«L’amore non colpisce, l’amore accarezza.»
Amani El Nasif

Storie vere, libri di narrativa, classici, saggi e testi per bambini e ragazzi proposti da Sabrina Colombo, Eva Garavaglia, Manuela Mongiardino, Enzo Palladini, Stefano Palladini e Sonia Vaccaro
STORIE VERE
- ANCHE IO. “TI SENTI DI DICHIARARLO?”
di Jodi Kantor e Megan Twohey (Vallardi, 2023) – Traduzione: Barbara Ronca – Pagine: 319

Nel 2018 le giornaliste del New York Times Jodi Kantor e Megan Twohey ricevettero il Premio Pulitzer, assieme a Ronan Farrow del New Yorker, per aver rotto la rete di connivenze e omertà che il produttore hollywoodiano Harvey Weinstein aveva intessuto attorno alle sue atroci nefandezze. Kantor e Twohey scrissero Anche io quando Weinstein era ancora in attesa di giudizio per stupro e altri reati sessuali, basandosi sulle indagini condotte dal 2016 al 2019 riguardanti i decenni di molestie e abusi da lui commessi ai danni di attrici e professioniste del mondo del cinema, l’atteggiamento di Donald Trump verso le donne e il percorso che portò la psicologa accademica Christine Blasey Ford ad accusare Brett Kavanaugh, allora candidato alla nomina di giudice alla Corte Suprema degli Stati Uniti, per un’aggressione sessuale di anni prima. Il libro, da cui è stato tratto l’omonimo film di Maria Schrader, racconta le grandi difficoltà riscontrate nel raccogliere le prove documentali – molte delle quali ampiamente citate nel testo – e le testimonianze ufficiali delle donne coinvolte, spesso indotte dai loro avvocati ad accettare accordi stragiudiziali, che difatti compravano il loro silenzio e garantivano l’impunità al colpevole. Un reportage che rende onore alla migliore tradizione del giornalismo investigativo e sottolinea l’importanza di dichiarare l’accaduto – con la consapevolezza necessaria a evitare i rischi che ciò può comportare – per proseguire nel cammino verso il cambiamento che il movimento #MeToo ha avviato.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- I NOSTRI CORPI COME CAMPI DI BATTAGLIA. STORIE DI DONNE, GUERRA E VIOLENZA
di Christina Lamb (Mondadori, 2020) – Traduzione: Silvia Albesano – Pagine: 460

Oltre a emarginare le sopravvissute, devastare famiglie e generare bambini indesiderati, nei conflitti armati lo stupro viene usato sistematicamente per attuare pulizia etnica e genocidi. Christina Lamb, corrispondente di guerra di lungo corso, indaga quello che può definirsi uno dei maggiori crimini di massa del XX e XXI secolo, ripercorrendo il viaggio attraverso Africa, Asia e Sudamerica che l’ha portata – giusto per fare qualche esempio – tra le rifugiate yazide sfuggite all’Isis, le profughe rohingya dello Stato di Rakhine, le tutsi violentate durante il genocidio ruandese, le studentesse nigeriane rapite da Boko Haram, le musulmane stuprate dai serbi, le attiviste argentine alla ricerca dei desaparecidos e dei loro figli rubati. Casi in cui l’annientamento originato dalla violenza sessuale è stato spesso occultato dalla cultura dell’impunità. I nostri corpi come campi di battaglia è un appello urgente al cambiamento, avviato dall’attribuzione del Nobel per la pace 2018 a Nadia Murad, attivista yazida, e Denis Mukwege, medico congolese che ha strappato alla morte da stupro anche neonate. Lamb racconta con chiarezza i fatti, riporta con grande rispetto e sensibilità le testimonianze più intime e traccia il contesto storico, politico, sociale e culturale in cui i crimini sono avvenuti. Firma così un’opera d’immenso valore, che comunica l’inenarrabile con le parole più attente. Una lettura spartiacque, che segna un prima e un dopo, ed emotivamente molto impegnativa, ma davvero necessaria.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- IO SONO MALALA
di Malala Yousafzai con Christina Lamb (Garzanti, 2018) – Traduzione: Stefania Cherchi – Pagine: 312

