«Chi accumula libri accumula desideri;
e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni.»
Ugo Ojetti

Oggi Let’s Book compie tre anni e, con tutto quello che è successo, sembra veramente passato un secolo da quando ha fatto capolino online. Col tempo ci siamo un po’ “trasformati”, assecondando le sollecitazioni della community e la costante volontà di migliorarci, ma lo spirito che ci anima è quello delle origini: diffondere la passione per la lettura con la voce di chi i libri li legge sul serio, senza alcuna pretesa di critica letteraria, e con lo sguardo il più possibile scevro da condizionamenti.
L’anno della consapevolezza
Per noi quello appena trascorso è stato l’anno della consapevolezza. Avrete notato che sul nostro sito web abbiamo deciso di concludere l’esperienza della Social Library e di dare sempre più spazio alle recensioni di lettori che si firmano con nome e cognome e mostrano il loro volto. Lo abbiamo fatto per una questione di trasparenza e onestà intellettuale e perché – per l’appunto – ben consapevoli dell’importanza di guadagnarci giorno per giorno la fiducia di chi ci segue.
Questa è anche una prova del fatto che crediamo sempre di più nella nostra missione di diffondere la passione per la lettura, la cui necessità è ancora una volta dimostrata dall’ultima indagine che l’Associazione italiana editori ha realizzato in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura. La ricerca “Leggere in pandemia #1” ha infatti registrato un brusco calo dei lettori di età compresa tra i 15 e i 75 anni, che sono diminuiti dal 65% del 2019 al 56% del 2021. Se i cosiddetti “lettori forti” leggono di più – con una media di circa 17 libri all’anno, tre in più del 2020 – quelli definiti “deboli” leggono ancora meno: il risultato è un mercato sempre più concentrato poiché il 59% delle copie vendute sono acquistate dal 23% dei lettori, per l’esattezza da coloro che leggono più di 7 libri l’anno.
La non lettura è sempre più connotata come una condizione correlata a livello geografico – il divario tra Nord (59%) e Sud (35%) raggiunge i 24 punti percentuali – ma anche culturale (basso titolo di studio, basso livello tecnologico…) e socio-economico (basso reddito…). Non è quindi un caso se sul nostro sito web potete leggere non solo recensioni di libri appena pubblicati ma anche di titoli usciti meno recentemente, che di solito sono più facilmente reperibili in biblioteca e dunque accessibili anche a chi non può permettersi di acquistarli.
In dialogo con la community
Una costante cui non vogliamo rinunciare è il dialogo con la community, che abbiamo instaurato attraverso i nostri canali social, dove condividiamo i contenuti che trovate su questo sito e non solo. Su twitter invitiamo a usare gli hashtag #letsbooktogether (per consigliarci reciprocamente bei libri da leggere), #lacitazione (per condividere la frase memorabile tratta dall’ultima lettura) e #domenicaincipit (per iniziare a leggere insieme nuove storie); nel nostro gruppo facebook accogliamo commenti alle letture e diamo spazio agli autori emergenti desiderosi di presentare il loro libro con un post dal titolo “La voce dello scrittore”; nelle storie di instagram raccontiamo la nostra vita da lettori cercando di coinvolgere chi ci segue negli eventi cui partecipiamo; su telegram proponiamo approfondimenti e risorse che riteniamo interessanti. Ma non è tutto. Festeggiare questi tre anni per noi significa sì fare bilanci ma anche guardare avanti e proporre nuove iniziative. Oggi ve ne presentiamo una che ha a che fare con le parole.
Le parole nei libri
Di questi tempi in cui si parla sempre più spesso di lingua e linguaggio, desideriamo proporvi di riflettere sulle parole – per voi nuove o significative – in cui vi imbattete mentre leggete un libro. Dunque vi invitiamo a inviarci una mail a leparoleneilibri[at]letsbook.org scrivendoci la frase in cui avete trovato la parola che vi ha colpito di più durante la vostra ultima lettura e motivando perché avete scelto proprio quella (non la conoscevate? La ritenete molto significativa per quel libro? Vi ha suscitato particolari emozioni o ricordi?). Vi chiediamo cortesemente di segnalarci nella medesima mail titolo, autore o autrice, editore, eventuale traduttore o traduttrice e numero di pagina del libro. Pubblicheremo i vostri contributi in una sezione dedicata del nostro sito, precisando ovviamente chi ci ha scritto.
Il nostro obiettivo è creare una sorta di dizionario collaborativo dei lettori della nostra community, che può diventare per ognuno di noi occasione di ampliamento del proprio lessico e, dunque, di riflessione su una porzione di realtà in cui ci imbattiamo leggendo i nostri amati libri.
Una pila di desideri
A questo punto possiamo chiederci: se è vero che chi accumula libri accumula desideri, cosa fa chi li legge dalla prima all’ultima riga? Secondo noi compie il primo passo per trasformare in realtà i desideri, da sempre cause scatenanti delle azioni. E se è vero che molto spesso, di questi tempi difficili, i desideri di chi legge coincidono con la ricerca di una forma di evasione dalla realtà, è anche vero che proprio la lettura può creare l’opportunità di comprendere meglio ciò che ci accade attorno.
All’anno prossimo. Con l’instancabile curiosità di scoprire quel che saremo nella realtà che ci circonda.
6 aprile 2022
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