Anniversario della Liberazione d’Italia
«Combattere fu una scelta di vita: o la ribellione o rimanere schiacciati.»
Mario Bisi “Franco” in Io sono l’ultimo. Lettere di partigiani italiani
Romanzi, saggi, testimonianze, satira, poesia nonché libri per bambini e ragazzi letti e proposti da Sabrina Colombo, Enzo Palladini, Stefano Palladini, Marta Peroni, Sonia Vaccaro
ROMANZI
- IL PARTIGIANO JOHNNY
di Beppe Fenoglio (Einaudi, 2022) – Pagine: 576 – Introduzione: Gabriele Pedullà – Contributi di Dante Isella
Un romanzo con forti tinte autobiografiche che Beppe Fenoglio non riuscì a terminare in vita e venne pubblicato postumo, con una ricostruzione curata dalla casa editrice Einaudi. È un sequel del precedente romanzo Primavera di bellezza, storia di un sottoufficiale dell’esercito italiano che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si ritrova sbandato in giro per il Paese e decide di tornare nelle Langhe per partecipare alle azioni di guerriglia. Il Partigiano Johnny è da sempre un vero e proprio caso editoriale, perché è uscito in due versioni molto diverse tra loro. Lo stesso titolo è stato scelto dai curatori e non dall’autore, che l’ha lasciato incompiuto. Resta comunque l’immenso valore documentale dell’opera, perché è sicuro che Fenoglio abbia vissuto in prima persona praticamente tutti gli episodi raccontati. Credendoci fino in fondo.
Consigliato da Enzo Palladini
- IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO
di Italo Calvino (Mondadori, 2016) – Pagine: LXIV-152 – Postfazione: Cesare Pavese
Pin è un bambino del carrugio. Orfano smaliziato, sboccato, innocente e cencioso, non può contare nemmeno sull’affetto della sorella, dedita com’è a svolgere il mestiere più antico del mondo. E si sentirà solo anche quando sarà accolto da un gruppo di partigiani di montagna. Però Pin conosce un posto segreto, dove i ragni fanno i nidi, che rivelerà a chi sentirà davvero amico. Primo romanzo di Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno è la reazione di uno dei massimi scrittori del Novecento a un momento singolare della storia del suo Paese, che lo vide coinvolto come partigiano. Rifiutato al Premio Mondadori nel 1947, è stato definito dall’autore stesso un esempio di letteratura impegnata, una sfida sia ai detrattori della Resistenza sia ai sostenitori di una sua visione edulcorata. Una storia dal tono fiabesco, che rivela i primi segni dello stile che renderà Calvino inimitabile. Questa edizione propone la versione del 1964, corredata anche della nota prefazione, in cui Calvino rilegge il suo romanzo con lo sguardo dello scrittore maturo.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- LA CASA IN COLLINA
di Cesare Pavese (Einaudi, 2020 ) – Pagine: X-212 – Introduzione: Donatella Di Pietrantonio – Con una nota di Laura Nay e Giuseppe Zaccaria.
È il più autobiografico dei romanzi di Cesare Pavese. Il protagonista, Corrado, è un insegnante di Torino rifugiatosi sulle colline per scampare alle bombe e sottrarsi ai rastrellamenti, sempre più intensi dopo il settembre 1943 e fino all’arrivo degli americani. Corrado si inventa una nuova normalità, si adatta e intreccia rapporti sia con la comunità fuggita dalla città che con gli abitanti della campagna; è maturo, disilluso dalla vita, dall’idea stessa che possa esserci una guerra giusta eppure profondamente prostrato dal senso di colpa per non avere imbracciato le armi in difesa della libertà. Le sue contraddizioni, le riflessioni sull’insensatezza della violenza e sulla cecità dell’uomo moderno, incapace di imparare dagli errori commessi nel passato, sono profondamente attuali, quasi profetiche se lette con la lente di ingrandimento della contemporaneità. Dolente e filosofico.
