La canadese Louise Penny continua a sorprendere con le indagini dell’anziano ispettore colto e garbato
di Enzo Palladini

Tracce dal passato. Le indagini del commissario Armand Gamache
Autrice: Louise Penny
Traduttrice: Letizia Sacchini
Editore: Einaudi
Anno edizione: 2023
Anno prima edizione: 2022 (Canada)
Genere: Gialli & Noir
Pagine: 564
Consigliato a chi ama il poliziesco e si appassiona alle serie legate a un singolo personaggio.
Armand Gamache è un anziano ispettore capo della Sûreté, la polizia canadese. Vive con la moglie Reine-Marie nel piccolo accogliente villaggio di Three Pines, nella regione francofona del Québec contemporaneo. L’ispettore Jean-Guy Beauvoir è un bravo poliziotto che, oltre a essere collega di Gamache, è anche suo genero. Accomuna i due un lungo passato di indagini, quasi tutte terminate con successo.
Le Tracce dal passato compaiono presto nella narrazione. A Three Pines si festeggia la laurea in ingegneria di una ragazza, Fiona, sulla quale grava una condanna già parzialmente scontata per omicidio. Una decina di anni prima avrebbe ucciso la madre, prostituta e tossicodipendente, come reazione allo sfruttamento che la stessa donna metteva in atto nei confronti di Fiona e del fratellino Sam, dati in pasto per denaro a pedofili senza scrupoli. Sono tracce che hanno lasciato il segno anche su Armand e Jean-Guy, che all’epoca dei fatti si erano da poco conosciuti sul lavoro e in quell’indagine hanno rischiato entrambi la vita per aver “pestato i piedi” ad alcuni personaggi di spicco della Sûreté. Ma non sono queste le uniche tracce dal passato che inquietano i due protagonisti.
In un loft di Three Pines viene scoperta una stanza segreta, murata, all’interno della quale sono custoditi un quadro (una copia reinterpretata del famoso Paston Treasure) e altri oggetti di grande interesse. Ed è proprio qui che si verifica un altro omicidio, recentissimo, che apre scenari completamente nuovi.
L’ennesima traccia è in assoluto la più inquietante. Ricompare – quando nemmeno Gamache se lo aspetta – la figura di John Fleming, un serial killer che in passato ha dato parecchio filo da torcere alla Sûreté e che l’ispettore capo riteneva erroneamente al sicuro nelle patrie galere. A questo punto inizia la parte finale della storia, un crescendo di emozioni che conduce ad alcune conclusioni sorprendenti.
Tracce dal passato è uno dei tanti episodi della serie dell’ispettore capo Gamache – che l’anno scorso è approdato anche in tv col volto dell’attore britannico Alfred Molina – ma Louise Penny non si smentisce: resta bravissima nel farci entrare con i giusti tempi e con i giusti modi nel piccolo mondo in cui si svolge la vicenda e nei personaggi. Questi ultimi, in particolare, pagina dopo pagina, si palesano come fossero vecchi amici. In poche righe, Penny ci fa capire chi sono, cosa fanno, che ruolo ricoprono. Ci dà anche indizi per farci capire da che parte stanno, anche se in qualche caso ci depista volontariamente.
È allora facile immaginare Gamache come un nonno innamoratissimo dei nipoti nel poco tempo libero lasciato dalla lotta al crimine, così come il genero Jean-Guy si presenta come un giovane in carriera, combattivo e un po’ schizzato. Altrettanto precisa è la descrizione di tutti gli altri personaggi, sia di quelli che possono rientrare nella categoria dei “criminali” sia delle vittime reali o potenziali.
La scrittrice canadese, nelle pagine finali dedicate ai ringraziamenti, ammette candidamente di non sapere esattamente da dove arrivino le ispirazioni per le sue storie. Però molti personaggi si autodefiniscono attraverso l’annotazione diligente di facce, comportamenti, parole e fatti su un taccuino che poi diventa letteratura.
Tracce dal passato è uno dei tanti libri della serie – che per ora vede tradotti in italiano L’inganno della luce (2013), La via di casa (2017), Case di vetro (2017), Un uomo migliore (2019), Il regno delle ombre (2020), I diavoli sono qui (2021), Una specie di follia (2022), Natura morta (2022) e La grazia dell’inverno (2023), titoli sempre pubblicati da Einaudi – ma invita alla lettura di tutti gli altri, tanto non c’è un ordine cronologico da rispettare.
Il libro in una citazione
«È molto più facile ricordare la crudeltà perché lascia una ferita, poi una crosta, che va a coprire tutto il resto.»
22 febbraio 2024
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