di Marta Peroni
Buonanotte, Signor Tom
Autrice: Michelle Magorian
Editore: Fazi
Traduttrice: Arianna Pelagalli
Età di lettura: da 12 anni
Anno edizione: 2021
Anno prima edizione: 1981 (Inghilterra)
Genere: Romanzo storico
Pagine: 326
In questo libro trovi amicizia, amore, crescita.
Consigliato a
adulti alla ricerca di una storia dalle atmosfere dickensiane, capace di emozionare e commuovere;
bambini che amano i racconti di profonda amicizia e crescita.
Inghilterra, settembre 1939. Sull’orlo del secondo conflitto mondiale il governo inglese adotta delle misure rigide per salvare le vite dei più piccoli: evacuarli dalle città e trasferirli nei villaggi di campagna, presso nuove famiglie obbligate ad accoglierli.
Tra questi “sfollati” c’è anche Willie, un bambino di quasi nove anni che però ne dimostra sei, a causa della sua fragile costituzione: è malnutrito, di salute cagionevole, ha i capelli biondo cenere e gli occhi di un grigio spento. Il suo vero nome è William Beech, come si legge sul cartellino che porta appeso al collo, quasi fosse un pacco da consegnare in maniera casuale. Il piccolo viene affidato a un uomo di oltre sessant’anni, dalla corporatura robusta e dai folti capelli bianchi: Thomas Oakley, un vedovo austero e solitario che vive nei pressi del cimitero del villaggio di Little Weirworld. L’unica compagnia ammessa fino a quel momento nella sua dimora è il suo fido cane, Sammy, un piccolo collie bianco e nero. Tom è costretto per obbligo (come personale contributo alla guerra) a prendere con sé Willie, e senza troppe smancerie lo invita a entrare in casa.
Il bambino si rivela subito traumatizzato. Parla poco, ha paura di compiere anche il più piccolo gesto, è terrorizzato dal cane ed è sempre teso, come se da un momento all’altro si aspettasse di essere colpito. Perché lui è un bambino cattivo, così gli ha sempre detto sua madre, una donna bigotta che vive la religione ai limiti del fanatismo. Basti pensare che nell’unica sacca che Willie ha portato con sé sua madre ha messo una cintura che Tom è invitato a usare per “educarlo”. Ma quest’ultimo si sente turbato e anche arrabbiato nel notare tutti quei lividi, quelle escoriazioni e bruciature sul corpicino di Willie, che deve pure lottare con i fantasmi degli abusi e delle violenze che gli provocano incubi e gli fanno bagnare il letto ogni notte. Scatta così, nel vecchio vedovo, la voglia di aiutare quella fragile creatura. Eppure potranno salvarsi a vicenda.
Nel corso di sei intensi mesi, Will – come lo chiamano al villaggio – avrà modo di uscire dal suo guscio, di scoprire la bellezza della vita e delle piccole cose, di conoscere valori importanti come la solidarietà della comunità, l’amicizia profonda nonché l’amore di un genitore come non ha avuto mai occasione di provare. Scoprirà anche di avere talento nel disegno e nel teatro, ritroverà la magia nei libri che Tom gli legge ogni sera o che piano piano imparerà a leggere da solo. Sboccerà come un fiore, illuminando anche la vita di quell’uomo all’apparenza burbero e scontroso, ma in realtà scosso da un lutto profondo: la morte di sua moglie e del loro unico figlio, un dolore troppo grande che lo ha spinto ad allontanarsi dalla comunità.
Grazie all’amicizia, soprattutto dell’esuberante Zach, un bambino sfollato come lui, capace di far ridere tutti con la sua parlantina e la sua solarità, Will riuscirà a crescere, a uscire fuori da quel bozzolo oscuro, comprendendo quanto la vita non sia un inferno se si è amati. Eppure, l’incanto e la serenità trovate in quella sorta di paradiso sembrano spezzarsi quando la madre, malata, lo invita a ritornare in città.
Buonanotte, signor Tom di Michelle Magorian è un classico moderno per ragazzi, che figura tra i cinquanta libri più amati di sempre dagli inglesi. Pubblicato in Inghilterra nel 1981, è uscito per la prima volta in Italia proprio quest’anno grazie a Fazi Editore, nella traduzione di Arianna Pelagalli. Il libro è stato anche adattato più volte per il cinema e il teatro e ha vinto diversi premi, tra cui il Guardian Children’s Fiction Prize.