Il 9 aprile 2012 la quindicenne Malala, pakistana, viene raggiunta da tre colpi di arma da fuoco mentre si trova con le amiche sull’autobus che da scuola la sta riportando a casa. A sparare è stato un talebano che in questo modo ha inteso punire la ragazzina, colpevole di avere pubblicamente espresso il desiderio di studiare e ricevere un’adeguata istruzione. Riparata all’estero, Malala racconterà la sua storia arrivando a parlare di fronte all’assemblea dell’Onu ove propugnerà il diritto di donne e bambine a vedersi riconosciute le medesime opportunità degli uomini. Nel 2014 Malala Yousafzai ha ricevuto il Premio Nobel per la pace come riconoscimento per la sua meritoria opera di sensibilizzazione sulla questione femminile nei Paesi di cultura islamica.
Consigliato da Sabrina Colombo
- IO SONO UNA
di Una (add editore, 2015) – Traduzione: Marta Barone – Pagine: 207

Nel 1975 Una ha dieci anni e subisce il primo degli abusi sessuali che la segneranno per sempre. Quello stesso anno Peter Sutcliffe, detto lo Squartatore dello Yorkshire – la contea britannica in cui Una vive – commette il primo dei tredici femminicidi di cui si macchierà nel giro dei sei anni durante i quali i poliziotti incompetenti e sessisti gli daranno inutilmente la caccia. Io sono Una è un memoir dallo stile asciutto e tagliente, che facendo leva su memorabili illustrazioni prevalentemente in bianco e nero, diventa una potente denuncia del contesto di misoginia strisciante che spesso aggiunge sofferenza a quella che già dilania le donne abusate, sempre più isolate in una società che non esita a colpevolizzarle. Rifacendosi a registri, linguaggi e atmosfere diverse, Una intreccia il suo racconto intimo e doloroso a quello giornalistico dei femminicidi dell’epoca e, dati statistici alla mano, riflette sul da farsi. Dedica infine tredici tavole alle donne uccise dallo Squartatore per farle uscire dall’oblio, in cui solitamente i serial killer non cadono perché certa cultura popolare ne spettacolarizza purtroppo gli atti atroci. Meritatamente pubblicato in molti Paesi, questo graphic novel è, come ha sottolineato il Kirkus Review, “un manifesto grafico per la dignità delle donne e un pugno nello stomaco ai maschi violenti”.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- LE CONSEGUENZE. I FEMMINICIDI E LO SGUARDO DI CHI RESTA
di Stefania Prandi (Settenove, 2020) – Prefazione: Chiara Cretella – Postfazione: Patrizia Romito – Pagine: 117

Le conseguenze raccoglie le interviste rilasciate tra il 2016 e il 2019 dai famigliari di alcune vittime di femminicidio alla giornalista Stefania Prandi e inquadra pertanto il fenomeno con lo sguardo di chi è condannato per tutta la vita a sentire l’assenza di una presenza. L’inchiesta di Prandi sottrae il femminicidio a un sistema mediatico spesso fagocitante e strumentalizzante e ne restituisce la complessità attraverso pagine prive di spettacolarizzazione e pietismo, soffermandosi sui processi umilianti che infliggono pene non all’altezza o comunque mai totalmente scontate; sull’attivismo dei famigliari, che devono fare i conti anche con una burocrazia tale per cui pure i risarcimenti ottenuti si trasformano in “soldi da Monopoli”; sugli “orfani speciali”, costretti talvolta a subire lo stigma della società; sulle “vittime collaterali”, che hanno assistito all’uccisione e, non ultimi, sui figlicidi commessi per vendetta. Un reportage che apre uno squarcio sulla cortina di dolore e ingiustizia che trincera le famiglie delle vittime e rivela quanto l’incapacità delle istituzioni e della società di tutelare il diritto alla vita di una donna incida anche sull’esistenza di chi resta.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- LUCKY
di Alice Sebold (edizioni e/o, 2018) – Traduzione: Claudia Valeria Letizia – Pagine: 288

Sentirti definire fortunata quando sei stata appena violentata è ben più che paradossale. Eppure Alice Sebold se lo sentì dire diciottenne la notte del 5 maggio 1981, quando dovette raccontare alla polizia di Syracuse (New York) cos’era accaduto a Thorden Park. Proprio nello stesso luogo, una ragazza “meno fortunata” era stata uccisa e smembrata. In Lucky Sebold ci fa rivivere il prima, il durante e il dopo di quel tragico spartiacque con una testimonianza drammatica e lucida, ricostruita coi verbali del processo, la sua corrispondenza e i suoi ricordi. Una confessione intima, che non cede alla spettacolarizzazione o al vittimismo e si rivela pertanto anche molto istruttiva. Pubblicato negli Usa nel 1999, Lucky rimase sotto traccia fino al grande successo di Amabili resti, il famosissimo romanzo di Sebold in cui ritorna il tema dello stupro. Nel raccontarci il tortuoso cammino che dal sentirsi merce avariata l’ha fatta varcare la soglia di un mondo in cui la speranza riesce a convivere con l’inferno, l’autrice da una parte dipinge un ritratto autobiografico a tinte forti e dall’altra ci fa assistere alla genesi del suo grande talento letterario. I veri fortunati siamo noi lettori, cui Alice ha deciso di donare questo memoir con tanta generosità.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- NON È UN DESTINO. LA VIOLENZA MASCHILE CONTRO LE DONNE OLTRE GLI STEREOTIPI
di Lella Palladino (Donzelli Editore, 2020) – Prefazione: Valeria Valente – Pagine: 232

