L’opera prima di Olga Campofreda, esploratrice delle inquietudini della generazione contemporanea, sceglie come protagoniste giovani donne che si oppongono a chi vuole confinarle in ruoli prestabiliti
di Chiara Boccardo
Autrice: Olga Campofreda
Editore: NN
Anno edizione: 2023
Genere: Moderna e contemporanea
Pagine: 215
Consigliato a chi è interessato a temi come l’identità femminile, le dinamiche famigliari e il confronto con culture diverse.
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Ragazze perbene, opera prima di Olga Campofreda, è un romanzo che indaga la complessità delle dinamiche famigliari e femminili, ambientato a Caserta, un contesto che incarna i limiti e le aspettative della provincia italiana.
La protagonista, Clara, è una donna che a vent’anni decide di lasciare la sua città e trasferirsi a Londra, lontano da una vita che sente soffocante e predeterminata. Lontano da Caserta, Clara cerca di costruirsi una nuova identità, insegnando italiano e immergendosi nella frenesia della vita londinese, inclusi i tentativi di instaurare contatti attraverso incontri online. La sua fuga dalla provincia rappresenta il desiderio di liberarsi da etichette sociali rigide e di riconquistare la libertà.
Tuttavia, il matrimonio della cugina Rossella, una figura cruciale della sua infanzia, la riporta forzatamente a casa. Rossella è la “ragazza perbene” per eccellenza, quella che segue le regole e si prepara a sposare Luca, il fidanzato storico. Il ritorno di Clara è però segnato da una svolta drammatica: Rossella scompare senza lasciare tracce, gettando un’ombra su ciò che sembrava un futuro perfetto. Questo evento diventa il motore del romanzo, portando Clara a investigare sui segreti della cugina e, nel farlo, a esplorare le proprie ferite e insicurezze.
La storia si sviluppa su due piani temporali: il presente, segnato dalla sparizione di Rossella e dai preparativi per il matrimonio, e il passato, che esplora l’infanzia delle due cugine, strettamente legate come sorelle, ma già all’epoca segnate da differenze profonde. Rossella, bella e audace, incarnava il modello della “brava ragazza” desiderata e ammirata, mentre Clara era più introversa e alienata, in costante conflitto con il contesto provinciale in cui entrambe crescevano.
Le dinamiche famigliari, le pressioni sociali e il peso delle aspettative giocano un ruolo cruciale. La vita di provincia, con le sue regole non dette e le rigide convinzioni su cosa significhi essere una “ragazza perbene”, diventa quasi un personaggio a sé, influenzando le esistenze delle protagoniste. L’autrice gioca abilmente con questo mito, mostrando come loro ne siano al contempo vittime e carnefici. Se da una parte la società impone di essere perfette – nel lavoro, nelle relazioni, nell’aspetto – dall’altra sono le stesse protagoniste a interiorizzare queste aspettative, creando un ciclo difficile da spezzare. Ragazze perbene diventa così un romanzo che affronta il tema della ribellione silenziosa, della resistenza quotidiana contro un sistema che ancora oggi tenta di confinare le donne in ruoli prestabiliti.
Un altro aspetto notevole è l’esplorazione della vulnerabilità e del fallimento, due temi che Campofreda tratta con grande delicatezza e autenticità. Le sue protagoniste, pur tentando di mantenere un’apparenza di successo, rivelano costantemente il loro lato più fragile. Che si tratti di difficoltà lavorative, di relazioni fallite o d’insicurezze personali, non sono eroine infallibili, ma donne reali, con tutti i loro dubbi e le loro contraddizioni. Campofreda mette anche in luce quanto il fallimento sia ancora un tabù nella società contemporanea, soprattutto per le donne, che devono dimostrarsi sempre all’altezza delle attese. Tuttavia, nel corso del romanzo, emerge una riflessione profonda sulla necessità di accettare l’insuccesso come parte integrante del percorso di vita, come un’opportunità di crescita e di riscoperta di sé. La vulnerabilità diventa così una risorsa, non una debolezza, e le protagoniste trovano la loro forza proprio nel riconoscere i propri limiti.
Dal punto di vista formale, Ragazze perbene colpisce per la sua scrittura essenziale e raffinata. L’autrice adotta uno stile diretto, che rifugge dagli eccessi e dalle esagerazioni, puntando piuttosto sulla precisione delle parole e sulla capacità di evocare emozioni con poche frasi. La prosa è limpida e scorrevole, e riesce a bilanciare in maniera perfetta momenti di introspezione e scene di dialogo più vivaci, rendendo la lettura fluida e coinvolgente.
I personaggi, poi, sono il vero cuore pulsante del romanzo. Campofreda dimostra una notevole capacità di costruire figure complesse e sfaccettate, che riescono a trasmettere empatia al lettore. Le protagoniste non sono perfette – anzi, spesso risultano insicure, contraddittorie, fragili – ma è proprio questa loro umanità a renderle così affascinanti. Il lettore non può fare a meno di riconoscersi in almeno uno dei loro tratti, in uno dei loro difetti o delle loro aspirazioni non realizzate.
Sebbene Ragazze perbene possa sembrare, a una prima lettura, un libro rivolto esclusivamente a un pubblico femminile, in realtà la sua portata va ben oltre. Le tematiche affrontate – la ricerca di sé, la lotta contro le aspettative sociali, il confronto con il fallimento – sono universali e parlano a una generazione intera, indipendentemente dal genere. La pressione di dover essere all’altezza, di dover dimostrare sempre qualcosa, è un sentimento che oggi accomuna molti giovani, uomini e donne.
In questo senso, l’opera prima di Campofreda si inserisce in una tradizione letteraria che esplora le inquietudini e le insicurezze della generazione contemporanea, tracciando un ritratto vivido e sincero delle sfide che le nuove generazioni devono affrontare nel mondo di oggi. Il fatto che le protagoniste siano donne aggiunge un ulteriore livello di complessità, in quanto queste sfide si intersecano con le dinamiche di genere, rendendo ancora più difficile il loro percorso verso l’autodeterminazione.
Questo romanzo si distingue per la sua capacità di parlare non solo alle donne, ma a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, si trovano a confrontarsi con le aspettative della società e con il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo.
Ragazze perbene è una lettura imprescindibile per chiunque voglia immergersi in un racconto di grande sensibilità e intelligenza, capace di suscitare riflessioni profonde e durature.
Il libro in una citazione
«La perfezione è un abito che ci hanno cucito addosso da bambine ma che non ci è mai appartenuto davvero. Viviamo cercando di entrarci, senza accorgerci che ci stringe fino a soffocare.»
24 ottobre 2024
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