
«Scegli un libro. Ma forse lui ha scelto te.»
Robert Sabatier
Come tradizione vuole, a dicembre la community di Let’s Book si è prodigata sui social per raccontarsi i libri più belli letti nel corso dell’anno, i cosiddetti #miolibro2024. Li pubblichiamo di seguito suddivisi per genere (narrativa, letteratura, varia) e sottogenere (moderna e contemporanea, romanzi storici, gialli & noir, fantasy, fantascienza, classici, storia e critica letteraria, storie vere, media e comunicazione, scienze, società) con la speranza di farvi incuriosire da qualche titolo e, perchè no, iniziare a pensare se sia il caso di segnalarcelo il prossimo anno come #miolibro2025.
NARRATIVA
MODERNA E CONTEMPORANEA
L’USIGNOLO
di Kristin Hannah (Mondadori, 2017) – Traduzione: Federica Garlaschelli – Pagine: 468

Una vicenda ambientata durante la Seconda guerra mondiale: brutale, dolorosa, atroce, ma anche una grande storia d’amore. Quasi impossibile trattenere le lacrime in più punti.
@lanenacolmuso.bsky.social su Bluesky (16 dicembre 2024)
LONESOME DOVE
di Larry McMurthy (Einaudi, 2017) – Traduzione: Margherita Emo – Pagine: 937

Ti coinvolge completamente nell’ambientazione, i dialoghi sono perfetti e i personaggi ti rimangono dentro per giorni. Un vero capolavoro.
@williamwallace61.bsky.social su Bluesky (16 dicembre 2024)
DIECI PRUGNE AI FASCISTI
di Elvira Mujčić (Elliot, 2017) – Pagine: 160

Inaspettato. Bellissimo. A tratti da groppo in gola, ma sempre con un tocco d’ironia e leggerezza. Alcune perle incredibili.
@monicadevide.bsky.social su Bluesky (16 dicembre 2024)
OGNI MATTINA A JENIN
di Susan Abulhawa (Feltrinelli, 2013) – Traduzione: Silvia Rota Sperti – Pagine: 400

La storia della Palestina raccontata attraverso l’odissea della famiglia Abulheja: l’abbandono forzato della propria terra, lotte fratricide, guerra e speranza sempre viva per un futuro migliore. Un libro poetico, struggente, emozionante… utile anche per capire i tempi che viviamo.
@vincenzomilani.bsky.social su Bluesky (16 dicembre 2024)
Una storia meravigliosa, quanto straziante, che ci aiuta anche a riflettere sul presente, su cosa accade in quella terra non così distante. Su cosa è accaduto da troppi anni. Un libro che tutti dovrebbero leggere, da cui partire per aprire gli occhi, e smetterla di voltarsi dall’altra parte. Un romanzo famigliare, una storia piena di amore e dolore.
@marta.sognatrice su instagram (30 dicembre 2024)
CHE NE È STATO DI TE, BUZZ ALDRIN?
di Johan Harstad (Iperborea, 2011) – Traduzione: Maria Valeria D’Avino – Pagine: 520

Un libro che, con delicatezza, parla di salute mentale, di ricerca del proprio posto nel mondo, di rinascita e delle persone che scegliamo come famiglia. L’ho amato dal primo momento.
@elisaf29.bsky.social su Bluesky (16 dicembre 2024)
L’ARTE DELLA GIOIA
di Goliarda Sapienza (Einaudi, 2014) – Pagine: 540

Con questa lettura, appena terminata, sono uscita da un anno di letture sbagliate. Bellissima storia al femminile che parla di libertà, amore e incontri che cambiano la vita.
@ilamondo.bsky.social su Bluesky (16 dicembre 2024)
TUTTA LA VITA CHE RESTA
di Roberta Recchia (Rizzoli, 2024) – Pagine: 400

