Nell’ultima pubblicazione da collezione dell’indimenticato Jean-Jacques Sempé, un ragazzo diventa biciclettaio di successo pur non essendo mai riuscito ad andare sulle due ruote. Per lettrici e lettori dai cinque ai cento anni (e più)
di Elisa Vuaran
Raoul Taburin
Autore: Jean-Jacques Sempé
Traduttore: Dylan Rocknroll
Editore: 21lettere
Età di lettura: dai 5 ai 100 anni (e più)
Anno edizione: 2024
Anno prima edizione: 1995 (Francia)
Genere: Fumetti & Graphic Novel
Pagine: 105
In questo libro trovi amicizia, apparenza-realtà, orgoglio.
Consigliato a
bambini appassionati di biciclette
adulti alla ricerca di un momento di spensieratezza (da condividere o da gustarsi in solitaria).
Se ti interessa, leggi anche
Infanzia di Jean-Jacques Sempé. Traduzione di Dylan Rocknroll. 21lettere, 2023. Memoir illustrato dedicato a un pubblico adulto.
Sulla solida copertina cartonata, in bianco e nero, un uomo pensieroso tiene in mano quella che in gergo tecnico gli esperti di biciclette potrebbero chiamare “guarnitura”. Dalla porta del suo negozio, affollatissimo di bici parcheggiate (perfino sul soffitto!), si scorgono persone che salutano allegre pedalando sulle loro “taburin”. Già, perché nel paese di San Cerone ormai il suo nome è diventato per estensione quello di ogni bicicletta (un onore riservato a pochissimi), e quello ritratto in copertina è proprio lui, Raoul Taburin, protagonista di questa storia.
Nessuno meglio di lui sa riparare le biciclette, o per meglio dire le “taburin”. Rapido e preciso, può capire il problema solo sentendo la tonalità del cigolio emesso. Tutti in paese lo amano per la sua bravura e per il suo carattere di buontempone; eppure nessuno di loro sospetta, nemmeno minimamente, che il grande Taburin non sia per niente capace di guidare… una “taburin”!
Non ci può nemmeno salire. Ci ha provato e riprovato fin da bambino, e ha imparato tutti i segreti di ogni ingranaggio e tubo e cavo, ma di stare in equilibrio e pedalare non se ne parla. Questo è il segreto che custodisce gelosamente dietro spassose battute, improbabili mezzi di trasporto – più o meno somiglianti a biciclette, ma mai con due sole ruote – e scuse di ogni sorta.
Fino a quale punto si potrà spingere pur di non farsi scoprire?
La casa editrice 21lettere porta ancora una volta in Italia, nella sua collana riservata ai fumetti, la penna di Jean-Jacques Sempé, artista francese scomparso nel 2022 e autore – tra le altre – della celebre saga del Piccolo Nicolas.
Raoul Tamburin è un volume tutto a colori, con le immagini stampate su spessa carta opaca – che ne giustifica il prezzo di copertina, da collezionista – in cui lo spazio consacrato a Sempé non è più quello di un’intervista (come in Infanzia o in Sincere amicizie), ma racchiude un’intera opera originale, pensata per essere pubblicata così come la leggiamo.
Chiunque di noi potrebbe essere, o almeno conoscere, un Raoul Taburin, una persona orgogliosa, che pur di difendere la propria dignità si fa talvolta burbera, ma ama le persone e sarebbe disposta a tutto in nome dell’amicizia (tranne che ad ammetterlo).
Non servono tanti preamboli: quella di Raoul Taburin è sì una storia adatta ai bambini (a partire dai cinque anni), ma anche adattissima a essere condivisa tra adulti e bambini, magari letta assieme, oppure da dedicarsi per un momento di spassosa leggerezza in solitaria.
Il libro in una citazione
«Se c’era qualcuno che ne sapeva di cambi di marcia, fermapiedi, cuscinetti a sfera, pignoni, camere d’aria, pneumatici morbidi, semi-morbidi o tubeless, era proprio Raoul Taburin, il biciclettaio di San Cerone.»
9 luglio 2024
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