Pur essendo considerato un classico della letteratura per ragazzi, Buonanotte, Signor Tom è un libro destinato anche agli adulti; una lettura perfetta per tutti gli amanti delle opere di Charles Dickens.
Echi dei temi e delle atmosfere dell’autore vittoriano si ritrovano in molte immagini della Londra che ci descrive Michelle Magorian, in particolare di Deptford, la triste realtà da cui proviene William: una località soffocante, grigia e degradata, in netto contrasto con l’oasi di luce della campagna. Tra le strade di città non solo è più facile avvertire la paura della guerra, con il suono della sirena che invita tutti a raggiungere i rifugi per il pericolo costante dei bombardamenti, ma anche la violenza interiore che può colpire gli individui più fragili, soprattutto i bambini.
In campagna il conflitto mondiale appare quasi lontano, sullo sfondo, se non fosse per la presenza dei bambini sfollati, delle finestre oscurate e delle maschere antigas – che, per prudenza, preferiscono tutti portare sempre con sé – o, in seguito, di soldati martoriati solo nel fisico ma anche nell’anima.
Buonanotte, signor Tom è quindi romanzo in cui sono presenti anche temi forti – quali l’abuso, la violenza, il terrore della guerra che provoca vittime o frantuma gli animi – ma che, dall’altro lato, regala profondi sentimenti di bontà, senza mai risultare troppo sdolcinato.
È una storia che potremmo definire di formazione: assistiamo a una maturazione che non riguarda soltanto il bambino, Will, ma anche l’adulto, Tom. Non solo grazie all’amore, alla pazienza e alla cura di Tom ma anche alla solidarietà e all’affetto della comunità del villaggio e all’amicizia con altri bambini, tra cui spicca Zach, Will riesce a far affiorare la sua personalità. In lui emerge il talento per il disegno, l’amore per i libri e il teatro – sono diversi i riferimenti a grandi autori della letteratura inglese, come il già citato Dickens e William Shakespeare – e la sensibilità per quelle piccole cose, come il fragore del mare, l’incanto della luna e della musica, che possono spingere a trovare il senso e la bellezza del vivere. Da bimbo spaventato e spento che era, Will ritrova coraggio e luminosità.
Anche Tom, che per troppo tempo ha scelto una vita da eremita dopo aver perso il suo amore, ritrova uno scopo e prova rinnovate emozioni grazie a Will. Da burbero eremita si trasforma in un uomo dalla dolcezza e nobiltà d’animo che non possono non commuovere. Will rappresenta per lui la via per tornare a far parte della comunità e per far riemergere sentimento che la morte aveva sepolto anni prima. Il loro rapporto è l’ennesima testimonianza di come non occorrano per forza legami di sangue per essere padre e figlio.
Will e Tom sono due solitudini che si incontrano: le cicatrici delle loro anime forse non scompariranno mai, ma possono essere alleviate da una nuova forma di amore.
Buonanotte, Signor Tom è anche una storia sull’amicizia, vera, profonda, soprattutto quella tra Will e Zach. Zach, ciarliero e sempre allegro, sarà un valido sostegno per il timido Will. Lo aiuterà a tirar fuori tutto quello che a lungo ha dovuto reprimere, a trovare la sua strada. Zach è uno di quei personaggi che lascerà un’impronta indelebile anche nell’anima di noi lettori.
È un romanzo dolce, commovente, a tratti duro, che scorre limpido come l’acqua, con una scrittura semplice, che però arriva dritta al cuore del lettore. Un lettura che può ricordarci l’importanza della bontà, del lasciar sprigionare la propria personalità, sostenendo con cura e amore le persone che entrano nella nostra vita. Un libro da leggere ai bambini, ma dedicato anche a noi adulti che abbiamo voglia di emozionarci, riflettere, e innamorarci di personaggi ritratti in maniera impeccabile dalla penna di Michelle Magorian.
Il libro in una citazione
«Un libro tutto suo. Solo suo. L’unico altro libro che avesse mai posseduto era la Bibbia, ma era un tomo vecchio e polveroso, che prima di arrivare a lui era appartenuto a qualcun altro. Quel libro, invece, era nuovo. Le pagine erano bianche e lisce ed erano piene di immagini meravigliose che raffiguravano degli animali coi vestiti.»
3 dicembre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA