di Sabrina Bergamini
Lei e il suo gatto
Autori: Shinkai Makoto, Nagakawa Naruki
Traduttrice: Anna Specchio
Editore: Einaudi
Anno edizione: 2022
Genere: Moderna e contemporanea
Pagine: 192
Note: Ispirato all’omonimo manga di Shinkai Makoto, pubblicato in Giappone nel 2016 con le illustrazioni di Tsubasa Yamaguchi.
Consigliato a chi ama le storie che indagano nell’animo umano, nei sentimenti e nelle relazioni.
Miyu è una ragazza che ha messo da parte i propri sogni e ha accettato un posto di lavoro come impiegata nella segreteria di una scuola. È una grande lavoratrice e per questo ha la stima di tutti i colleghi. Vive in un piccolo monolocale e si prepara a intraprendere la vita da adulta, contando solo sulle proprie forze. Il problema di Miyu è l’incapacità di relazionarsi con i coetanei: non riesce a esprimersi e a manifestare i propri sentimenti, dunque spesso si ritrova sola.
La conosciamo proprio in un momento d’incomprensione, sia con il ragazzo di cui è invaghita sia con la migliore amica. Miyu non riesce a esternare le proprie emozioni, non sa usare le parole e pertanto spesso viene fraintesa e allontanata; è una persona malinconica e riservata.
Un giorno nota un piccolo gatto bianco abbandonato in un cartone, vicino alla ferrovia. La ragazza decide di adottarlo, in parte perché il piccolo le fa tenerezza, ma soprattutto per riempire il vuoto affettivo in cui è sprofondata. Da parte sua il gattino, che Miyu chiama subito Chobi, s’innamora perdutamente della sua “umana”, la trova meravigliosa, bellissima, perfetta.
Le giornate e le stagioni scorrono lente e senza nessuna particolare novità, ma la dedizione con cui la ragazza si prende cura di Chobi e la convivenza quotidiana fanno in modo che il loro legame diventi indissolubile. Nasce infatti un amore assoluto tra gatto e padrona, scaturito dalla vicinanza reciproca e continuativa. I due sono davvero fatti l’uno per l’altra.
Dopo qualche tempo, durante una passeggiata Chobi incontra Mimi, una piccola randagia bianca che ogni tanto viene ospitata da Reina, giovane studentessa che frequenta la scuola dove lavora Miyu. Una coincidenza che si rivelerà importante.
Reina è una pittrice dotata di grandissimo talento, ma non sa come muoversi nel mondo degli artisti, spesso troppo competitivo. Non sa come affrontare il futuro.
Chobi e Mimi lentamente entrano a fare parte della comunità felina della zona. Conosceranno Codamozza, il capo della colonia, e Kuro, un gatto anziano.
Via via che il racconto procede ci accorgiamo che i gatti diventano i veri protagonisti e saranno proprio loro – silenziose presenze nella vita delle padrone – a provocare nella monotona quotidianità delle proprietarie una serie di eventi e incontri tali da risolvere le situazioni più difficili. Vedremo addirittura Reina affrontare un molestatore.
Conosciamo anche la giovanissima Aoi, amante dei manga, alle prese con un dolore grandissimo che l’ha gettata nella depressione più cupa. Aoi a volte si fa carico di sfamare il randagio Kuro, ma non è lui il gatto che le è predestinato.
Gattara è anche la non più giovane Shino che, un tempo brillante ed elegante donna in carriera, ha deciso di sacrificarsi per accudire gli anziani suoceri. Ora si ritrova senza niente, ma anche per lei l’intervento di un gatto risulterà decisivo.
Solo apparentemente Lei e il suo gatto narra esclusivamente della tenerezza che lega gli esseri umani agli animali. Gli amanti dei gatti non potranno che gioire leggendo e gustando i vari episodi che si susseguono tra le pagine, tuttavia questo breve romanzo è molto più di uno sdolcinato e ingenuo racconto a lieto fine. Le tematiche affrontate sono importanti e molto profonde.
Noi lettori – che ingenuamente avevamo creduto di esserci imbattuti in un’amorevole storia di cuccioli – ci ritroviamo di fronte al dramma della solitudine e alla difficoltà di affrontare il futuro. Gli autori puntano infatti i riflettori sui molti giovani incapaci di relazionarsi tra loro e di trovare le parole per spiegare i propri sentimenti. Ma questo non è l’unico tema del racconto. Emerge anche il dramma della molestia sessuale, la disperazione della vittima e la forza di ricominciare. E ancora, come se non bastasse, non possiamo non commuoverci di fronte al racconto della morte di una giovane donna e del vuoto che questa lascia nel cuore della sua migliore amica o della vecchiaia afflitta dalla malattia. In tutto questo aleggiano la poesia e la dolcezza rappresentate dai gatti.
Ogni lei della storia trova nel proprio gatto un grande amico, una piccola e fedele creatura che ha a cuore la sua felicità e che, con occhi ricolmi di amore, nonostante tutto, dirà sempre: “Lei è la mia fidanzata!”.
Narrata a più voci – a volte sono le protagoniste umane a raccontare in prima persona, ma spesso la narrazione è affidata ai gatti stessi, che si alternano nel riportare gli avvenimenti – la storia è commovente, una di quelle che non sarà facile dimenticare e che probabilmente indurrà noi lettori a desiderare di adottare un cucciolo di felino. Che sia quella la chiave della felicità?
Quanto allo stile, il testo colpisce per l’estrema brevità delle frasi. Con prevalente struttura paratattica, gli enunciati potrebbero talvolta risultare eccessivamente semplici a noi lettori italiani. Quel che è certo è che ci guadagniamo in velocità di lettura e, allo stesso tempo, grazie a questo modo di scrivere un po’ lontano dal nostro, abbiamo anche l’opportunità di confrontarci con un’altra cultura.
Lei è il suo gatto è un’opera del celebre mangaka, regista, doppiatore e autore Shinkai Makoto – conosciuto in Italia principalmente per le sue opere Il giardino delle parole, 5 cm al secondo e La voce delle stelle – e dello scrittore nonché sceneggiatore Nagakawa Naruki. Il romanzo si ispira all’omonimo cortometraggio di animazione girato da Makoto nel 1999, facilmente reperibile su internet – è meraviglioso, guardatelo! – ed è stato anticipato nel 2016 da un manga, creato sempre da Makoto in collaborazione col disegnatore Tsubasa Yamaguchi. Sia il manga che il cortometraggio si limitano però a raccontare la storia di Chobi e Miyu, solo nel romanzo possiamo leggere delle altre protagoniste.
Il libro in una citazione
«“Ero seduto in camera accanto a lei, e stavamo guardando insieme il cielo azzurro a pecorelle fuori dalla finestra.
Il vento forte faceva scorrere le nuvole a gran velocità.
Le sue dita sottili mi accarezzavano il pelo.
– Ehi, Chobi.
– Miaaao?
Non aveva bisogno di aggiungere altro, riusciva a trasmettermi senza problemi quello che provava. E io mi sentivo esattamente come lei.”»
14 marzo 2022
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