Ron Rash racconta le contraddizioni dell’America profonda e, con un tocco di realismo magico, conferisce al suo ultimo romanzo l’universalità della grande letteratura
di Sabrina Colombo
Il custode
Autore: Ron Rash
Traduttore: Tommaso Pincio
Editore: La Nuova Frontiera
Anno edizione: 2024
Anno prima edizione: 2023 (Usa)
Genere: Moderna e contemporanea
Pagine: 253
Consigliato a chi ama i racconti ambientati nella provincia americana e in particolare la “letteratura del Sud”, le storie in cui amore e amicizia si intrecciano indissolubilmente.
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Country Dark di Chris Offutt. minimum fax 2018. Traduzione di Roberto Serrai. Storia di un reduce della Guerra di Corea, che ritorna in Kentucky e trova salvezza nel legame con Rhonda, anche lei sopravvissuta a un passato tremendo.
North Carolina, anno 1951. Nella cittadina di Blowing Rock vive Blackburn Gant, un ragazzo segnato dalla poliomielite che accetta l’incarico di custode del piccolo campo santo e dell’annessa cappella per sfuggire alla cattiveria che lo circonda. La sua deformità fisica infatti lo rende oggetto di scherno da parte dei più e lo induce a vivere ai margini della collettività.
Blackburn ha un solo vero amico, Jacob Hampton, il rampollo di una delle famiglie più in vista. Ma anche per quest’ultimo le cose non sono affatto facili: Jacob subisce l’amore soffocante dei genitori, colpiti dal duplice lutto delle figlie morte in tenera età. Gli Hampton ripongono nell’unico figlio rimasto ogni loro ambizione: per Jacob è pronta una carriera e un buon matrimonio con un’altra giovane considerata del suo stesso lignaggio.
Il destino spariglia le carte e Jacob si innamora perdutamente di Naomi, una cameriera figlia di mezzadri, con tanti sogni e poca istruzione. I due si sposano contro la volontà dell’intera comunità, bigotta e classista; Jacob lascia l’università per guadagnarsi da vivere e – non potendo più fruire del rinvio per motivi di studio – viene arruolato nell’esercito e mandato a combattere in Corea proprio nel momento in cui scopre che diventerà padre.
Jacob affida Naomi a Blackburn e parte per il fronte. Blowing Rock frattanto si fa sempre più ostile verso Naomi – accusata di avere rovinato il brillante futuro di un ragazzo destinato a grandi cose – e non le resta che tornare nel Tennessee, dalla sua famiglia, con l’aiuto di Blackburn.
La violenza e l’insensatezza della guerra irrompono nella vita dei protagonisti e un oscuro disegno volto a separare i due sposi viene ordito dai coniugi Hampton, i quali approfittano della posizione che rivestono per “riscuotere” qualche favore tra i residenti di Blowing Rock. Non è così complicato per chi detiene le leve dell’economia cittadina coinvolgere degli insospettabili e dissimulare il contenuto di un dispaccio proveniente dai luoghi del conflitto.
Il custode racconta la vita nella provincia rurale americana, lambisce il tema della Guerra di Corea e del ritorno traumatico dei reduci, pone il focus su questioni non di poco conto, in primis la discriminazione e il pregiudizio nei confronti di chi è considerato diverso o non allineato al sentire sociale.
Le descrizioni dell’ambiente sono liriche, la psicologia dei personaggi viene scandagliata con maestria e sensibilità. Spicca la figura di Blackburn, un’anima fragile segnata dall’altrui disprezzo, in grado di sovrastare la bassezza dei molti che lo circondano, lo irridono o lo sottovalutano a causa della sua disabilità.
È Blackburn il perno di tutta la vicenda, il portatore di ogni valore positivo veicolato tramite il racconto: il senso del dovere nell’esercizio del proprio lavoro, che si esprime nella cura maniacale del piccolo cimitero; il rispetto del vincolo di amicizia, anche quando preservare questo legame significa sacrificarsi e rinunciare al tornaconto personale; il desiderio di riscatto sociale; la riconoscenza per chi lo ha protetto nei momenti più cupi della sua breve ma travagliata esistenza.
Un tocco di realismo magico – il richiamo a un altrove abitato dallo spirito di chi ci ha preceduto e che in qualche modo mantiene un saldo legame con i luoghi che ne hanno contraddistinto l’esistenza – attraversa il romanzo, conferendogli un respiro universale che si trova solo nella grande letteratura.
Il climax crescente – il racconto su più piani temporali che di volta in volta si concentra su ciascuno dei tre protagonisti – conferisce ritmo alla prosa raffinata, complessa, sinuosa, faulkneriana.
La trama articolata avviluppa il lettore, trascinandolo verso un finale sentimentale (ma non banale né retorico) e ricco di suggestioni poetiche.
Ron Rash (Chester, 1953) vive a Clemson, in South Carolina, ed è autore di numerosi romanzi e racconti che hanno riscosso il plauso del pubblico e anche della critica. Ha vinto diversi premi in patria, e non solo. Attualmente insegna alla Western Carolina University. La Nuova Frontiera ha pubblicato anche Un piede in paradiso (2021) e La terra d’ombra (2022).
Il libro in una citazione
«Nei pomeriggi di sole, quando la luce entrava con raggi obliqui, la vetrata brillava. Il bagliore colorato lo inondava e per un attimo Blackburn aveva la sensazione che il mondo, compreso lui stesso, fosse qualcosa di più di quanto sembrava. Non aveva pregato molto da bambino, ma ora lo faceva. Sì, sussurrò, esci da qui e va’ a proteggerli. Risalì la navata. E mentre spegneva una luce del santuario e poi un’altra, a poco a poco l’angelo svanì.»
30 luglio 2024
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