Una gioventù che prova a crescere e temi violenti trattati con delicatezza nel fumetto pop di Seven
di Elisa Vuaran
Splendidi reietti
Autore: Seven
Editore: add
Traduttrice: Martina Caschera
Anno edizione: 2021
Anno prima edizione: 2019 (Cina)
Genere: Fumetti & Graphic Novel
Pagine: 244
Consigliato a chi ha Trainspotting nella propria lista di film preferiti, chi cerca un fumetto delicato e violento allo stesso tempo, chi vuole approfondire la cultura queer della Cina di oggi.
Tian Fushi è un giovane, inguaribile perdigiorno. A tutti i suoi amici è chiaro che l’ambiente del campus di Hai Men sia per lui ormai troppo stretto; dovrebbe davvero cambiare aria, lasciarsi alle spalle la vita sregolata da studente e andare avanti prendendosi le proprie responsabilità. Tian stesso se ne rende conto, ma, in preda a quello che sembra un vero e proprio blocco emotivo, porta a fallimento tutti i suoi tentativi di trasloco.
Intrappolato in un loop di relazioni disperate e tossiche e di frequentazioni occasionali tra serate in club più o meno convenzionali, notti di pianto, di alcol e di sesso e giornate di disordinata sonnolenza, il ragazzo lascia sgorgare addosso al lettore il flusso della sua coscienza in una sorta di narrazione psicoanalitica che lo conduce a rielaborare il suo vissuto, a riconsiderare le sue decisioni, a sciogliere i nodi che lo tengono dolorosamente inchiodato ad Hai Men.
Splendidi reietti porta a conoscere Tian in un’allucinante e frammentaria cornice fatta di salti nel tempo, ipotesi e ripetizioni, attraverso le sue giornate, le amicizie nate per caso (alcune per tutta la vita, altre della durata di una sola notte) e i suoi traumi (e, indirettamente, quelli delle persone a lui vicine).
Il fumetto riesce a toccare con straordinaria delicatezza (e talvolta con pungente ironia) temi anche molto violenti, come l’abuso emotivo in amore e in famiglia e soprattutto il senso di spaesamento, che travolge chi fatica a adeguarsi ai modelli di vita consuetamente accettati, dipingendo con tenerezza il ritratto di una gioventù che desidera crescere ma stenta a lasciarsi indietro la protezione della casa, cercando un rifugio in ogni tentativo di trasgressione.
Questo graphic novel, selezionato al premio del Festival di Angoulême del 2021, ricorda – sia per l’impalcatura narrativa non lineare, sia per le luci fredde e l’atmosfera di ribellione che aleggiano sulle pagine di tutto il fumetto – l’universo di Trainspotting trasposto nella Cina dei giorni nostri.
L’autore Seven, nato proprio nella Cina di cui ama parlare nei suoi fumetti, vive oggi a Hong Kong e scrive sotto pseudonimo (in cinese si fa chiamare “demone fulvo affettatore di cadaveri”) per preservare la sua libertà nel trattare temi sensibili per la sua terra natale, come la realtà queer, molto presente in quest’opera. In Italia il volume fa parte della collezione Asia di add editore, che comprende romanzi, saggi e altri fumetti.
Accompagnati da immagini ricche di riferimenti alla cultura pop locale, e in particolare alle canzoni degli anni Ottanta, i testi sono stati tradotti direttamente dal cinese, senza passaggi intermedi di altre lingue e quindi più vicini alla resa originale. Nelle ultime pagine la traduttrice Martina Caschera commenta brevemente le peculiarità del suo lavoro, mettendo in luce le sfide incontrate nel restituire in italiano certe espressioni (…spesso insulti o parolacce), che probabilmente renderebbero meglio in termini dialettali, nel traslare le onomatopee senza snaturare il lavoro grafico e nell’aiutare il lettore a comprendere al meglio la stratificazione di riferimenti culturali a volte piuttosto lontani dal sentire occidentale. Un’opera da tenere in considerazione se si vogliono approfondire i lati meno noti della Cina di oggi.
Il libro in una citazione
«In questi anni ho pensato spesso che se ad Haimen stavo così male, come sarei mai potuto stare meglio altrove?
Non poteva che peggiorare.
Poi all’improvviso ho capito che non avevo paura di soffrire o del passato, avevo paura di vivere. Speravo che nessuno mi dimenticasse, ma ogni giorno c’era qualcuno che mi dimenticava un po’.»
8 agosto 2023
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