di Marta Peroni
La tua casa pagherà
Autrice: Steph Cha
Editore: 21lettere
Traduttore: Andrea Russo
Anno edizione: 2020
Genere: Gialli & Noir
Pagine: 310
Consigliato a chi ha voglia di riflettere su un tema ancora tristemente attuale: la discriminazione razziale.
Il 16 marzo 1991 la quindicenne afroamericana Latasha Harlins entrò nell’Empire Liquor Market and Deli nel South Central, uno dei quartieri più poveri di Los Angeles, per comprare una bottiglia di succo d’arancia, ma da lì non uscì viva. Al momento del pagamento, infatti, la proprietaria del negozio, la coreana Soon Ja Du, l’accusò ingiustamente di furto e cercò di afferrarla per trattenerla. Latasha reagì con violenza, colpendola più volte, fino a liberarsi. Si voltò per andarsene, ma fu raggiunta da un colpo di pistola alla nuca, che la uccise al momento. L’adolescente morì con due dollari nella mano sinistra, i soldi necessari per pagare quanto aveva preso.
Soon Ja Du fu accusata di omicidio colposo, ma non finì mai in carcere. Questa vicenda, insieme al pestaggio violento e immotivato della polizia nei confronti di Rodney King – anche lui afroamericano – furono i motivi scatenanti delle rivolte che misero a ferro e fuoco diversi quartieri di Los Angeles.
Ispirandosi a questo tragico evento e rimanendo fedele ai fatti storici realmente accaduti, Steph Cha nel suo romanzo La tua casa pagherà tesse un thriller che va a indagare a fondo nell’intimità e nella psicologia dei personaggi, soprattutto di due famiglie contrapposte – una afroamericana e l’altra coreana – scosse da sensi di colpa, desideri di vendetta, segreti e ricordi mai assopiti.
La narrazione si dipana su due piani temporali, il 1991 e il 2019, dunque tra passato e presente, alternando il punto di vista di due personaggi e delle rispettive famiglie.
Shawn Matthews cerca di vivere una vita tranquilla a Palmdale nell’Antelope Valley, dopo trascorsi turbolenti, fatti di gang, violenza e carcere. Ora, a quarantuno anni, si occupa della famiglia del cugino Ray – che sta per uscire di galera dopo un decennio – e della propria. L’amore per Jazz, la sua fidanzata, e la dolce innocenza della figlia Monique lo hanno spinto lontano da quel mondo criminale di cui faceva parte sin da ragazzo. Shawn ha una famiglia e un lavoro decente, ma ci sono ricordi dolorosi che non sembrano ancora dargli pace. Per lui l’assurda morte della sorella Ava – una ragazza normale che era tutto il suo mondo – avvenuta molto tempo prima, rappresenta una ferita aperta, che non smette di sanguinare. Ava, infatti, è stata uccisa da una donna coreana, proprietaria di un minimarket, dove erano andati ad acquistare del latte. Un colpo alla nuca dopo una semplice incomprensione causata da futili pregiudizi sociali; un atto terribile del passato che pesa ancora sul presente.
Grace Park è una giovane coreana che lavora nella farmacia di famiglia, nella San Fernando Valley, e vive con i suoi genitori. Grace ha sempre vissuto in una sorta di bolla, lontana dalla violenza e dal profondo senso di ingiustizia che corre tra le strade di alcuni quartieri della contea di Los Angeles. Argomenti di cui i suoi genitori non vogliono mai parlare né vedere immagini, e lei semplicemente li asseconda e si prende cura di loro, protetti anche da una solida comunità. L’unica a turbarla è sua sorella Miriam che, qualche anno prima, ha deciso di andarsene di casa dopo un conflitto con la loro madre Yvonne. Grace non ha mai compreso il motivo di tale astio e del litigio. Quando qualcuno spara a Yvonne, la vita di Grace non può che subire un brusco cambiamento. Verità affiorano dalle tenebre di un passato che si ripete.
La storie della famiglia di Shawn e di Grace sono molto diverse, ma le loro strade finiranno per intrecciarsi. Narrandocele, Steph Cha induce noi lettori a riflettere sugli effetti delle azioni umane e sul tema del razzismo, che ha degli echi molto forti anche oggi. Il fuoco che aveva sconvolto la Los Angeles degli anni Novanta, mai veramente spento, sembra infatti riaccendersi con forza.
Al di là dell’intensità della storia e della curiosità di risolvere il thriller descritto da Steph Cha – chi ha ucciso Yvonne e perché? – risulta interessante la descrizione psicologica dei vari personaggi. L’autrice non esprime mai un giudizio, né ci spinge a parteggiare per l’una o l’altra famiglia. Ogni individuo viene descritto con le sue luci e le sue ombre: non esistono né vincitori né perdenti. Ci sono uomini e donne vittime delle proprie emozioni, dei pregiudizi, della violenza, di leggi e società ingiuste, che si ritrovano a commettere azioni sbagliate anche, purtroppo, andando molto oltre.
Siamo abituati a una visione forse eccessivamente patinata della città di Los Angeles, luogo dei grandi sogni, del successo e delle star, delle incantevoli spiagge e della bella vita. Steph Cha ce ne mostra un’altra faccia: un volto degradato e violento, che ritrae minoranze etniche costrette a lottare ogni giorno per una giustizia che sembra essere riservata solo ai bianchi o ai più ricchi.
La tua casa pagherà è però soprattutto un romanzo che ci invita a riflettere sulla questione razziale negli Stati Uniti. Diversi sono infatti i riferimenti al movimento del Black Lives Matter e ai disordini creati dalla brutalità della polizia, che spesso arriva a uccidere persone innocenti solo sulla base del colore della pelle, senza poi pagarne le conseguenze, alimentando un profondo senso di ingiustizia e indignazione.
Molto interessante è anche il tema dell’influenza della famiglia nelle nostre vite, di quanto ereditiamo nel bene e nel male, di come le azioni dei genitori possano ripercuotersi sui figli.
La tua casa pagherà è una storia che parla non solo di sensi di colpa ma anche di un profondo desiderio di rivalsa contro leggi ingiuste. Sono pagine intrise di rabbia, ma allo stesso tempo orientate alla ricerca di un perdono, di una sorta di redenzione.
Un thriller psicologico con un’accurata analisi interiore dei personaggi, abbiamo detto. Ebbene, proprio per questa sua caratteristica, ci fa riflettere sulla nostra natura, sulle nostre idee, emozioni e azioni. Su quanto spesso sia troppo facile distogliere lo sguardo da realtà che ci appaiono così lontane da noi e che, apparentemente, non possiamo comprendere. E, soprattutto, sul concetto di un passato che si ripeterà sempre se non si vanno a modificare certi atteggiamenti ipocriti, futili cliché e preconcetti.
Fino a quando si proverà un sentimento di superiorità verso chi ha un colore della pelle differente dal proprio o verso chi fa parte di una etnia diversa, non si potranno mai davvero costruire le basi per un futuro migliore.
Vincitore del California Book Award e del Los Angeles Times Book Prize, e libro dell’anno per il Wall Street Journal e il Chicago Tribune, La tua casa pagherà è un romanzo dalla lettura molto scorrevole, grazie a uno stile diretto e semplice, ma anche toccante, attuale e profondamente umano.
Il libro in una citazione
«Forse era così che funzionava il mondo. Le persone dimenticano verità terribili in continuazione, o almeno si dimenticano di ricordarle. Dopotutto, chi vuole pensare alle cose brutte?»
3 aprile 2022
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