Le parole nei libri
ALTANA
«Sull’altana Giorgio e Dario si stavano accendendo sigarette, Francesca aveva già portato una teiera di tisana alla menta e stava ridiscendendo per procurarsi tazze e zucchero, o miele per chi lo preferiva.
Marta era in piedi, guardava verso il cielo, anche se non c’era molto da vedere, l’afa del giorno aveva ispessito l’aria e le stelle facevano fatica a bucare il nero, su un altro tetto non troppo distante erano accese delle luci colorate e si sentiva una musica francese, sembrava Henri Salvador. Per il resto la città era inghiottita nel silenzio e nell’acqua nera.»
Via da qui di Alessandra Sarchi. minimum fax, 2022. Pag. 130
Uno dei desideri che questa raccolta di racconti mi ha lasciato è proprio quello di salire su un’altana di un’abitazione di Venezia per osservare la città da un punto di vista per me inconsueto e constatare coi miei occhi come anche tutto il suo incommensurabile fascino possa essere inghiottito nell’acqua nera della notte.
Sonia Vaccaro
altana
s.f. [al-tà-na]
Loggia o terrazzo coperto a forma di torretta, realizzato sopra il tetto di un palazzo. Der. Di alto. || 1493.
Il Devoto-Oli 2009. Vocabolario della lingua italiana, 2008. Le Monnier
19 agosto 2022
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