di Enzo Palladini
Moon Lake
Autore: Joe R. Lansdale
Traduzione: Luca Briasco
Editore: Einaudi
Anno edizione: 2022
Anno prima edizione: 2021 (Usa)
Genere: Gialli & Noir
Pagine: 348
Consigliato a tutti quelli che amano i thriller con implicazioni psicologiche.
Partiamo dal titolo: Moon Lake è il nome di un lago artificiale del Texas, formatosi attraverso un’inondazione provocata da una diga, che ha travolto un’intera città, Long Lincoln. Secondo alcuni tutto questo è avvenuto per un incidente, secondo altri per un gesto deliberato da parte degli amministratori della zona, che hanno deciso di ricostruire la città con il nome di New Long Lincoln a qualche chilometro di distanza, senza curarsi delle vite umane spazzate via con quell’operazione svolta durante la notte.
Daniel Russell, il protagonista, ha appena quattordici anni quando si ritrova senza la mamma, scappata improvvisamente di casa per allontanarsi da un marito spiantato e poco dedito ai doveri famigliari. È proprio il padre di Daniel a trasformarsi nel primo dei tanti mostri di questa storia. Una sera del 1968 carica il figlio in auto, gli dice che lo porterà a vivere lontano, sale su un ponte del Moon Lake e si butta di sotto, sfondando le protezioni con la sua Buick. Per un piccolo miracolo, Daniel viene spinto fuori dall’abitacolo e trova la salvezza grazie a una ragazzina espertissima nel nuoto, che ha assistito alla scena mentre sta pescando con il padre. Il ragazzino rimane per un po’ di tempo a vivere con Ronnie Candles (così si chiama l’adolescente) e i suoi genitori, con la complicazione non trascurabile che i Candles sono di colore, e il periodo è ancora quello in cui la discriminazione in Texas è molto forte. Poi appare dal nulla una sorella della mamma e porta via Daniel da quel suo piccolo mondo così accogliente, prendendolo con sé nella sua casa situata a tre ore di distanza.
Passano dieci anni, la zia muore, Daniel diventa un giovane e apprezzato giornalista. Un giorno riceve la telefonata della polizia di New Long Lincoln: il cadavere di suo padre è stato ritrovato nel lago, in quel momento asciutto per un periodo di siccità, all’interno della Buick con la quale si è lanciato dal ponte. La dolorosa sorpresa è che nel bagagliaio c’è anche un cadavere che potrebbe essere quello di sua madre e questo fa scattare in Daniel un misto tra rabbia e determinazione, che lo porta a raggiungere immediatamente la città nella quale ha vissuto a casa dei Candles per mettersi a indagare sul ritrovamento.
Quello che accade da qui in avanti è uno straordinario susseguirsi di scoperte inquietanti – per non dire drammatiche – che trasmettono una totale sfiducia nei confronti delle forze dell’ordine (con poche eccezioni), ma che inchiodano anche il lettore fino alla fine perché mischiano amore, psicologia, rituali macabri, doppiogiochismi di alcuni personaggi e una battaglia finale per la verità, che porta alla luce la grande forza narrativa e immaginifica di Lansdale.
Affascinano senza dubbio il coraggio e la nobiltà d’animo che muovono Daniel, affascina anche lo stile dell’autore, che arriva a questa sua prova ormai settantenne, ormai completamente collaudato dopo una ventina di romanzi di successo. Ma al di là della sua tecnica da storyteller navigato, colpisce anche l’originalità che mette nelle situazioni raccontate.
C’è un’America sconosciuta per noi, che emerge da questo romanzo. Un’America che, lontana dalle metropoli, ha tardato ad appianare i conflitti sociali e anche quelli razziali, che sicuramente in quella parte del Texas sono durati un po’ più a lungo rispetto agli Stati Uniti che popolano il nostro immaginario collettivo. Bisogna immedesimarsi nel tempo e nel luogo dell’ambientazione e poi si comprende esattamente cosa voglia raccontarci Lansdale attraverso Daniel, che piano piano si innamora di Ronnie (divenuta nel frattempo poliziotta), ma poi finisce per stare insieme a lei solo pochi mesi, fino a quando è proprio Ronnie a dirle che non se la sente di andare avanti. In fondo il Texas è sempre il Texas.
Il libro in una citazione
«Morire rende i morti persone migliori, e se i vivi ci fanno caso rende migliori pure loro.»
29 luglio 2022
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