Consigliato da Sabrina Colombo
- L’AGNESE VA A MORIRE
di Renata Viganò (Einaudi, 2014) – Pagine: 256 – Introduzione: Sebastiano Vassalli
Un romanzo prezioso sulla Resistenza. Renata Viganò, insieme al marito, fu un membro attivo dei partigiani: partecipò alla lotta come staffetta, infermiera e collaborando alla stampa clandestina. La sua esperienza rivive in queste pagine, attraverso le quali ci aiuta a comprendere quali fossero le condizioni di vita, le paure e il coraggio di quei tanti uomini e donne che lottarono per liberare l’Italia dalla dittatura nazifascista. Un libro toccante, forte, vero e intenso, con una protagonista unica, che resta impressa nel cuore: Agnese, una lavandaia ormai anziana, che una volta perso tutto decide di aiutare quei giovani ragazzi che in lei vedranno quasi una sorta di madre. Una donna umile, che non ha studiato, ma pronta anche a rischiare la vita per adempiere ai suoi compiti. Un romanzo scritto con uno stile semplice, il cui messaggio può arrivare in modo chiaro a tutti.
Consigliato da Marta Peroni
- LA RAGAZZA DI BUBE
di Carlo Cassola (Mondadori, 2016) – Pagine: XXI-219
È una rilettura della Resistenza che ha provocato un grande dibattito tra i reduci di quel periodo. Mara Castellucci, sedicenne, conosce Arturo Cappellini detto Bube, ex partigiano, compagno di combattimenti del fratellastro Sante, morto durante i combattimenti. Bube viene accusato di un omicidio, scappa con Mara a Volterra, ma durante il viaggio picchia un prete collaborazionista e, quando arriva nella casa dei famigliari, ritiene più opportuno scappare in Francia. Dopo un anno, Bube è costretto a rimpatriare, viene arrestato e condannato. Mara va a trovarlo in carcere, abbastanza rassegnata all’attesa del rilascio. Il romanzo venne molto criticato dagli intellettuali marxisti, che l’avevano interpretato come critica ai valori della Resistenza, interpretazione un po’ affrettata e smentita in seguito. In realtà, il valore dell’opera sta soprattutto nella lettura psicologica del personaggio di Mara. Pubblicato in prima edizione nel 1960 e seguito nel 1963 da una celebre versione cinematografica interpretata da Claudia Cardinale, valse a Cassola il Premio Strega e gli consentì di raggiungere anche il successo internazionale.
Consigliato da Enzo Palladini
- LA STORIA
di Elsa Morante (Einaudi, 2014) – Pagine: XXXII-672 – Introduzione: Cesare Garboli
Un romanzo denso, intenso e commovente. La narrazione si dipana dal 1941 al 1947, non limitandosi a raccontare solo l’Italia durante la Seconda guerra mondiale, ma anche le immediate conseguenze della Liberazione. Lo sguardo di Elsa Morante va verso i piccoli del mondo, i bambini, i sognatori, i ragazzi, le giovani madri: tante storie diverse che s’intrecciano alla grande Storia, uno scandalo che dura da diecimila anni. Dà voce agli umili, agli sconfitti, alle vittime della violenza, e li riscatta, perché mette in luce la loro ricchezza umana.
È un romanzo corale e ricco di temi – come la deportazione degli ebrei di Roma, la propaganda fascista, i bombardamenti sulla capitale, la ritirata di Russia – ma si concentra anche sulla Resistenza partigiana, soprattutto sui giovani ragazzi pronti a dare la vita pur di liberare la propria terra dal regime nazifascista.
Consigliato da Marta Peroni
- SALVARSI A VANVERA
di Paolo Colagrande (Einaudi, 2022) – Pagine: 376
In una cittadina della bassa provincia padana un gruppo di ebrei si salva grazie alla fantasiosa eloquenza di Mozenic Aràd – al secolo Aride Mestolari – commerciante di generi alimentari, che si inventa non solo un nuovo nome ma anche un geniale espediente di sopravvivenza collettiva alle campagne di rastrellamento. Nel frattempo, la guerra civile irrompe in tutta la sua brutalità e violenza, la realtà delle deportazioni si fa sempre più prossima e un manipolo di resistenti, nascosto sulle colline, si beffa a più riprese della stupidità e cialtroneria di repubblichini ed ex alleati, facendo leva sulla leggenda di un misterioso mostro sputafuoco. Colagrande racconta la guerra partigiana – con un linguaggio iperbolico e immaginifico, originale e spiazzante – vincendo la scommessa di ammantare di poesia e bellezza alcuni dei momenti più tragici della storia d’Italia. Ironico e funanbolico.
