Il secondo volume di Melvile, serie dalle atmosfere noir del fumettista belga Romain Renard, sorprende per il realismo graffiante e la capacità di indurre il lettore a guardare dentro di sé
di Elisa Vuaran

Autore: Romain Renard
Editore: 21lettere
Traduttore: Dylan Rocknroll
Anno edizione: 2024
Anno prima edizione: 2016 (Belgio)
Genere: Fumetti & Graphic Novel
Pagine: 204
Consigliato a chi cerca il brivido di una storia che costringe a guardarsi dentro e a fare i conti con le proprie illusioni.
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Melvile. Storia di Samuel Beauclair di Romain Renard, primo volume della serie dedicata a questa antica, oscura cittadina e ai suoi abitanti.
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Interstellar di Cristopher Nolan (fantascienza, Stati Uniti/Gran Bretagna 2014), film Premio Oscar 2015 ai migliori effetti speciali sull’esplorazione dello spazio e delle sue leggi – fuori e dentro di noi.
Breaking Bad (drammatico-noir, Usa 2008-2013), rivoluzionaria serie tv ideata da Vince Gilligan, in cui un uomo diventa se stesso, per le atmosfere e per come affronta il tema dell’accettazione dei propri demoni.
Abbiamo lasciato, poco distante da qui, il tormentato scrittore Samuel Beauclair alle prese con la propria precaria sanità mentale; da questo lato della valle, invece, incontriamo Saul Miller, brillante ex professore universitario di astrofisica, anche lui tornato alle proprie radici in cerca di serenità: si gode una meritata pensione nella cittadina che gli ha dato i natali e che ha lasciato da ragazzo per inseguire gli studi, lontano dai rozzi taglialegna che gravitano attorno ai boschi di Melvile. È evidente che non ha mai smesso di amare questi antichi alberi, come non ha mai smesso di amare le stelle, che continua a studiare puntando il suo cannocchiale mentre cerca di trasmettere la sua passione per la conoscenza alla piccola Mia, undici anni. Sono poche le persone che sopporta: anche dalla dolce Beth e dal bizzarro Daniel, suoi vicini e amici, lo separa qualche provvidenziale ettaro di terreno. Chi davvero non tollera sono i cacciatori, e ha le sue buone ragioni. Quando due di loro, in piena notte, cercano di passare attraverso la sua proprietà, tutto precipita…


La mappa della cittadina di Melvile si espande, letteralmente: il volume si apre con una minuziosa cartina geografica, in cui cerchiamo subito con lo sguardo di aggrapparci a qualche luogo noto. Localizzata la casa di Samuel Beauclair, àncora del primo volume, scopriamo una miriade di nuovi dettagli. La valle di Melvile è più grande di quel che immaginavamo: oltre all’arcaica, oscura foresta ospita una diga e un fiume lungo cui scorrono i tronchi degli alberi. O meglio, scorrevano, come si scopre nelle prime pagine di questo secondo volume della trilogia.
La cittadina e la foresta, spazi dallo spirito primordiale, sono ancora una volta sfondo e al tempo stesso personaggi principali della storia, fungendo magistralmente da specchio per l’anima dei coprotagonisti umani. Ognuno, tra gli alberi, scorge qualcosa di diverso: ciò cui non si riesce a dare voce diventa corpo, costringendo ciascuno ad affrontare fisicamente i propri terrori e sensi di colpa e ad abbracciare, testualmente, le proprie emozioni nascoste.


Le atmosfere noir – e, a momenti, quasi al limite del truce – del primo volume permeano anche questo secondo, Storia di Saul Miller, più corposo, approfondito e diretto; le scene sono tratteggiate con realismo graffiante dal pennino di Romain Renard, fumettista e artista belga a tutto tondo. L’editore 21lettere propone le 204 pagine di grande formato nei cupi colori originali, con intere facciate di paesaggi quasi impressionistici, illuminati dalle luci notturne quanto basta a mantenere viva la tensione che costringe anche il lettore a guardare dentro di sé, nel timore di scoprire gli stessi rovesciamenti che lo sorprendono sul finale di questo graphic novel.
Se la Storia di Samuel Beauclair introduce all’inquietante introspezione obbligata dalla foresta di Melvile, dando a chi legge un assaggio del tema dell’illusione e della fuga dalla realtà, quella di Saul Miller trascina in un vortice che porta dritti a voler sapere come si concluderà questa maestosa serie.
Il libro in una citazione
«Immagini che io sia il suo cancro. Sono la cattiva notizia che le arriva così – BAM! – un bel giorno della sua vita a ricordarle che lei è mortale.
Dovunque uno provenga, chiunque sia, professore, taglialegna, cacciatore, si finisce tutti alla stessa maniera. Persino i re hanno il loro cancro.
Lei vive nelle sue stelle. E io sono la persona che la riporta sulla terra, che le ricorda quello che è realmente.
Non sono che le persone oneste ad andare in paradiso, “professore”.»
8 ottobre 2024
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