Nell’ultimo romanzo di Sandro Veronesi le canzoni entrano nella narrazione fino a incidere sulle scelte di vita di Gigio, bambino dodicenne nell’estate del 1972
a cura di Stefano Palladini
In Settembre nero Sandro Veronesi attribuisce un ruolo fondamentale alle canzoni e, ancor di più, alle loro parole. Nell’estate del 1972 Gigio, il protagonista dodicenne, e Astel, la sua amica di un anno più grande, stanno varcando la soglia che divide l’infanzia dall’adolescenza. La loro amicizia si consuma in Versilia, dove trascorrono le vacanze. Astel, affascinata da Londra, vede nel rapporto con l’amico italo-irlandese anche un’opportunità per imparare l’inglese. Traducendo per lei alcune canzoni, Gigio diventa pienamente consapevole del suo talento per traghettare parole da una lingua all’altra. Questo escamotage narrativo dà al lettore la possibilità di mettere a fuoco dettagli importanti, che lo aiutano a cogliere tutte le sfumature della narrazione, a riprova di come questa trovi le sue fondamenta anche nelle parole in musica. Durante la lettura è pertanto caldamente consigliato l’ascolto della playlist che correda il romanzo e che vi riproponiamo qui.
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7 novembre 2024
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