Consigliato da Sabrina Colombo
- UNA QUESTIONE PRIVATA
di Beppe Fenoglio (Einaudi, 2022) – Pagine: XX-186 – Introduzione: Nicola Lagioia – Contributi di Gabriele Pedullà
Romanzo breve, intenso e poetico. Beppe Fenoglio si allontana dalla memorialistica e racconta la storia dello studente Milton, che imbraccia le armi e combatte l’ultimo scampolo di lotta partigiana. Ma l’anelito di libertà è forte tanto quanto il sentimento per Fulvia, giovane di buona famiglia sfollata sulle colline di Alba. Quando Milton scopre la relazione fra Fulvia e Giorgio, commilitone badogliano, le sue sicurezze vacillano e vuole un confronto con l’amico. Giorgio viene catturato dai fascisti e Milton cerca di liberarlo architettando uno scambio fra prigionieri. E qui la vicenda minima si intreccia magistralmente con la Storia. Il finale – carico di significati simbolici – trasfigura il destino del singolo nel destino di un popolo, o forse dell’umanità intera di fronte alla brutalità della guerra ed è fra i più riusciti della letteratura italiana del Novecento. Passionale e metaforico.
Consigliato da Sabrina Colombo
- UOMINI E NO
di Elio Vittorini (Mondadori, 2016) – Pagine: XVI-206
Praticamente un instant book, uscito poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Il romanzo è ambientato a Milano durante il rigidissimo inverno tra il 1944 e il 1945, in una città occupata dai tedeschi e sottoposta a ogni tipo di angherie, bombardamenti, saccheggi. Il protagonista, un giovane partigiano che si fa chiamare Enne 2, non si limita a combattere per la liberazione dell’Italia dalla morsa nazifascista, ma si ferma spessissimo a riflettere sul senso della vita e così pure sull’amore, anche perché nel frattempo si rende conto che il vero amore della sua vita è impossibile da realizzare. Proprio i due piani della narrazione portano a due differenti stili di scrittura, uno più descrittivo e uno più riflessivo. Il titolo è fortemente schierato, come è normale che sia: gli “uomini” sono i partigiani, i “non uomini” sono i fascisti. In realtà non è una semplice celebrazione della Resistenza, è un grande punto interrogativo sul significato di averla vissuta.
Consigliato da Enzo Palladini
SAGGI
- ANCHE I PARTIGIANI PERÒ…
di Chiara Colombini (Editori Laterza, 2021) – Pagine: 178
Se è vero che l’obiettivo principale di questo saggio di Chiara Colombini, storica della Resistenza armata, è decostruire i luoghi comuni antipartigiani più diffusi – erano tutti “rossi”, rubagalline e assassini solo per citarne alcuni – non si può negare che ne raggiunga brillantemente anche altri. In pieno spirito “Fact Checking: la Storia alla prova dei fatti”, serie Laterza curata da Carlo Greppi, Anche i partigiani però… recupera la complessità di quanto accadde tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945 e, percorrendo la via della sistematizzazione, lo rende comprensibile al lettore desideroso di cogliere l’opportunità di un’illuminante lezione di storia. Dei luoghi comuni Colombini spiega l’origine, individua le cause della diffusione e fornisce una ferma smentita sulla scorta dei contributi della più recente storiografia. A essere semplificato non è di certo l’accaduto bensì il lavoro del lettore che, dopo aver ottenuto un quadro completo, è indotto ad approfondire il periodo storico. E molto probabilmente vorrà farlo proprio con il prossimo libro di Chiara Colombini.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- BELLA CIAO
a cura di Marcello Flores (Garzanti, 2020) – Pagine: 90
L’abbiamo cantata tutti (o quasi) quando, in pieno lockdown, alle 18 ci davamo appuntamento sui balconi. L’abbiamo ascoltata tutti (o quasi) guardando la serie tv La casa di carta o almeno un video delle numerose versioni presenti su YouTube, che sono arrivate a contare milioni di visualizzazioni. Basterebbe questo per definire Bella ciao un simbolo universale, legato non solo alla lotta contro il nazifascismo ma anche alla promozione dei più alti ideali di giustizia e libertà. Sicuramente ciò è bastato per indurre Garzanti a invitare Marcello Flores, storico del Novecento, a ricostruire la storia appassionante e contraddittoria di questo famosissimo canto partigiano. Nella sua approfondita ricerca Flores ne ricostruisce le origini controverse, ne racconta la diffusione e ne spiega le cause del successo che ha avuto dagli anni Sessanta in poi. Non da ultimo, smentisce la clamorosa fake news storica secondo cui Bella ciao non veniva eseguita durante la Resistenza. Per appassionati di canti popolari e di storia contemporanea.