Tante, tantissime storie di donne. Tutte drammaticamente vere, tutte raccontate da chi ha avuto la possibilità di ascoltarle dalla viva voce delle protagoniste. Lella Palladino lavora da anni nei centri antiviolenza e nel 1999 ha fondato la Cooperativa Sociale E.V.A., che gestisce case rifugio in Campania. Tra le pagine di Non è un destino troviamo i racconti di donne che hanno dovuto lottare ma che alla fine hanno vinto, riuscendo a trasformare l’esperienza di violenza subita in nuove forze per una nuova vita. E ci sono riuscite perché, anche grazie all’empatia con altre donne, hanno appunto capito che “la violenza non è un destino”. Il loro coraggio può diventare un ottimo esempio per chi si trova in difficoltà.
Consigliato da Enzo Palladini
- QUESTO NON È AMORE. VENTI STORIE RACCONTANO LA VIOLENZA DOMESTICA SULLE DONNE
di La Ventisettesima Ora (Marsilio, 2013) – Pagine: 272

Questo non è amore nasce da un’inchiesta delle autrici del blog La Ventisettesima Ora, fondato anni fa dalle giornaliste del Corriere della sera per trattare temi al femminile. Il libro, significativo sin dalla copertina, raccoglie venti storie senza orpelli, raccontate da donne che hanno subito violenza e, in alcuni casi, anche dai loro aguzzini. Si tratta di donne molto diverse tra loro (casalinghe, lavoratrici in carriera, madri devote), ma accomunate dal fatto di aver subito maltrattamenti da uomini (fidanzati, mariti, padri) che da tempo facevano parte della loro vita. Uomini che, da presenze apparentemente rassicuranti, si sono trasformati in veri carnefici, spesso dopo aver lungamente esercitato sulle malcapitate una violenza psicologica tale da indurle addirittura a pensare di meritare anche quella fisica. Oltre alle ferite corporali e ai lividi dell’anima, le donne che si raccontano in questo libro hanno quindi dovuto affrontare la difficoltà di uscire dalla gabbia in cui erano state lentamente incatenate, spesso coi loro figli. Un’inchiesta giornalistica che vuole far capire per salvarsi, soprattutto quando si pensa che la violenza sia solo un fatto che riguardi gli altri.
Consigliato da Stefano Palladini
- SANGUE. LA STORIA DELLA RAGAZZA MASAI CHE LOTTA CONTRO LE INFIBULAZIONI
di Nice Leng’tete, Elizabeth Butler-Witter (Piemme, 2021) – Pagine: 250

Nice Leng’tete è una guerriera nata. Fin da giovanissima lotta contro le norme sociali della sua comunità, che essendo dominata dagli uomini, riserva alle donne un trattamento a dir poco incivile. Operatrice di Amref Health Africa, Nice si è schierata in particolare contro le mutilazioni genitali imposte alle giovani donne, pratica che spera di riuscire a far abolire entro il 2030. A nove anni, dopo aver perso i genitori, Nice scappò dal suo villaggio al confine tra Kenya e Tanzania proprio per sfuggire alla tremenda pratica. Era il 2001. A distanza di tanto tempo, c’è ancora molto da lavorare su questo fronte, ma la storia di Nice, che è bellissima da leggere e da rivivere attraverso le sue stesse parole, ci racconta anche gli importanti risultati già raggiunti.
Consigliato da Enzo Palladini
- SE QUESTI SONO GLI UOMINI. ITALIA 2012. LA STRAGE DELLE DONNE
di Riccardo Iacona (Chiarelettere, 2015) – Pagine: XVI-288