Sono appassionata di saghe famigliari che raccontano la Storia italiana. Questa è una storia di vite di donne spezzate, da un unico e singolo evento, che attraversa il tempo e vive di parallelismi, tra la Roma degli anni Cinquanta e quella degli anni Ottanta.
@mokita45fb.bsky.social su Bluesky (16 dicembre 2024)
DEMON COPPERHEAD
di Barbara Kingsolver (Neri Pozza, 2024) – Traduzione: Laura Prandino – Pagine: 654

Scelgo questo libro perché il protagonista, un moderno David Copperfield, affronta le terribili prove della vita senza mai perdere la sua mitezza, la sua bellezza interiore.
@aureliusdiocle.bsky.social su Bluesky (16 dicembre 2024)
CENA PER SEI
di Lu Min (Editrice Orientalia, 2023) – Traduzione: Natalia Francesca Riva – Curatela: Silvia Pozzi – Pagine: 392

Ho scelto questo libro per la storia che ci porta in una Cina popolata da personaggi unici e “diversi”, colti in un dramma famigliare raccontato con particolare “leggerezza” e con uno stile per me nuovo e fresco.
@unacuocainbiblioteca su instagram (18 dicembre 2024)
CUORE NERO
di Silvia Avallone (Rizzoli, 2024) – Pagine: 368

Ho scelto questo libro perché tratta di un argomento poco discusso: siamo pronti ad accogliere nella società chi si è macchiato di un crimine orribile, ma ha pagato il suo debito con la giustizia?
@debo73.bsky.social su Bluesky (18 dicembre 2024)
Cuore nero indaga sul male, la colpa, l’espiazione, senza sconti. Una riflessione potente e senza facili risposte. Un libro umano e toccante.
@luckymia3.bsky.social su Bluesky (19 dicembre 2024)
Scelgo Cuore nero perché è una storia di rinascita grazie all’amore.
@_.ich.bin.roberta._ su threads (30 dicembre 2024)
FINCHÉ NON APRIRAI QUEL LIBRO
di Michiko Aoyama (Garzanti, 2022) – Traduzione: Daniela Guarino – Pagine: 240

Preso in edicola attirata dal titolo, è riuscito a fare breccia nel mio cuore con i suoi protagonisti e le loro storie. Una lettura leggera, nonostante l’importanza dei temi trattati, ma anche confortante, un abbraccio che scalda nel profondo. Certo, leggere un libro non può risolvere i problemi, ma è anche vero che la lettura può aprire a possibilità altre, può sollevare il morale e far ritrovare quella speranza, fiducia e voglia di continuare a reagire e ad agire; che inizialmente può essere anche “solo” riuscire ad aprire un libro. Ed è proprio questo, in fondo, il cuore del romanzo.
@amorfatiarianna.bsky.social su Bluesky (23 dicembre 2024)
APEIROGON
di Colum McCann (Feltrinelli, 2021) – Traduzione: Marinella Magrì – Pagine: 528

È stata la mia lettura più bella del 2024 perché mi costringe, nonostante tutto, ogni volta che si parla di questione palestinese, a considerare entrambi i punti di vista. Non dei politici – esecrabili da entrambe le parti – ma della popolazione, israeliana e palestinese.
@yeli7.bsky.social su Bluesky (19 dicembre 2024)
Un libro che narra dell’amicizia (vera, perché i due protagonisti esistono entrambi) tra un palestinese e un israeliano. Hanno perso entrambi una figlia, Rami per una bomba, Bassam per la pallottola di un soldato. È un libro che andrebbe letto in tutte le scuole, se solo avessimo davvero a cuore le sorti degli abitanti di quei territori.
@mviass.bsky.social su Bluesky (28 dicembre 2024)
FERROVIE DEL MESSICO
di Gian Marco Griffi (Laurana Editore, 2022) – Pagine: 824