Consigliato da Stefano Palladini
- PARTIGIANE. TUTTE LE DONNE DELLA RESISTENZA
di Marina Addis Saba (Ugo Mursia Editore, 2007) – Pagine: 203 – Prefazione: Angelo Del Boca
Quando si pensa alla Resistenza e ai partigiani ci si concentra, il più delle volte, solo sulle azioni di uomini armati. Eppure, anche le donne hanno svolto un ruolo importante nella lotta contro il nazifascismo. In questo saggio, Marina Addis Saba, attraverso una rigorosa indagine storica fondata su documenti, memorie scritte e testimonianze orali – fonti soprattutto femminili di solito ignorate – dà voce proprio a loro: madri, figlie, mogli, compagne, che hanno contribuito in numerosi modi alla Resistenza. Dalle staffette ai gruppi di difesa della donna, dall’organizzazione e diffusione della stampa clandestina all’uso delle armi: questi sono solo degli esempi del ruolo attivo che molte donne hanno avuto contro il regime. E tra queste pagine, oltre alle testimonianze, troviamo numerosi nomi e cognomi, per non dimenticare mai chi ha lottato per la Liberazione del nostro Paese.
Consigliato da Marta Peroni
TESTIMONIANZE
- IO SONO L’ULTIMO. LETTERE DI PARTIGIANI ITALIANI
a cura di Stefano Faure, Andrea Liparoto, Giacomo Papi (Einaudi, 2012) – Pagine: 331
Questa raccolta di lettere dà voce a chi ha vissuto la Resistenza in prima persona senza la pretesa di risultare storiograficamente inoppugnabile. Ovviamente Io sono l’ultimo non è un titolo casuale: sono le parole che – secondo il partigiano fiorentino Marcello Masini «Catullo» – ricordano agli studenti come l’occasione di ascoltarlo possa essere irripetibile. Ebbene, questa è la stessa sensazione che si prova leggendo le 128 testimonianze di partigiani, staffette, deportati e sfollati che hanno lottato per la Liberazione. Per gran parte adolescenti o poco più, divennero – come scrive Giacomo Papi nell’introduzione – vettori di rivendicazione democratica e, dopo molti anni, si chiedono talvolta se ne sia valsa la pena. Ora la risposta sarebbe forse ancora più amara, vista l’eco dei più attuali avvenimenti che risuona nella nostra mente leggendo delle atrocità della guerra di allora. Eppure tra queste pagine c’è tanto coraggio e tanta solidarietà, intrecciate a una buona dose di lieta fatalità. Un racconto corale, che sa creare un legame tra i giovani di allora e quelli di oggi e testimonia come i singoli vengano sì travolti dalla Storia ma anche come, percependosi organismo collettivo, possano contribuire a cambiarla.
Consigliato da Sonia Vaccaro
SATIRA
- È QUESTO IL FIORE
di Mauro Biani (People, 2020) – Pagine: 112
Come stelo del suo amato papavero rosso, in copertina Mauro Biani disegna un filo spinato che punge al punto giusto per indurre a quella riflessione che solo la buona satira sa sollecitare. Con È questo il fiore, il pluripremiato vignettista riesce nell’intento di alimentare una memoria attiva, che – come spiega il presidente Anpi Gianfranco Pagliarulo nella prefazione – spinge a farsi partigiani per combattere l’indifferenza. Le oltre settanta vignette – selezionate dall’autore tra quelle realizzate negli ultimi anni per il manifesto, la Repubblica e L’Espresso e integrate con dieci inediti – sono organizzate per temi: dal ritorno dell’antisemitismo al fascismo di oggi, passando per il 25 Aprile e la Resistenza, i rapporti tra politica e fascismo e l’internazionale sovranista. Incantevoli per tratto e scelte cromatiche e penetranti per laconicità ed espressività, i disegni di Biani si lasciano ammirare come piccole grandi opere d’arte e si fanno leggere come un graphic novel che regala continue sorprese.
