Ispirato a un fatto di cronaca avvenuto nel 2017, il sorprendente esordio di Gerda Blees accende i riflettori sulle conseguenze devastanti della solitudine e rivela la nascita di un talento letterario
di Eva Garavaglia

Noi siamo luce
Autrice: Gerda Blees
Editore: Iperborea
Traduttrice: Claudia Di Palermo
Anno edizione: 2022
Anno prima edizione: 2021 (Olanda)
Genere: Moderna e contemporanea
Pagine: 256
Consigliato a chi ama immergersi nella psicologia di personaggi estremi e cerca una storia con uno stile originale.
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Antichrista di Amélie Nothomb. Traduzione di Monica Capuani. Voland, 2022. Anche questo romanzo mostra come una ragazza possa essere capace di manipolarne un’altra, con effetti più o meno devastanti.
In una cittadina dell’Olanda si trova la casa Suono e Amore. È nata da un progetto della giovane Melodie, che ha convinto sua sorella maggiore Elisabeth e altre due persone, Muriël e Petrus, a eliminare sempre di più il cibo per vivere in armonia e di sola luce, ascoltando le proprie emozioni e quelle degli altri. “Noi siamo luce”, ripetono ogni giorno. Elisabeth però muore, vegliata da Melodie, felice che la sorella sia riuscita a liberarsi del proprio corpo. Quando arriva il medico per constatare il decesso, a nulla valgono i discorsi di Melodie, Muriël e Petrus sul fatto che quello che è accaduto era ciò che Elisabeth voleva e i tre vengono arrestati.
Due poliziotti con caratteri agli antipodi vengono incaricati di condurre le indagini, ma chi ricostruisce davvero la storia sono dei singolari testimoni: persone vicine ai ragazzi, oggetti della casa, ma anche dubbi ed emozioni dei singoli personaggi prendono voce.
Ogni capitolo infatti inizia con l’anafora “Noi siamo”, punto di partenza del racconto di questi originali narratori. E così scopriamo che i quattro ragazzi della casa Suono e Amore si sono ritrovati dopo aver maturato esperienze fallimentari nella loro vita.
Melodie, la leader, non è riuscita a diventare una violoncellista di successo come la famiglia si aspettava e ha coinvolto la debole sorella che è sempre vissuta alla sua ombra. Molto tempo prima della morte di Elisabeth le due si erano allontanate dal padre e dal fratello mentre la madre era stata ricoverata in una clinica per demenza.
Petrus è un ragazzo che fa fatica a gestire gli eccessi di rabbia e in Melodie ha trovato una persona in grado di contenerlo e di accettarlo. Muriël, invece, è una ragazza sensibile, insicura e introversa, che si lascia irretire dal carisma di Melodie al punto tale da riuscire sempre a mettere a tacere la sua coscienza quando le sorgono dubbi sul percorso di vita degli abitanti della comunità Suono e Amore.
Personaggi credibili, che in alcuni casi in cella hanno modo di evolvere, ma soprattutto personaggi incapaci di accettare e comprendere se stessi. Questa loro condizione, che li ha resi emarginati, è ciò che ha permesso la nascita della comunità, basata in realtà solo un accostamento di più solitudini. Non c’è infatti una vera comprensione reciproca tra i quattro ragazzi, ma solo un bisogno: per esempio Melodie non si definisce da sola, ma in relazione al gruppo e nei suoi discorsi usa sempre il “noi” per darsi forza, mentre Petrus necessita di qualcuno che non lo allontani per i suoi gesti violenti quando è in preda all’ira.
Noi siamo luce pone l’accento su come alcune filosofie di vita nascano da un sentirsi estremamente incompresi e dal conseguente bisogno di amore e accettazione. Mettendo i personaggi di fronte alle conseguenze reali del loro modo di vivere, il romanzo d’esordio dell’olandese Gerda Blees sottolinea anche il punto di non ritorno cui le ossessioni possono giungere.
Blees fa anche luce su meccanismi manipolatori che, benché intenzionalmente non abbiano fini malevoli, si rivelano difatti devastanti. Il suo stile è originale e l’anafora collocata all’inizio di ogni capitolo dona alla narrazione un certo ritmo, anche quando viene interrotta da uno sfondamento della quarta parete, ovvero quando la narrazione stessa diventa il narratore e inizia a raccontare di come la scrittrice sta scrivendo il libro e cosa la distrae in un certo momento. La narrazione arriva poi a riflettere su se stessa, annunciando al lettore che non accadrà nulla di degno di nota e accusandolo di dare una sua interpretazione ai fatti che legge che, per scelta dell’autrice, sono rimasti ambigui.
Nel 2021 con Noi siamo luce Blees ha ottenuto il Premio dell’Unione Europea per la letteratura e il Premio Salerno Libro d’Europa. Sebbene abbia attinto a un fatto di cronaca, accaduto nel 2017, lo stile con cui ha raccontato e ricamato la storia la rende molto promettente dal punto di vista letterario.
Il libro in una citazione
«Noi siamo i fatti. Punibili o meno, il modo migliore per accostarsi a noi è tramite la bugia, spogliandoci man mano di tutte le falsità.»
20 giugno 2024
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