di Enzo Palladini
Tutto da rifare. Un caso insolito per il commissario Giambiancô
Autrice: Roberta Paola Fornari
Editore: Leucotea
Anno edizione: 2021
Genere: Gialli & Noir
Pagine: 193
Consigliato a chi non si fa spaventare dall’idea di lasciarsi coinvolgere nei turbamenti di donne contemporanee che non riescono a trovare il loro spazio giusto nel mondo.
Viola e Miriam sono due amiche che vivono e studiano a Milano, ognuna con i suoi dubbi, le sue insicurezze, le sue delusioni sentimentali. Però quando si trovano stanno bene insieme, si proteggono a vicenda dal mondo esterno.
Miriam vive con Virgilio, che a un certo punto viste le ristrettezze economiche decide di chiedere un prestito a un usuraio. Dopo le tante minacce per la mancata restituzione della somma, Virgilio arriva a uccidere lo strozzino e lo confessa a Miriam. La ragazza si sente crollare il mondo addosso e misteriosamente, nel giro di poche ore, sia lei sia il fidanzato spariscono dalla circolazione.
Viola, l’amica di sempre, non vuole rassegnarsi a quella sparizione improvvisa e inizia a cercare, anche autonomamente oltre a collaborare con le forze dell’ordine, ma senza successo. Su consiglio di un amico commissario scrive qualche anno dopo un libro sulla storia di Miriam, lo presenta in televisione e, proprio grazie a quell’apparizione, ritrova il filo che la lega all’amica, nel frattempo trasferitasi in Francia. Sembra l’inizio di un finale contorto ma lieto, però in realtà non è così perché la storia prende alla fine un’altra direzione.
Ci sono molte componenti che spingono a divorare Tutto da rifare di Roberta Paola Fornari nel più breve tempo possibile. C’è la modalità thriller, c’è un mistero da risolvere che alla fine si rivelerà ancora più intricato di quanto sembra. C’è poi molta psicologia. C’è l’analisi di personalità complicate che si portano dietro chissà quali traumi. E poi ci sono luoghi nei quali qualcuno rivede i propri passi: c’è molta Milano, c’è un po’ di Torino, c’è Capo Passero in Sicilia, c’è un borgo provenzale.
Tutto da rifare potrebbe essere il motto delle due protagoniste, che non sono mai – ognuna per i propri motivi – convinte di avere fatto le scelte giuste. Ma Tutto da rifare è anche la frase che l’autrice confessa di avere detto mille volte a se stessa mentre si immergeva per ore nella scrittura.
Roberta Paola Fornari scrive per passione e non per mestiere, mette tutta la sua anima nelle pagine di questo suo secondo lavoro – il primo, che s’intitola Lo sappiamo bene che l’assassino non è tra di noi, è strettamente connesso con Tutto da rifare – scrive in una maniera scorrevole, colloquiale e coinvolge moltissimo il lettore. Nella prima parte descrive il personaggio di Viola in terza persona ma a un certo punto, quando Miriam scompare, passa alla prima persona, si immedesima in Viola, diventa parte integrante di una vicenda che con i suoi continui flashback (tecnica usata molto bene nell’economia del racconto) mette sempre in chiaro quali siano le posizioni dei vari personaggi. I lettori arrivano alla fine senza fatica, soddisfatti di esserci arrivati, magari un po’ inquietati dalla personalità delle protagoniste, però sicuramente rapiti dalla prosa della Fornari.
Il libro in una citazione
«II caso forse non esiste, forse è solo un copione inconsapevole.»
24 marzo 2022
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