Consigliato da Stefano Palladini
LIBRI PER BAMBINI E RAGAZZI
- ’45
di Maurizio A.C. Quarello (Orecchio acerbo, 2020) – Pagine: 100 – Età di lettura: da 11 anni
A volte non occorrono parole, bastano solo immagini potenti per riuscire a trasmettere messaggi, emozioni e storie. Come nel caso di questo graphic novel di Maurizio Quarello, in cui la narrazione è lasciata solo al potere evocativo dei disegni. È una storia famigliare, ambientata nel Nord Italia, in Piemonte, che mette in luce alcuni aspetti della vita durante il regime nazifascista e la Resistenza. L’autore riesce a mostrare in maniera efficace e originale gli scontri e le lotte partigiane, la paura e la tristezza di una donna sola che teme per le vite del marito e del figlio, ma anche il sorriso di gioia per la Liberazione. È una storia ricca di umanità, che fa affiorare una profonda riflessione su quello che si è e quello che l’orrore della guerra costringe a diventare. Un racconto di sguardi, oggetti, gesti che riesce a trasmettere moltissime emozioni. Premio Andersen 2018 Miglior libro illustrato.
Consigliato da Marta Peroni
- BERNARDO E L’ANGELO NERO
di Fabrizio Silei (Salani, 2019) – Pagine: 186 – Età di lettura: da 12 anni
Nel 1944 Bernardo è un balilla, se non altro perché suo padre è il podestà di un piccolo paese del Chianti. È quindi figlio del capo di tutti i fascisti, che non esita ad armarlo con una pistola a tamburo da usare contro i partigiani. La prima volta che il ragazzino punterà quella pistola lo farà però contro un pilota afroamericano, rimasto impigliato con il paracadute nei rami di un cipresso. Bernardo, desideroso di riabilitarsi agli occhi del padre – che non lo ritiene abbastanza “ariano” per la fragilità fisica e lo scarso coraggio – lo farà prigioniero con l’intenzione di consegnarglielo dopo averlo curato. Ma accadrà l’imprevedibile e, in quella che sarà l’ultima estate della sua infanzia, Bernardo scoprirà chi è veramente. Fabrizio Silei, già vincitore del Premio Andersen come miglior scrittore, ci narra la brutalità del fascismo con lo sguardo disincantato di un dodicenne che, dopo esserne stato travolto, lo abiura consacrandosi al valore della vita. Godibile per la trama e lo stile, questo romanzo mina anche razzismo, bullismo e pedofilia riuscendo a mostrarli per quelli che sono. Amerete Zecca, simpatico cagnolone che non si rivelerà poi così inutile come molti credono che sia…
Consigliato da Sonia Vaccaro
- FULMINE, UN CANE CORAGGIOSO. LA RESISTENZA RACCONTATA AI BAMBINI
di Anna Sarfatti e Michele Sarfatti. Illustrazioni: Giulia Orecchia (Mondadori, 2011) – Pagine: 63 – Età di lettura: da 7 anni
Fulmine ha tanti anni addosso, ma ai tempi della Resistenza era un giovane cane bastardo molto coraggioso. Decise infatti di andare alla ricerca del suo grande amico Nico e si ritrovò così direttamente coinvolto nella guerra partigiana. Con una lunga filastrocca, ora racconta le sue avventure – storicamente realistiche – ai bambini. Scritto a quattro mani da Anna Sarfatti, che ha composto in versi il racconto di Fulmine, e da suo fratello Michele, storico contemporaneo che ha accostato alla narrazione stralci di documenti originali (testimonianze, fotografie, lettere) e ha curato la scheda di approfondimento conclusiva, questo libro è impreziosito dalle illustrazioni di Giulia Orecchia. Conquistati dalla simpatia di Fulmine, i bambini vengono efficacemente introdotti al periodo storico, invitati ad approfondirlo grazie agli apparati e ad alimentare la memoria con la ricerca di un’ulteriore testimonianza da annotare nelle ultime pagine. Con Fulmine c’è tanto da divertirsi e tanto da imparare.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- I RACCONTI DELLA RESISTENZA. TRE GRANDI STORIE PER DIFENDERE LA NOSTRA LIBERTÀ
