Le parole nei libri
PALTADORA, PUNTALONE
«A un tiro di voce, le Figlie della Provvidenza sfilavano a capo velato innanzi alle classi dei piccoli sordomuti ai quali si erano consacrate, sfiorando senza scomporsi le rubizze paltadore della Manifattura Tabacchi che, scaldate da un bicchiere di puntalone, fischiettavano sfrontate i loro inni socialisti.»
Enzo. Il sogno di un ragazzo di Enrico Brizzi. HarperCollins Italia, 2023. Pag. 12
L’autore fa un uso appropriato e mai sovrabbondante di termini regionali che danno colore al racconto – in questo caso – di una processione religiosa tenutasi a Modena e temporalmente collocata nell’anno 1899. Termini che evocano ricordi, profumi, sensazioni di un’Italia antica, a un passo dall’essere proiettatata nella modernità.
Sabrina Colombo
paltadora
s.f. [pal-ta-dò-ra]
Termine modenese. Donna logorroica, che parla sempre.
Dialetto modenese – La Paltadòra. Modenaedintorni.altervista.org
puntalone
s.m. [pun-ta-lò-ne]
Termine modenese. Particolare etichetta che si suoleva dare a un vino allungato con acqua e “stecche” di ghiaccio. Una sorta di “mez e mez”, un po’ acqua e un po’ vino. Una “bevanda” rinfrescante e non carica di alcol. || Puntaloun.
Dal dialetto. Detto popolare. Gazzettadimodena.it
25 agosto 2023
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