Le parole nei libri
MONTAROZZO
«Ma qui c’erano troppe buche e piccoli montarozzi scoscesi, là troppe pietre (mescolate a cocci e immondizia), più avanti il terreno era senza erba, tutto polveroso terriccio […].»
Dall’Appunto 55, “Il pratone della Casilina” in Petrolio di Pier Paolo Pasolini. Nuova edizione a cura di Maria Careri e Walter Siti. Garzanti, 2022. Pag. 248
La mia parola è montarozzo, in romanesco. Significativa dell’eros più profondo dell’autore, del “religioso” attaccamento a un mondo in via di disfacimento, fagocitato dall’avanzare della modernità, e descrittiva, in fondo, anche del luogo del suo “martirio”, personalmente mi ricorda tutt’altro: i giochi dell’infanzia, i prati percorsi nelle lunghe passeggiate con mio padre e che ora non esistono più, o che senza lui non mi attraggono più, oppure non sono più accessibili, recintati, travisati, nascosti.
Emanuele D.
montaròzzo
s. m. [der. di monte], roman.
Monticello, rilievo di modesta elevazione; cumulo, ammasso (di terra, sassi, detriti o altro).
Treccani.it – Vocabolario on line
13 aprile 2022
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