Intorno a questa storia ruota un mondo descritto nel modo in cui io voglio che mi descrivano le cose: con intelligenza, ironia e cinismo, in un modo che mi faccia pensare che quella storia si trovava già dentro di me in attesa che qualcuno la tirasse fuori e me la raccontasse.
@mia_nonna_fuma su instagram (19 dicembre 2024)
LE SETTE SORELLE (saga)
di Lucinda Riley (Giunti, 2015-2024) – Traduzioni: Elena Contini, Lisa Maldera, Giulia Taddeo, Leonardo Taiuti, Sara Reggiani, Federico Zamboni, Roberta Zuppet – Volumi considerati: Le sette sorelle (copertina sottostante), Ally nella tempesta, La ragazza nell’ombra, La ragazza delle perle, La ragazza della luna, La ragazza del sole, La sorella perduta, La storia di Pa’ Salt (scritto con Harry Whittaker)

Otto libri autonomi, che hanno un inizio e una fine, ma uniti da un unico filo conduttore che vi lascerà a bocca aperta nell’ultimo romanzo, incentrato su Pa’ Salt, il padre adottivo di tutte e sei le sorelle e di una “perduta”. Viaggerete in giro per il mondo e nel tempo, apprezzando le minuziose ricerche storiche effettuate dall’autrice, che nelle sue opere intreccia fantasia e realtà. Meraviglioso il primo libro, che vi trasporterà a Rio e vi farà conoscere la vera storia del Cristo Redentore, inserita nel magico racconto di Maia (ogni sorella ha il nome di una stella delle Pleiadi). Troverete intrighi, misteri, amore, sofferenza, perdita, gioia, paura, legami divisi da decenni. Tutti i sentimenti e i personaggi sono raccontati da Lucinda Riley in modo mai banale e in tutti i libri troverete indizi per capire chi è Pa’ Salt e perché ha adottato queste sorelle, ma lo scoprirete solo con l’ultimo libro. Insomma, è ora di cominciare a scoprire Lucinda Riley, che ci ha lasciati troppo presto.
@patrimilano007 su instagram (20 dicembre 2024)
LA CASA DELLE ORFANE BIANCHE
di Fiammetta Palpati (Laurana Editore, 2024) – Pagine: 376

Un libro innovativo nella scrittura: sembra proprio di entrare in una scena teatrale e vedere muoversi le protagoniste e combinare di tutto. La voce narrante si trova in una stanza della casa, non si muove da lì e racconta solo quello che riesce a vedere. Pazzesche le donne protagoniste: tre sono di mezza età e decidono di unirsi per accudire le loro madri, ma si rivelano maldestre… insomma, veramente divertente nella sua drammaticità!
@raccontareorsi su instagram (22 dicembre 2024)
INVERNALE
di Dario Voltolini (La nave di Teseo, 2024) – Pagine: 144

È un libro difficile, ma quando lo capisci ti entra sotto pelle. È scritto in maniera esemplare. Un libro che decanta l’amore per un genitore morto troppo presto e che ha lasciato un vuoto enorme. Un vero capolavoro.
@ciffabooks su threads (22 dicembre 2024)
OLIVIA DENARO
di Viola Ardone (Einaudi, 2021) – Pagine: 312

Scelgo questo libro per la sua capacità di raccontare con una scrittura secca e tagliente, ma allo stesso tempo calda ed emozionale.
@ciccinaflor su threads (22 dicembre 2024)
WELLNESS
di Nathan Hill (Rizzoli, 2024) – Traduzione: Alberto Cristofori – Pagine: 736

Non pretendo che il mio gusto sia universale, ma mi sbilancio: è il libro più bello che abbia mai letto. Affresco della società contemporanea – non solo americana – attraverso il presente, il passato e i traumi irrisolti di Jack ed Elizabeth.
@swamilee_ su threads (22 dicembre 2024)
STONER
di John Williams (Fazi, 2012) – Traduzione: Stefano Tummolini – Pagine: 332

