.

Splendeva l’innocenza
Autore: Roberto Camurri
Editore: NN
Anno edizione: 2025
Genere: Moderna e contemporanea
Pagine: 192

Consigliato a chi vuol leggere un romanzo d’amore e d’amicizia in cui si intrecciano eventi privati e storia recente.

Il quarantenne Luca vive a Monterosso, ameno borgo ligure incastonato tra mare e montagna nel romantico contesto delle Cinque Terre. È il 2023 e – superata la soglia della mezza età – anche per Luca è tempo di bilanci.

Il giro di conoscenze, l’alternarsi delle stagioni turistiche, il lavoro nel bar di famiglia – che il padre gli ha lasciato in gestione per rientrare al paese d’origine, Fabbrico, che è lo stesso dell’autore Roberto Camurri – la relazione con una donna a tratti misteriosa, con cui convive saltuariamente: la sua sembra un’esistenza priva di prospettive e slanci, in perenne attesa di una svolta significativa.

Luca sente la necessità di fare i conti con un nodo irrisolto del passato, che risale al luglio 2001 quando, insieme a Valentina – indimenticato primo amore – e ad altri due amici, Pietro e Alessio, partecipò alle manifestazioni del G8 di Genova. Un evento certamente epocale, assurto agli onori della cronaca nazionale e internazionale per la violenza delle proteste antigovernative da parte di alcuni infiltrati appartenenti a movimenti antagonisti e per l’altrettanto violenta reazione delle forze dell’ordine. Un giovane manifestante sarebbe rimasto ucciso nel corso di un assalto a un furgone di carabinieri. Ne sarebbero seguiti anni di processi penali e polemiche a cascata sulla corretta gestione dei tumulti e degli arresti effettuati: il resto è storia.

Nel momento preciso in cui Alessio – l’“amico fragile” del gruppo, per dirla alla De André – improvvisamente scompare, in Luca deflagra il ricordo di quei concitati momenti, in cui si trovò sospinto nell’occhio del ciclone del corteo e separato dai compagni: tutto ciò che da allora è rimasto irrisolto nella rete delle sue relazioni affiora e chiede di essere chiarito, affrontato e – possibilmente – superato.

Con una lingua precisa e affilata, che colpisce per la sincerità crudele dei dialoghi, venati di amarezza e nostalgia, l’autore delinea il percorso emotivo del protagonista. Luca intraprende un viaggio intimo e doloroso, scandito passo dopo passo dalla narrazione degli eventi del G8, quando gli ideali di un’intera generazione lasciarono spazio alla furia devastatrice di un manipolo di facinorosi, infiltrati tra pacifici manifestanti, e la repressione delle forze di polizia si spinse ben oltre i limiti tracciati dalle regole del diritto. In quel tragico frangente Luca si trovò a scegliere tra amore e amicizia, tutela della propria incolumità e istinto di protezione del più debole.

L’innocenza splendente di cui ci parla l’autore è quella della giovinezza che si fa portatrice di alti ideali ma che si trova a fare i conti con la realtà: si cresce, ci si allontana, si modificano le priorità, quello che rimane è il ricordo di un momento che ha segnato la perdita delle illusioni, decretando l’accesso all’età adulta:

“C’è una foto dall’alto, il lungomare di Genova, il corteo, bandiere rosse che si stagliano contro il sole, la didascalia che dice: splendeva l’innocenza”.

Splendeva l’innocenza alterna il racconto di ieri e di oggi per giungere a un climax che scioglie i nodi di una vita solo sul finale. Camurri è chirurgico nell’interpretare il senso di sospensione e di sgomento che soverchiò i giovani personaggi del romanzo, esposti in quella tragica occasione a un’insensata brutalità che avrebbe segnato indelebilmente l’evoluzione dei loro rapporti.

L’ambientazione è suggestiva, molto “visiva” e “uditiva”, e la potenza degli eventi atmosferici (la calura insopportabile che fiacca i corpi, la veemenza del nubifragio che percuote il borgo, il boato del mare grosso, la delicatezza della risacca in riva) concorrono a creare lo scenario perfetto per il racconto della catarsi del protagonista.

Il libro in una citazione
«Sa che ora i ricordi riaffioreranno in lui come detriti che la corrente riporta in spiaggia. Può distrarsi, fingere che non esistano, ma inevitabilmente qualcosa accade ed eccoli lì, a erodere ciò che credeva invalicabile.»

16 febbraio 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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