Alla fine del 2011 il giornalista Riccardo Iacona consultò i dati sui femminicidi e capì che aveva il dovere di fare qualcosa. Intraprese così un viaggio, durato qualche mese, che da Enna lo portò a Milano per raccontare quella che difatti era già una tragedia nazionale benché non avesse ancora raggiunto l’escalation degli ultimi tempi. Ne nacque Se questi sono gli uomini, uno dei pochi libri sul tema scritto da un uomo e aggiornato in seconda edizione nel 2015, che ancora oggi si rivela preziosa testimonianza di quanto il femminicidio sia la punta dell’iceberg di una violenza endemica, ben radicata nel contesto sociale del nostro Paese. Molte delle vittime di cui Iacona racconta con attenta sensibilità, dimostrando di saper andare ben oltre il dibattito frettoloso tipico di certi mezzi di comunicazione, avevano inutilmente lanciato un grido d’aiuto e incontrarono la morte in luoghi pubblici. Sono passati anni, ma ancora oggi questo libro-denuncia ci richiama alla responsabilità che ciascuno di noi deve sentire di avere ogni volta che si accorge di una donna in difficoltà.
Consigliato da Stefano Palladini
NARRATIVA
- FERITE A MORTE. DIECI ANNI DOPO
di Serena Dandini con Maura Misiti (Rizzoli, 2022) – Pagine: 288

A dieci anni dall’uscita di Ferite a morte, grande successo di Serena Dandini scritto in collaborazione con la ricercatrice del CNR Maura Misiti che è stato adattato anche per il teatro, la realtà delle donne vittime di violenza è cambiata ben poco. Dando voce a coloro che da vive hanno parlato poco o non sono state ascoltate, questo libro riesce ancora oggi a porsi come un potente strumento di denuncia. La seconda edizione include un monologo sulle ulteriori criticità create dall’isolamento dovuto alla pandemia da Covid-19 e, tra altre storie inedite, anche una voce maschile con l’intento di invitare simbolicamente gli uomini a comprendere che la violenza di genere è un’eredità culturale cui si deve rinunciare. Alla toccante parte narrativa segue un’aggiornata sezione documentaristica, che prende in considerazione anche aspetti legislativi e sociali di diversi Paesi nel mondo.
Consigliato da Stefano Palladini
- IL RACCONTO DELL’ANCELLA
di Margaret Atwood (Ponte Alle Grazie, 2017) – Traduzione: Camillo Pennati – Pagine: 400

In un regime teocratico e postmoderno che si colloca nel Nordamerica, in un non meglio precisato futuro, i diritti delle donne vengono progressivamente ridotti: si selezionano ragazze che – non avendo perso la funzione procreativa – sono utili alla continuazione della specie. Venti di guerra spirano incessantemente, si sta diffondendo una preoccupante forma di sterilità e le giovani vengono ridotte a poco più che incubatrici. Non c’è possibilità di critica o dissenso, l’accesso all’educazione delle bambine è precluso, il lavoro esterno alla famiglia torna a essere appannaggio esclusivamente maschile. Romanzo distopico e inquietante con al centro uno splendido personaggio femminile, di grande forza emotiva, che saprà spezzare le catene della cultura maschilista e retrogada al grido di nolite te bastardes carborundorum. Dal romanzo è stato tratto il soggetto della pluripremiata serie tv.
Consigliato da Sabrina Colombo
- IL ROSMARINO NON CAPISCE L’INVERNO
di Matteo Bussola (Einaudi, 2022) – Pagine: 160

La particolarità del Rosmarino non capisce l’inverno è che è un libro scritto da un uomo. Matteo Bussola, che oltre a essere uno scrittore è anche fumettista e conduttore radiofonico, ha scelto di raccontare diciotto storie di donne, tutte diverse tra di loro, per affrontare vari aspetti della violenza: dal tradimento al tentato suicidio, passando attraverso l’aggressione. Ognuna delle protagoniste ha alcune pagine per raccontarsi, per sottolineare le proprie forze e le proprie debolezze, per spiegare come non si debba mai soffocare la propria voce, nemmeno quando tutte quelle intorno diventano assordanti.
Consigliato da Enzo Palladini
- IO E LE SPOSE DI BARBABLÙ
di Ada Celico (Ugo Mursia, 2010) – Pagine: 224

Una donna dona alcuni semi a un’altra donna riuscendo a strapparle la promessa che li pianterà e li farà crescere. Questi semi tramandano la storia di Amanda, una giovane ragazza che cercava amore e ha sposato un uomo dagli occhi nocciola che nascondeva bene la sua barba blu. La storia non si limita a narrare solo la violenza subita da Amanda, ma si sofferma anche sulla difficoltà di vivere da sola e nascosta in una città lontana, dopo essere riuscita a mettersi in salvo grazie a un centro antiviolenza. Una vita in esilio, simile a quella dei migranti che giungono in Italia, una vita che presenta complessità anche nelle azioni più banali a causa di normative che prevedono di dichiarare dove si vive e che quindi rappresentano un potenziale pericolo e un ostacolo per Amanda. Quella di Ada Celico non è una narrazione asciutta, da cronaca, bensì un flusso di coscienza che è al tempo stesso poetico e drammatico.
Consigliato da Eva Garavaglia
- I TESTAMENTI
di Margaret Atwood (Ponte Alle Grazie, 2019) – Traduzione: Guido Calza – Pagine: 512