Lettura a mio parere imprescindibile, qualsiasi sia il genere preferito. La trama, in poche centinaia di pagine, racconta una vita “normale” che rende eccezionale la normalità stessa. L’arrendevolezza apparente del protagonista è invece, col passare delle pagine, il collante e il volano di tutto quello che accade nel libro. La scrittura poi è sublime e lineare, un vero “page-turner” ante litteram. Senza voler poi spoilerare, l’ultimo capitolo lo inserisco fra i capolavori della narrativa moderna.
@fabioperroni.bsky.social su Bluesky (23 dicembre 2024)
Quest’anno ho letto tanti libri, alcuni bellissimi, ma se proprio devo scegliere la lettura più bella allora opto per Stoner di John Williams. Uno di quei libri che ti fa risuonare una voce dentro anche quando resta chiuso. Uno spartiacque: c’è un “prima Stoner” e un “dopo Stoner”. Dentro ci sono uno spaccato d’America, la storia d’amore, il lavoro, la filosofia, i rapporti umani, le fragilità, la ricchezza e la povertà, insomma è pieno di vita!
@josephineb.bsky.social su Bluesky (28 dicembre 2024)
SETTEMBRE NERO
di Sandro Veronesi (La nave di Teseo, 2024) – Pagine: 297

Un romanzo ricco di nostalgia, suggestioni sensoriali, riferimenti musicali in cui si racconta il passaggio all’età adulta, la perdita delle illusioni dell’infanzia, la scoperta del talento per la traduzione e dell’amore per la letteratura. Una bella prova d’autore, con un’ambientazione nella Versilia degli anni Settanta. Storia individuale e grandi eventi collettivi s’intrecciano. Il climax crescente avvince il lettore e lo tiene incollato fino all’ultima pagina.
@sabri.book su instagram (27 dicembre 2024)
LEGGERE LOLITA A TEHERAN
di Azar Nafisi (Adelphi, 2007 ) – Traduzione: Roberto Serrai – Pagine: 384

Nell’Iran fondamentalista, Azar Nafisi mantiene accesa la speranza in un mondo altro, libero e reale, anche per chi è nato sotto la dittatura. Lottando, in clandestinità, erge la letteratura a faro di un gruppo di donne e di se stessa. Ho scelto questo libro perché credo sia giusto ribadire la forza delle idee, la libertà di esprimerle, la divulgazione per emancipare le menti in un tempo reazionario come quello in cui viviamo.
@signorelli.sandro su threads (28 dicembre 2024)
LE SCHEGGE
di Bret Easton Ellis (Einaudi, 2023) – Traduzione: Giuseppe Culicchia – Pagine: 752

Scelgo questo libro per la trama e la capacità di scrittura dell’autore, per la colonna sonora citata, che è in gran parte quella della mia giovinezza. Insomma, è un classico mio contemporaneo.
@montenavigante.bsky.social su Bluesky (28 dicembre 2024)
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LADY MADONNA
di Rosalia Catapano (Homo Scrivens, 2023) – Pagine: 280

Un intreccio di amicizie improbabili nella Barcellona postfranchista. L’ho adorato, come tutti quelli di questa autrice. I personaggi sono veri, li immagini li con te e ti viene voglia di interagire con loro. L’autrice ha anche uno stile che, per quanto brioso e frizzante, non risparmia nulla ai personaggi. Il suo primo libro, Solo Nina, è ancora una ferita aperta nel mio cuore. In Lady Madonna c’è uno dei protagonisti che è un ragazzo che si prostituisce per strada, viene picchiato e salvato da un cliente innamorato di lui. Nonostante questo il ragazzo non proverà mai riconoscenza. Il suo atteggiamento dovrebbe fartelo odiare, ma alla fine è talmente vero e sincero che gli vuoi bene. Rosalia Catapano è un’autrice poco conosciuta, ma ha delle doti che pochi hanno.
@tuttalibri su threads (28 dicembre 2024)
IL DIO DEI BOSCHI
di Liz Moore (NN Editore, 2024) – Traduzione: Ada Arduini – Pagine: 544

