Le parole nei libri
TOTIPOTENTE
«La vera calma è vera angoscia, il punto senza peccato e totipotente, bianco ghiaccio spaventoso in cui magnificamente perdersi se, per dire, si è vestiti di bianco o grigio chiaro. Che colore stai indossando in questo momento?»
Centomilioni di Marta Cai. Einaudi, 2023. Pag. 114
Il termine rende perfettamente la sensazione di spaesamento del personaggio, che racconta in modo allucinato la sua esperienza: sogno e realtà si sovrappongono.
Sabrina Colombo
totipotente
agg. [to-ti-po-tèn-te]
Comp. del lat. totus «intero» e di potente inteso nel suo valore participiale («che può, che ha la capacità di».
1. In embriologia animale, riferito a certi blastomeri (come quelli delle uova dei ricci di mare, di anfiosso, dei nemertini, delle idromeduse e degli anfibî urodeli), che hanno la capacità potenziale di produrre un embrione intero, o anche all’uovo a cui questi blastomeri appartengono. Nel campo della riproduzione agamica e nella rigenerazione, è riferito anche a quelle cellule, come gli archeociti delle spugne, i neoblasti dei turbellarî e degli anellidi, ecc., a carattere indifferenziato e a potenze multiple, capaci cioè di differenziarsi in svariate categorie di cellule dell’adulto.
2. In botanica, di cellula o di gruppo di cellule (per lo più di piante inferiori) che è capace di ulteriore sviluppo, nel senso che può dare origine, per moltiplicazione, ad altre cellule e quindi a tessuti o organi, o addirittura a una pianta intera; la cellula totipotente si comporta dunque come una cellula germinale (zigoto o spora).
Treccani.it – Vocabolario on line
7 novembre 2023
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