Dopo oltre trent’anni dall’uscita del Racconto dell’ancella, Margaret Atwood regala ai suoi lettori il sequel, che chiude il cerchio della vicenda sempre ponendo al centro il tema della violenza di genere, della sopraffazione dell’uomo sulla donna, della necessità di avversare i regimi dittatoriali e di riaffermare i diritti delle donne. La narrazione si snocciola agilmente attraverso i testamenti di tre indimenticabili protagoniste femminili della saga. La prosa è musicale e avvolgente, a tratti lirica e più corale rispetto a quella del romanzo precedente, una conferma del grande talento della scrittrice. Vincitore del Booker Prize nel 2019.
Consigliato da Sabrina Colombo
- LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRÌA
di Dacia Maraini (Rizzoli, 2012) – Pagine: 222

Sicilia, metà del Settecento. Marianna – figlia del Duca Ucrìa di Fontanasalsa – è sordomuta e comunica solo con biglietti. Per motivi di convenienza, a tredici anni le viene imposto di sposare uno zio molto più anziano, che si rivela anche violento. Marianna è così costretta a subire gli abusi del proprio sposo. Dopo avere dato alla luce diversi figli si rifugia a Bagheria, dove vive un’esistenza ritirata e priva di mondanità. La sua principale compagnia sono i libri, passione – quest’ultima – guardata con sospetto da chi le sta vicino. Sono gli anni in cui si stanno facendo strada le teorie illuministe che stanno progressivamente scardinando quel principio di superiorità morale degli uomini sulle donne, e dei nobili sul popolo, sino ad allora considerato inscalfibile. Marianna Ucrìa darà scandalo con la sua condotta diventando a suo modo un’eroina femminista ante litteram, libera e anticonformista. Uscito nel 1990 in prima edizione, lo stesso anno vince il Premio Campiello. Dal romanzo – ispirato alla vita di un’antenata di Dacia Maraini – l’autrice ha tratto una versione teatrale. Nel 1997 Roberto Faenza ha diretto l’omonimo film, con Laura Morante, Philippe Noiret e la colonna sonora di Ennio Morricone.
Consigliato da Sabrina Colombo
- LA MALNATA
di Beatrice Salvioni (Einaudi, 2023) – Pagine: 248

Beatrice Salvioni è giovane – è nata nel 1995 – ma con il suo esordio è riuscita a rendere in maniera molto calzante cosa significasse essere ragazza in Italia ai tempi del fascismo. La Malnata è la storia di Francesca e Maddalena, due dodicenni di Monza che diventano amiche nonostante le differenze di classe sociale e riescono insieme a ribellarsi a violenze, discriminazioni e maschilismo del periodo più buio del ventesimo secolo italiano. Un romanzo storico che nello stesso tempo sa essere un romanzo di formazione. Raccontato in prima persona – l’io narrante è Francesca – è coinvolgente, ma soprattutto evocativo, capace di portarci indietro di quasi cent’anni per farci capire che a quel punto sarebbe meglio non tornare mai.
Consigliato da Enzo Palladini
- OLIVA DENARO
di Viola Ardone (Einaudi, 2021) – Pagine: 312

Nel 1960 in un piccolo borgo della Sicilia rurale, Oliva cresce nella cultura della sottomissione della figlia al padre, della moglie al marito, della donna all’uomo sotto ogni aspetto. Neppure i venti di modernità che spirano tramite il locale circolo comunista sono in grado di scalfire i pregiudizi secolari che vincolano l’universo femminile al proprio ruolo subalterno. “La femmina è brocca, chi la rompe se la piglia” – così dice la madre di Oliva – riassume in sé il complesso di regole di condotta che disciplinano il ruolo ancillare che la società patriarcale assegna alla donna. Romanzo commovente che mette al centro i rapporti famigliari e i ruoli sociali con una giovane e indimenticabile protagonista vittima di un mondo declinato al maschile da cui è difficile – eppure è possibile – emanciparsi.
Consigliato da Sabrina Colombo
CLASSICI
- LA SONATA A KREUTZER
di Lev Tolstoj (Einaudi, 2017) – Traduzione: Leone Ginzburg – Introduzione: Vittorio Strada – Pagine: 117

