Lo scienziato Gianfranco Manes crea le relazioni tra i personaggi del suo romanzo di spionaggio rifacendosi al comportamento di una coppia di particelle elementari
di Enzo Palladini
Intreccio mortale
Autore: Gianfranco Manes
Editore: Diarkos
Anno edizione: 2024
Genere: Romanzo storico, Gialli & Noir
Pagine: 448
Consigliato agli appassionati di spionaggio e di Seconda guerra mondiale.
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La variabile nascosta di Gianfranco Manes. Diarkos, 2020. Romanzo di spionaggio ambientato durante la Seconda guerra mondiale, in cui la teoria al centro della storia è la variabile nascosta, un’entità la cui esistenza era stata ipotizzata anni prima da Albert Einstein;
L’oro degli ebrei di Gianfranco Manes. Diarkos, 2022. Romanzo storico ricco di intrighi e colpi di scena, in cui il Terzo Reich, giunto allo stremo, tenta di finanziare l’industria bellica utilizzando l’oro sottratto agli ebrei.
Lo scenario è la Stoccolma del 1943. La Svezia è un Paese neutrale durante la Seconda guerra mondiale, ma proprio per questo la sua accogliente e insidiosa capitale è un crocevia fondamentale per i servizi di intelligence di tutte le nazioni belligeranti. In giro per la città si possono incrociare spie tedesche, rappresentanti mascherati della Gestapo, spie inglesi, agenti svedesi e norvegesi legati agli uni e agli altri, ma anche doppiogiochisti capaci di trarre vantaggio da una situazione così ibrida e così estrema.
Il primo protagonista di Intreccio mortale si chiama Wilhelm “Villy” Tegner, una specie di 007 con grande ascendente sulle donne, tanto da sfruttarne parecchie per i suoi scopi spionistici. Per chiarire subito la sua posizione, è sì svedese, ma intrattiene buoni rapporti sia con la parte tedesca (particolare questo che lo fa passare per filonazista) sia con quella inglese, che vede in lui un prezioso alleato.
Villy entra in azione subito dopo un omicidio di un tecnico, dipendente di un laboratorio segreto tedesco diretto dal filonazista Professor Sieghart. Con una veloce indagine, Tegner scopre che la vittima era in possesso di un documento segreto attinente a una misteriosa “Operazione Alberich”, ma addosso al cadavere non viene rinvenuto nulla. La prima conseguenza è un nuovo omicidio: un inviato della Gestapo uccide il farmacista che aveva trovato nella cassetta della posta il documento in questione, nascosto dal tecnico per evitare di essere colto in flagrante. Villy capisce che può trarre dei vantaggi da questa situazione, entra in possesso di una copia del documento e lo vende sia ai tedeschi sia agli inglesi. Già che è in ballo, balla. Ma nel frattempo s’innamora di Vivianne, la (molto) attraente giovane ex moglie di un giornalista svedese, che coinvolge nelle sue operazioni sotterranee.
Vivianne viene assunta come bibliotecaria nell’istituto di Sieghart sotto il falso nome di Else e, rischiando seriamente la vita, contribuisce a una doppia scoperta: il professore sta lavorando a un codice crittografico segreto legato a un fenomeno studiato da Albert Einstein chiamato “intreccio” (entanglement in inglese), che consente la trasmissione di dati a distanza; inoltre, Sieghart risulta collegato ai servizi segreti tedeschi che stanno architettando qualcosa di molto temibile all’interno del castello di Weilburg, vicino a Vienna. Di mezzo c’è il genio di un giovane scienziato inglese, Edward “Ted” Torèn, che con la sua caparbietà diventa protagonista della seconda parte del romanzo.
Gli inglesi decidono di passare all’azione, bombardano il castello di Weilburg e lo distruggono. Diversi anni dopo la guerra, si accorgeranno di aver lasciato qualcosa sul campo che, entrato in possesso dei sovietici, scatenerà conseguenze su cui è incentrata la terza parte della storia.
L’autore, Gianfranco Manes, è uno scienziato. Ha insegnato Elettronica dal 1985 al 2015 nelle Università di Firenze e Perugia. Dalla narrazione emerge chiaramente che siamo in presenza di un grande esperto della materia che tratta. Per l’esattezza, si ha l’impressione di muoversi su due piani diversi. La struttura narrativa è veramente solida, rivela grande attenzione nel tratteggiare tutti i personaggi, tanto i “buoni” quanto i “cattivi”, i tedeschi come gli inglesi, le spie vere come i doppiogiochisti. La competenza per l’elettronica si fonde perfettamente con la passione per la storia, quella dei grandi eventi che hanno segnato indelebilmente il XX secolo.
In un breve capitolo esplicativo finale, Manes ci regala la chiave scientifica del racconto: l’intreccio (o entanglement) “rappresenta il comportamento di una coppia di particelle elementari – elettroni o fotoni – che, una volta entrate in stretto contatto reciproco, acquisiscono la proprietà di comportarsi come se tra esse si fosse stabilito un imperscrutabile legame che ne condiziona il comportamento”. Un fenomeno che venne studiato per la prima volta nel 1933 e che nel 2022 ha fruttato il Premio Nobel per la Fisica agli scienziati John F. Clauser, Anton Zeilinger e Alain Aspect.
Tanto affascinante è la chiave scientifica quanto avvincenti sono le vicende umane che vengono raccontate: storie di donne e uomini resi spietati dalla guerra, gente che si gioca tutto quello che può per salvare la propria vita, a volte senza successo.
Intreccio mortale è dunque un romanzo di spionaggio che insegna qualcosa dal punto di vista scientifico e regala molto dal punto di vista emotivo, sia in senso negativo (morti sul campo nel nome del proprio Paese) sia in senso positivo (amori e passioni che riescono a svilupparsi in mezzo all’inferno). Un libro che coinvolge subito, che non stanca mai, che rilegge un pezzo di storia guardandolo da un punto di vista insolito.
Il libro in una citazione
«La sicurezza di un codice cifrato si basa sulla sicurezza della sua chiave di cifratura e, per essere sicura, la chiave deve essere formata da sequenze di numeri casuali.»
12 maggio 2024
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