di Sonia Vaccaro
Una canzone
Autrice: Elisa Vincenzi
Illustratrice: Ilaria Braiotta
Editore: uovonero
Età di lettura: da 4 anni
Anno edizione: 2021
Genere: Storie illustrate
Formato: 27,2 x 1 x 19,5 cm
Pagine: 32
In questo libro trovi delicatezza, affetto, gratitudine.
Consigliato a
genitori che desiderano spiegare ai loro figli come possono aiutare i nonni in difficoltà;
nonni che desiderano imprimere ricordi futuri nella memoria dei loro nipotini;
bambini che amano sfogliare e risfogliare lo stesso libro.
Una bambina dalle lunghe trecce nere chiede alla nonna di cantarle una canzone. La nonna accetta di buon grado, ma non riesce proprio a ricordare il motivo di cui le parla la nipotina. Qualcosa le rende difficilissimo riannodare i fili della memoria. La piccola però non demorde e rievoca le immagini impresse nella sua mente da quella canzone: momenti quotidiani, in cui la nonna preparava pane e marmellata mentre la cantava o in cui ascoltavano insieme il mangiadischi che la suonava; i pranzi della domenica, quando nonno Pietro la intonava con la fisarmonica…
Sapori, oggetti e sensazioni vengono riavvolti sul nastro della memoria della piccola, inciso con il tempo più prezioso, quello trascorso insieme a tutta la famiglia.
Quando la bambina si rende conto che la nonna non può davvero ricordare, le porge la mano con delicatezza e inizia a cantare lei stessa quella canzone che prima ha imparato e poi sentito risuonare anche nella natura e nel suo cuore. Cantando, la piccola non solo esprime gratitudine alla nonna, ma le restituisce anche l’affetto che da lei ha avuto in dono, a riprova di come risulti naturale rendere amore quando lo si è ricevuto.
A sfogliare e risfogliare Una canzone, albo illustrato da Ilaria Braiotta con testi di Elisa Vincenzi, gli spunti di riflessione si moltiplicano.
Vincenzi, educatrice specializzata in musicoterapia e propedeutica musicale, traccia un percorso emotivo affidandosi a parole ed esperienze della quotidianità, dunque comprensibili anche per i più piccoli.
Il dialogo iniziale si trasforma ben presto in un monologo della bambina, una sorta di melodia vocale, dal ritmo prima incalzante – che ben esprime quanto lei desideri che la nonna ricordi – e poi rilassato – a partire dal momento in cui si rende evidentemente conto di quel che sta accadendo.
Se il percorso emotivo tracciato da Vincenzi trova appiglio nella quotidianità, Braiotta ne propone uno visivo che si manifesta in illustrazioni evocative dalle tinte pastello. Queste riescono a creare un’atmosfera ovattata, in cui ben si afferra il legame affettivo tra nonna e nipote. Legame reso anche graficamente, grazie al ricorrere degli stessi elementi e cromatismi in forme via via diversificate. Ed è così che, per esempio, le strade che s’incrociano nella prima tavola – associabili, come gli steli dei fiori delle pagine successive, ai fili della memoria – diventano le trame della tovaglia rappresentata nella seconda; e che tra le tinte pastello risalta sistematicamente il rosso, colore dell’energia vitale e del legame di sangue, di cui oltretutto sono vestite sia la nonna sia la bambina. Scelte stilistiche che contribuiscono a creare un vero e proprio incanto, grazie al quale ci scordiamo di ammirare illustrazioni realizzate da una persona adulta e ci ritroviamo in un mondo osservato attraverso la lente delle emozioni della piccola protagonista.
Una canzone ci ricorda come nulla – neppure una tremenda malattia che ottenebra la mente e spezza i fili della memoria – possa allentare i più profondi legami affettivi, che hanno la potenzialità di continuare a rinsaldarsi in ogni attimo del presente. E la lezione, ancora una volta, ci viene impartita dai più piccoli; per l’esattezza, da una bambina perspicace che fa della delicatezza il suo comunicare.
Il libro in una citazione
«– Nonna, mi canti una canzone?
– Volentieri. Quale?»
16 giugno 2022
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