La violenza sulle donne è una piaga sociale moderna? No, visto che anche grandi autori del passato ne hanno parlato nei loro libri. Tra questi, Lev Tolstoj, nella Sonata a Kreutzer, ci racconta una vicenda in cui i concetti di amore e fedeltà vengono manipolati da un marito uxoricida a favore della sua tesi.
Il protagonista del breve romanzo racconta la sua storia ad alcuni viaggiatori sconosciuti, che condividono con lui lo scompartimento di un treno. In una sorta di monologo, parla di gelosia e follia, cercando compassione e partecipazione al suo dolore di uomo tradito. Considera la bellezza della donna un’arma puntata verso di lui, quando invece è lui ad aver usato un’arma contro sua moglie. Gelosia, follia, infedeltà, odio profondo e malato del marito è quanto Tolstoj condanna nell’opera.
Consigliato da Manuela Mongiardino
SAGGI
- CONTRO OGNI VIOLENZA SULLE DONNE. COME RISPONDERE AGLI STEREOTIPI, COMBATTERE GLI ABUSI E COSTRUIRE UNA NUOVA PARITÀ
di Francesca Sironi (Centauria, 2020) – Illustrazioni: Susanna Gentili – Pagine: 126

La frammentazione dell’attuale universo mediatico e la velocità dei flussi dell’informazione non aiutano a inquadrare adeguatamente la violenza perpetrata contro le donne, spesso al centro di una narrazione che non contribuisce a riconoscerla e combatterla. Colmano il vuoto di approfondimento libri come Contro ogni violenza sulle donne, guida di facile lettura che analizza il fenomeno partendo da alcuni aspetti della quotidianità spesso sottovalutati eppure a esso correlati. In diciotto brevi capitoli, la giornalista Francesca Sironi mette a fuoco esperienze, storie di lotta, interventi locali e internazionali. Traccia così un percorso dai luoghi in cui gli stereotipi sulla donna si tramutano in costante discriminazione al sistema di potere che giustifica o minimizza le violenze, isolando le vittime. Offre infine strumenti per il cambiamento, portando esempi significativi – come quello del Ruanda, divenuto per alcuni versi modello di parità dopo le atrocità del genocidio dei tutsi – e informazioni utili per chi è in difficoltà o chi vuole semplicemente approfondire. Le coloratissime illustrazioni di Susanna Gentili si prestano a una lettura talvolta diretta e talaltra mediata dal testo, ma hanno sempre quel tocco di genialità che fa riflettere ancora di più.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- DONNE CHE AMANO TROPPO
di Robin Norwood (Feltrinelli, 2013) – Traduzione: Enrica Bertoni – Prefazione: Dacia Maraini – Pagine: 304

In Donne che amano troppo, bestseller internazionale da oltre cinque milioni di copie vendute, la psicoterapeuta statunitense Robin Norwood individua cause e possibili soluzioni della dipendenza affettiva che può portare una donna prima a innamorarsi dell’uomo sbagliato – sperando inutilmente di riuscire a cambiarlo – e poi, pur di non perderlo, addirittura a subire maltrattamenti. Norwood, esperta in terapia della famiglia e tossicodipendenze, scrisse questo saggio negli anni Ottanta basandosi sull’esperienza maturata nella cura di numerose sue pazienti. Con estrema chiarezza, il libro indaga le dinamiche malsane che spesso e volentieri riguardano donne che non hanno ancora sviluppato una relazione con se stesse quando cercano di instaurarla con un uomo. Una lettura in grado di invertire la tendenza alla negazione e di creare consapevolezza.
Consigliato da Stefano Palladini
- MALEDETTA SFORTUNA. VEDERE, RICONOSCERE E RIFIUTARE LA VIOLENZA DI GENERE
di Carlotta Vagnoli (Fabbri, 2021) – Pagine: 192

Il lavoro della giornalista e attivista Carlotta Vagnoli, molto seguita anche sulle piattaforme social, è d’aiuto per affrontare il tema della violenza di genere dalla giusta prospettiva anche per chi non lo ha mai preso in considerazione prima. Maledetta sfortuna è un vero e proprio vademecum per capire esattamente di cosa si sta parlando ed è scritto con una tale chiarezza espositiva da risultare accessibile a chiunque. Si parte dall’esperienza personale dell’autrice e si arriva ad analizzare i pregiudizi che storicamente sono stati resi “normali” dalla società patriarcale. L’altro argomento importante che Vagnoli affronta in questo saggio è il linguaggio sessista, che ancora oggi viene utilizzato in maniera disinvolta nelle conversazioni quotidiane.
Consigliato da Enzo Palladini
LIBRI PER BAMBINI E RAGAZZI
- AGATA, LA VOLPE E L’UOMO NERO
di Angela Nanetti (Motta Junior, 2012) – Illustrazioni: Brunella Baldi – Pagine: 45 – Età di lettura: da 8 anni

