In una sorta di epopea, il giornalista Riccardo Chiaberge ci fa conoscere le storie delle persone nascoste dietro le straordinarie scoperte che negli ultimi due secoli hanno consentito l’allungamento della vita umana
di Elisa Vuaran

La formula della longevità. Vite che hanno allungato la nostra
Autore: Riccardo Chiaberge
Editore: Neri Pozza
Anno edizione: 2023
Genere: Storia, Scienze, Salute
Pagine: 277
Consigliato a curiosi in generale e curiosi in particolare di storia e storie, di scienza e dei risvolti tecnici nascosti dietro agli oggetti di uso quotidiano.
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Il dottor Semmelweis di Louis-Ferdinand Céline. Traduzione di Ottavio Fatica, Eva Czerkl. Adelphi, 1975. Bellissima tesi di laurea del noto scrittore e medico, per approfondire la vita di un uomo che ha allungato la nostra.
A chi intraprende un percorso di studi in campo scientifico (e in particolare biologico, sanitario, ma anche chimico) in genere viene insegnato piuttosto presto a venerare alcune figure chiave del passato, assurte all’Olimpo degli scienziati e dei medici per le loro incredibili scoperte. Purtroppo, però, questa educazione si limita spesso a una breve lezione (che di solito suscita anche un certo scalpore) sul fatto che ai tempi di Ignác Semmelweis lavarsi le mani fosse un atto quantomeno malvisto, a una rapida citazione di un certo dottor John Snow che – prima di ispirare un personaggio oggi più noto per aver difeso la Barriera dagli estranei nel Trono di spade – usò brillantemente la logica per scovare il nascondiglio del colera a Londra, e a qualche veloce passaggio su come Antoni van Leeuwanhoek osò puntare il cannocchiale di Galileo al contrario, inventando così il microscopio; non molto più tempo viene dedicato alle prodigiose muffe di Alexander Fleming, sulle quali regna solitamente il dubbio su come sia andata realmente la storia (erano cresciute sui meloni di un mercato o qualcuno aveva abbandonato le piastre in laboratorio andandosene in vacanza?).
Con La formula della longevità, il giornalista torinese Riccardo Chiaberge fa riscoprire a tutti il gusto di conoscere le storie degli esseri umani nascoste dietro queste straordinarie – anche se a volte dimenticate o travisate – scoperte. Leeuwanhoek vide sì per primo i microbi, ma fu anche carissimo amico del celebre pittore Jan Vermeer: quanto influì la cultura in cui erano immersi sulla sua scoperta, e come viveva le sue giornate? E perché limitarsi a raccontare dei soliti noti quando si può parlare dell’orologiaio che, alla corte inglese del Settecento, inventò il wc (e di tutti i nomi e le forme che questo assunse); della campagna antipolio di Marilyn Monroe e di Franklin Delano Roosevelt (che in realtà molto probabilmente non si ammalò di poliomielite) e dei litigi fra i tre (e non solo due, come si ricorda spesso) scopritori del vaccino che ci aiutò a debellarla; del coraggioso medico argentino che architettò il bypass aortocoronarico prima di lasciare tragicamente una moglie di trent’anni più giovane; o ancora di come Lawrence D’Arabia e la sua depressione abbiano dato una spinta agli studi sui caschi per motociclette, e di come la procedura che rende oggi sicuro il latte fosse stata inizialmente perfezionata per poter vendere più vino?
Queste e molte altre storie – umane, molto umane… quasi al limite del pettegolezzo, dell’aneddoto succulento da raccontare agli amici – sono raccolte in un volume scorrevole, diviso in brevi e accattivanti capitoli, ciascuno dedicato a un personaggio: la storia della scienza e della tecnica diventa così una raccolta di racconti, cultura letteraria vera e propria che non snatura mai il rigore storico, analizzando le figure anche più controverse, senza mai mancare di rispetto o scadere in qualunquismi. Un testo d’ispirazione e formazione per chi vive di scienza e una lettura leggera e godibile per chi vive d’arte.
Il libro in una citazione
«Alla stessa domanda, rivoltagli da un giornalista americano, Jonas Salk a suo tempo aveva risposto: “Non c’è nessun brevetto. Si può brevettare il sole?”. In realtà, pare che anche lui ci avesse provato, ma i suoi avvocati gli avevano fatto cambiare idea.»
17 aprile 2024
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