di Sabrina Colombo
Autore: Dan Chaon
Traduzione: Silvia Castoldi
Editore: NN Editore
Anno edizione: 2022
Genere: Gialli & Noir
Pagine: 400
Consigliato a chi si interroga sul luogo dove alberga il male, se fuori o dentro di noi, a chi è convinto che – ultimamente – la realtà sia più distopica della letteratura.
In un futuro molto prossimo negli Stati Uniti vive – ai margini della legalità – Will Bear: cinquant’anni, appartenente alla categoria dei cosiddetti “white trash” – i bianchi poveri e derelitti d’America – è cresciuto tra motel, ricoveri di fortuna, comunità di santoni, piccoli reati commessi per sopravvivere, senza una vera famiglia eccetto una madre anaffettiva e una sola amica, Experanza, che gli ha fatto da mentore e confidente.
Will si sposta su un camper attrezzato con ogni comfort – che ha battezzato Stella Polare – in compagnia del cane Flip, salvato da una rete clandestina di allevatori di animali da combattimento.
Will ha molte identità, tutte false e – dopo un periodo trascorso in un istituto psichiatrico – è finito al soldo di un’organizzazione criminale che gli affida missioni decisamente contrarie alle regole del diritto: fa il killer a contratto e – oltre a omicidi e occultamento di cadaveri – non disdegna razzie, traffico di minori, consegna di droga.
L’America è nel caos, il governo centrale non è più in grado di controllare l’ordine pubblico, crisi climatiche si abbattono sul territorio, devastandolo, gruppi di separatisti la fanno da padrone, sedicenti santoni istruiscono le folle, religioni millenaristiche hanno soppiantato qualunque forma di credo tradizionale. Ma soprattutto, nella società postmoderna in cui Will vive non c’è più spazio per la privacy: i dati biometrici sono tracciati e posti alla mercé di grandi potentati economici e politici che organizzano e influenzano le masse; nei laboratori si studia il patrimonio genetico di uomini e animali e si ideano esperimenti contrari a ogni principio etico. Per le strade girano droni che verificano ogni spostamento, la rete web è ormai in grado di spiare qualunque cittadino.
In questo scenario visionario e apocalittico – orwelliano, per così dire – Will si muove a proprio agio e senza particolari sensi di colpa per i comportamenti poco commendevoli che pone in essere deliberatamente, con il solo obiettivo di salvarsi la pelle e sopravvivere fino alla prossima missione.
Un giorno Will viene contattato telefonicamente – su una delle sue utenze fantasma – da una ragazza di nome Cammie, che lo informa di essere sua figlia, nata per inseminazione artificiale, con sperma donato proprio da Will quando era uno squattrinato hippie appena maggiorenne, fuggito da una madre tossica, oppressiva e castrante. Da principio è incredulo, ma la voce fuori campo di questa presunta figlia, che non si palesa mai in video, lo incuriosisce e lo induce ad approfondire la questione.
Will scopre affinità elettive con Cammie – una sintonia di atteggiamenti, gusti, velleità o di modi di esprimersi – che lo convincono gradatamente della sincerità di quest’ultima. Ma qualcuno non accetta che la verità venga a galla: troppi segreti, troppe macchinazioni stanno dietro a un mistero che trova la sua radice in un’organizzazione che fa capo a un sedicente leader carismatico, convinto della superiorità della sua genia, disposto a tutto pur di raccogliere attorno a sé una fratellanza di individui eletti a membri di un ordine eugenetico superiore.
Come un sonnambulo, da qui il titolo Sleepwalk, Will vaga per questa America postindustriale e postideologica, cercando dentro a se stesso le ragioni del suo vagabondare, dei suoi malesseri, del disagio mentale di cui ha sofferto, spinto dal desiderio di allacciare un rapporto autentico con questa fantomatica presenza femminile, figlia, confidente, sorella, compagna di sventura che solo nel finale svelerà la sua vera essenza.
Scrivendo in prima persona con l’inconfondibile stile asciutto e claustrofobico, con dialoghi spiazzanti e ricchi di sfumature emotive, in questo thriller Dan Chaon si fa interprete delle paure contemporanee: il controllo sociale, il tracciamento del Dna, la manipolazione dei dati, l’influenza delle menti attraverso la diffusione di fake news; racconta il male in tutte le sue declinazioni, anche le più aberranti, e getta il seme del dubbio in chi vive questi nostri anni con passiva rassegnazione, in chi ritiene che l’evoluzione della società ci stia guidando senza più alcun freno verso un mondo ipercontrollato che ha azzerato il libero arbitrio.
C’è forse una via d’uscita?
Il libro in una citazione
«Devo restare pulito: è uno dei miei principali punti di forza. Ufficialmente, io non esisto. Non ho un indirizzo, un numero di previdenza sociale, né una storia di affidabilità creditizia. Non ho mai avuto un indirizzo mail, né una pagina Facebook, né un telefono con il wifi. Sono una tessera bianca dello Scrabble, e non è facile trovarne di questi tempi.»
14 novembre 2022
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