di Roberto Denti, Lia Levi, Annalisa Strada, Gianluigi Spini (Piemme, 2020) – Pagine: 432 – Età di lettura: da 10 anni
Si può raccontare la Resistenza ai più piccoli? Sì, si può e si deve. E per farlo possono essere d’aiuto anche dei racconti, che hanno come protagonisti proprio ragazzi e ragazze alle prese con un Paese in guerra. Attraverso queste storie si può comprendere quale fosse la vita all’epoca, fatta di coprifuoco e fame, di bombardamenti, di spie e partigiani. Dalla Milano di Ancora un giorno, a Sant’Anna di Stazzema ne Il rogo di Stazzema, passando per Ferrara e Roma – città presenti in Io ci sarò – conosciamo le avventure di giovani protagonisti e protagoniste che si ritrovano a essere anche coinvolti, per caso o per scelta, in azioni partigiane. Storie di coraggio, di solidarietà e grande umanità. Racconti che commuovono e fanno riflettere, e sono un valido spunto letterario per diffondere il tema della Resistenza e della lotta per la libertà anche ai più piccoli.
Consigliato da Marta Peroni
- LIBERTÀ
di Paul Éluard (Gallucci, 2020) – Traduttore: Franco Fortini – Concept e realizzazione: Anouck Boisrobert, Louis Rigaud – Pagine: 10+10 – Età di lettura: da 8 anni
Quando le parole prendono vita, trasformandosi in immagini concrete. Non potrebbe donare esperienza di lettura migliore Libertà, l’albo realizzato da Anouck Boisrobert e Louis Rigaud prendendo le mosse dall’omonimo componimento del poeta Paul Éluard, che partecipò attivamente alla Resistenza in Francia. Allo stesso tempo poesia d’amore e inno alla libertà, questi versi furono pubblicati clandestinamente nel 1942 e paracadutati dagli aerei britannici della Royal Air Force tra le fila dei partigiani per dare loro supporto morale. Basandosi sulla traduzione del poeta Franco Fortini, nel 2013 Gallucci ha pubblicato la poesia in un albo a fisarmonica con giochi di ritaglio che, pagina dopo pagina, svelano gli elementi di un paesaggio in cui ne risuona l’eco. Premiato con l’Andersen 2014 come Miglior libro fatto ad arte, quest’albo tanto raffinato sa far risuonare versi dall’immutato valore civile fino ai nostri giorni, in cui per la libertà si combattono ancora guerre.
Consigliato da Sonia Vaccaro
- QUI RADIO LONDRA. L’AQUILA VOLA
di Vanna Cercenà. Illustrazioni: Emanuela Orciari (Fatatrac, 2008) – Pagine: 95 – Età di lettura: da 9 anni
Estate 1943. Pochi giorni prima delle vacanze, la piccola Laura e sua mamma Miriam fuggono a casa di nonno Valentino, in una minuscola frazione del Bellunese presumibilmente indenne dal rischio di diventare teatro di guerra. Eppure non sarà così. Nell’attesa di veder ritornare papà Pietro dal fronte, Laura e altri bambini – rifugiatisi con le loro madri nella proprietà del nonno o già residenti a San Rocco – vedono entrare la guerra nella loro quotidianità. Giochi d’infanzia si snodano accanto alle tragiche vicende belliche, che risuonano in casa con la voce metallica dell’emittente clandestina Radio Londra, proveniente da un apparecchio nascosto nell’armadio. Vicende che gli adulti non sanno spiegare e che i bambini vivono nelle loro avventure quotidiane senza percepire il confine tra fiaba e realtà. Vanna Cercenà, insignita nel 2015 del Premio Andersen Miglior scrittore, ha creato questa storia per bambini più di dieci anni fa, ma ancora oggi è una buona lettura anche per gli adulti, cui ricorda quanto la gioia di vivere dei più piccoli possa aiutare nelle situazioni più ardue.
Consigliato da Sonia Vaccaro
25 Aprile 2022 – 77° Anniversario della Liberazione d’Italia
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