Come suggerisce il nome della collana di cui fa parte, Agata, la Volpe e l’Uomo nero è davvero un “libro per pensare”. In questa storia breve e intensa, Angela Nanetti affronta il tema della violenza domestica con la delicatezza necessaria per creare l’occasione di introdurlo ai più piccoli. Agata è una bambina che soffre tanto quando vede la mamma piangere per colpa dell’Uomo nero e confida tutte le sue preoccupazioni alla Volpe, la sua amica-collo di pelliccia che magicamente si anima e diventa un’abilissima cantastorie. La Volpe spiega ad Agata che di Uomini neri ce ne sono tanti: quelli degli animali, quelli delle mamme e quelli dei bambini. Ed è anche molto difficile riconoscerli subito perché a volte sembrano colorati. Proprio come lo sono gli oggetti e i personaggi disegnati da Brunella Baldi attorno ad Agata, che invece si distingue per l’assenza di colore su volto, mani e capelli, scelta forse indicativa di una dimensione onirica e del disorientamento che la bimba sta vivendo. Inaspettato il finale che, con una semplice domanda, apre sì uno spiraglio di luce, ma inchioda anche alle proprie responsabilità un eventuale colpevole. Un libriccino incisivo, che può aiutare le mamme in difficoltà ad avviare un dialogo coi propri figli.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- FAI RUMORE. NOVE STORIE PER OSARE
di Anna Cercignano, Eleonora Antonioni, Maurizia Rubino, Francesca Torre, La Tram, Lucia Biagi, Vera Guerrieri, Caterina Ferrante, Laura Guglielmo, Davide Costa, Elisa2B, Carmen Guasco, Marta Macolino, Alessia De Sio (Il Castoro, 2022) – Prefazione: Jennifer Guerra – Pagine: 171 – Età di lettura: da 14 anni

L’invito di Fai rumore, antologia di nove brevi racconti a fumetti su discriminazione e violenza di genere dagli stili molto diversi, è forte e chiaro: rompere il silenzio per riappropriarsi della propria storia nella consapevolezza che c’è chi può aiutare nel cammino di rinascita. Realizzato in collaborazione con Moleste, il collettivo femminista di artiste nato nel 2020 con lo scopo di combattere delegittimazione, discriminazione e violenza nel mondo del fumetto, questo graphic novel si oppone a una narrazione basata esclusivamente sulla conta dei casi e sulla rappresentazione delle donne come esseri passivi, disposti solo a subire. Significativa la scelta di raccontare anche piccoli abusi quotidiani, che è bene saper individuare perché tutt’altro che privi di impatto. Lasciando spazio al vissuto di disagio e sofferenza in cui è possibile riconoscersi, Fai rumore crea, come scrive Jennifer Guerra nella prefazione, una “relazione di prossimità con ə lettorə” che può aiutarlə nell’affrontare eventuali difficoltà. Un bel messaggio di speranza proveniente da una coloratissima pluralità di voci, che non dimentica né la diffidenza che le donne possono incontrare in altre donne né la discriminazione al maschile.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- FIABE IN ROSSO
di Lorenzo Naia (VerbaVolant, 2020) – Illustrazioni: Roberta Rossetti – Pagine: 93 – Età di lettura: da 6 anni

E se fosse Cappuccetto Rosso a salvare la nonna? E se fosse Biancaneve a far risvegliare il principe? E se Cenerentola avesse la pelle color carbone? Sono tutti da scoprire i finali delle nove Fiabe in rosso, liberamente tratte da Hans C. Andersen, Charles Perrault e dai fratelli Grimm affinché i più piccoli capiscano come la loro storia non debba essere né scontata né decisa da altri. Giunto alla seconda edizione ampliata, questo libro riattualizza il messaggio di fiabe molto note, con l’intento di contribuire a trasmettere un’affettività sana. Le illustrazioni sono perfettamente coerenti col testo perché ben lontane da un’iconografia stereotipata. I disegni, che presentano inserti di giornale, diventano opere unitarie a più apporti, un po’ come le fiabe. Il libro è percorso dal rosso, colore delle scarpe che l’artista messicana Elina Chauvet scelse per Zapatos Royos, l’installazione con cui nel 2009 denunciò l’uccisione delle donne di Ciudad Juárez. Fiabe in rosso, che anche di Zapatos Royos vuole essere una citazione, sarà sicura fonte di dibattito per i giovanissimi abituati alle narrazioni più classiche e farà capire loro come la vera felicità stia nel riuscire a trovare il proprio posto nel mondo rispettando gli altri.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- IL PAESE SENZA ADULTI
di Ondine Khayat (Piemme, 2010) – Traduzione: Paola Lanterna – Pagine: 265 – Età di lettura: da 14 anni