Il dio dei boschi di Liz Moore definisce e delinea un mondo fatto di solitudini e silenzi e dove il mistero del thriller ben si coniuga con l’aspetto più introspettivo ed emotivo. Ben tratteggiati sono i personaggi e non da meno è la descrizione della società tipicamente maschilista e retrograda, in cui spesso i destini sono già scritti. Moore è inoltre riuscita a costruire una serie di microstorie, tutte volte a ricomporre il puzzle più grande. Ogni personaggio, anche quello in apparenza più di contorno, non è scontato e ha uno scopo. La narratrice ci mostra un mondo in cui le verità scomode si fondono con altre verità scomode. Pone l’accento anche sulla ricchezza perché spesso, nascendo ricchi, si perde la passione, il desiderio, la conquista anche delle piccole cose. La propria reputazione diventa un’ossessione vera e propria, una maschera imprescindibile cui non ci si può sottrarre. E se si cerca di evadere? Di scappare da questa gabbia dorata, di ribellarsi a questa e a quel che essa determina e comporta? E se si decide di vivere il sentimento fregandosene della maschera, fregandosene di quel che viene imposto? Quali sono le conseguenze della propria ribellione a un mondo precostituito? Il dio dei boschi s’interroga su questo e molto altro ancora. Tra privilegi, potere, silenzio e soprattutto solitudini, si dipana un thriller psicologico che non delude le aspettative e che coinvolge e trattiene il lettore tra le sue pagine. Se ancora non avete avuto modo di conoscere Liz Moore, ecco un buon titolo per avvicinarsi a lei e scoprire tutte le sue indimenticabili storie. Il #miolibro2024 non poteva che essere questo.
@dagrandevolevofarelalettrice su instagram (30 dicembre 2024)
IL BATTITO FANTASMA
di Emma Glass (ilSaggiatore, 2021) – Traduzione: Elisa Pantaleo – Pagine: 144

Rest and Be Thankful di Emma Glass – non so spiegarmi la traduzione italiana Il battito fantasma – che è stato il libro di cui avevo bisogno in quel momento, anche se impegnativo da leggere e incentrato su un tema delicato (il burnout, in particolare di un’infermiera pediatrica).
@kaywords.bsky.social su Bluesky (29 dicembre 2024)
LE VOCI DI MARRAKECH
di Elias Canetti (Adelphi, 2002) – Traduzione: Bruno Nacci – Pagine: 126

Nel 1954 Elias Canetti visita Marrakech con alcuni amici inglesi. Parte senza conoscere la lingua né i costumi della meta del suo viaggio e, una volta arrivato, si lascia conquistare dalle voci che sente, dai gesti quotidiani che scruta tra allevatori e venditori di cammelli, marabutti, donne velate, cantastorie, scrivani, commercianti dei suk. In queste pagine, scritte dopo il ritorno a Londra, Canetti restituisce una sorta di “realtà aumentata”: con le informazioni percettive generate dal suo sguardo a dir poco attento, sensibile – “prensile” oserei dire – riesce infatti a potenziare il reale e a fissare su carta vere e proprie istantanee, da cui emergono emozioni che ha sì provato in un momento e in un luogo precisi ma che, con l’ausilio di una prosa limpida ed essenziale, assurgono a valore universale. Così al lettore sembra davvero di trovarsi con lui a Marrakech. Un breve libro di viaggio che va assaporato con lentezza, parola per parola, e che ci aiuta a capire quanto possa essere rivelatore togliere quella patina d’indifferenza che spesso, presi dalla frenesia quotidiana, lasciamo inconsapevolmente depositare sui nostri occhi.
@lalettricecomune su instagram (30 dicembre 2024)
1 gennaio 2025
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