Quando il Demone si fa travolgere dalla rabbia, incendiata dall’alcol che gli scorre nelle vene, nulla gli impedisce di abbattersi come un uragano su Slimane, suo fratello tredicenne Maxence e la loro madre. La situazione è così insostenibile da indurre Maxence a fuggire dalla Francia per arrivare nel Paese senza adulti. Slimane cerca di raggiungerlo, ma non tutto va secondo i piani. Anziché ritrovare Maxence – insostituibile compagno dei giochi di fantasia che allontanavano l’atroce quotidianità – Slimane incontra Valentine e Hugo e con loro decide di aiutare tutti i bambini infelici perché solo così il Paese senza adulti può diventare realtà. Ondine Khayat, nota in Italia soprattutto per Le stanze di lavanda, bestseller sull’infanzia dilaniata dal genocidio armeno, permea di delicatezza una storia tanto dolorosa affidandone la narrazione proprio a Slimane che, col suo sguardo disincantato e sofferente di undicenne, dona al lettore passaggi molto toccanti, talvolta ironici, sempre incisivi. Una storia dal finale lieto, in cui Slimane si riconcilia con la mamma, inizialmente incapace di reagire alla violenza dell’uomo che credeva di amare e perciò ritenuta colpevole dal figlioletto. Un monito a trovare il coraggio di denunciare per chi è coinvolto e a non voltarsi dall’altra parte per chi non può non sapere.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- NEMMENO CON UN FIORE
di Fabrizio Silei (Giunti, 2015) – Pagine: 203 – Età di lettura: da 11 anni

Per l’undicenne Nicola papà Alfio è un supereroe e mamma Valeria è sì una donna molto bella, che ama gli occhiali scuri e i foulard, ma anche sbadata, che spesso si fa male da sé. Una vera “principessa di cristallo”, proprio come dice papà. Sua sorella Mara, maggiore di tre anni, non può truccarsi né vestirsi come le amiche perché il mondo là fuori è corrotto. Nicola racconta la storia della sua “famiglia felice” mentre aspetta un treno per una città di cui fino a poco prima non sapeva nulla. Quella città non è l’unica cosa che Nicola ignorava. La sua vita è cambiata un giorno d’inverno in cui mamma, dopo aver visto un’anziana senzatetto rifiutare il soccorso della Croce Rossa, ha trovato la determinazione per riconquistare la libertà. Un percorso parallelo a quello di una bambina ebrea, vissuta negli anni Quaranta nella Budapest invasa dai nazisti, di cui le pagine di diario prima si alternano al racconto di Nicola e poi vi entrano in modo inaspettato. Fabrizio Silei fa riflettere sul rischio di emulazione che corrono i bambini che vivono con un genitore violento, ma rimarca anche la reale possibilità di sovvertire un finale che sembra già scritto. Una bella storia di riscatto, che insegna a trovare il coraggio per decidere della propria vita.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- SULLA NOSTRA PELLE. UN LIBRO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
di Amani El Nasif (Piemme, 2022) – Pagine: 122 – Età di lettura: da 11 anni

Ci siamo mai chiesti come poter aiutare quell’amica che sembra a rischio maltrattamenti? La domanda di Amani El Nasif non lascia spazio a incertezze, anche perché lei stessa ha rischiato di restare intrappolata in una vorticosa spirale di violenza senza che nessuno se ne accorgesse. Come ha raccontato nel memoir Siria, mon amour (Piemme), scritto con la giornalista Cristina Obber, nel 2006 la sedicenne Amani fu convinta con l’inganno a partire con la madre da Bassano del Grappa – località vicentina dove era cresciuta e tuttora vive – per raggiungere il suo Paese natale. Nei 399 giorni forzatamente trascorsi in Siria, Amani subì violenza fisica e psicologica per essersi opposta al suo matrimonio combinato, ma non perse mai la speranza fino al giorno in cui un cugino del padre la aiutò a fuggire in Italia. In Sulla nostra pelle, Amani intreccia alla sua storia quella di altre donne maltrattate – alcune fino alla morte – partendo dalle domande rivoltele da studentesse e studenti che continua a incontrare per far sì che nessun segnale di allarme sia sottovalutato. In queste pagine la rabbia sfuma nel dolore, ma fa anche spazio alla speranza grazie a una voce fresca e determinata che fornisce ai più giovani gli strumenti utili a opporsi ai vari tipi di violenza.
Consigliato da Sonia Vaccaro
25 novembre 2023, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
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