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Home » “SHANTARAM”, L’ALTRA VITA DI GREGORY DAVID ROBERTS

“SHANTARAM”, L’ALTRA VITA DI GREGORY DAVID ROBERTS

5 stelline

Shantaram
Autore: Gregory David Roberts
Editore: Neri Pozza
Traduttore: Vincenzo Vingiardi
Anno edizione: 2016
Anno prima edizione: 2003 (Australia)
Genere: Moderna e contemporanea
Pagine: 1174

Consigliato a chi è pronto a cercare se stesso nella storia di un altro uomo, a chi vuole immergersi nei colorati, sporchi e speziati vicoli di una metropoli indiana, a chi fantastica una vita all’insegna dell’azione, ma tra un pericolo e l’altro trova anche il tempo per la filosofia.

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di Elisa Vuaran

Mr. Lindsay (o almeno questo è il nome sul suo passaporto falso) è evaso da un carcere di massima sicurezza in Australia e la fortuna lo ha assistito fino a condurlo in India. Sa che non potrà mai più rivedere la sua terra, la sua famiglia e i suoi vecchi amici, ed è determinato a costruirsi una nuova vita mescolandosi alla disarmante umanità che affolla le sporche e gioiose strade di Bombay. Colto e rivoluzionario filosofo, poi eroinomane e rapinatore, rinasce con il nome di Linababa (fratello Lin) grazie al suo nuovo amico, il vivace e sincero Prabaker, che trova per lui una via di riscatto nel suo umile mondo: un posto nella sua famiglia (che lo ribattezza Shantaram, ‘uomo di pace’), una baracca per vivere nel suo slum e un lavoro improvvisato come medico fra i poveri.

Tra le visite ai pazienti dello slum e le serate trascorse con la sveglia e misteriosa Karla e i suoi brillanti amici al Leopold Café, Lin fa la conoscenza del saggio e potente mafioso Abdel Khader, che, come un padre, lo prende sotto la sua protezione, lo introduce nel pericoloso universo del traffico di passaporti e denaro e lo guida nella non meno intricata via della ricerca della verità sull’esistenza.

Le sue preziose ma rischiose amicizie lo porteranno verso una vita tutt’altro che di basso profilo, e in breve tempo si ritroverà invischiato in avventure e affari ben più grandi di lui…

Narrato in prima persona, Shantaram è la sofferta rievocazione di una vita incredibile, che Gregory David Roberts ha passato a fuggire dalla legge e dalla persona che era stato, a cui deve tutto ma nella quale non si identifica più, e a cercare di ritrovarsi: scritto in prigione, il romanzo si basa su eventi reali tratti dalle memorie dell’autore. Lo si può definire come un racconto di formazione: non un semplice romanzo d’avventura (anche se non mancano risse, regolamenti di conti, fughe rocambolesche e catture che lasciano i lettori col fiato sospeso), né un’astratta e melensa raccolta di pensieri e filosofia dei buoni sentimenti, ma una storia di crescita, giustizia, odio; una lunga e complessa narrazione sulle dolorose e violente esperienze che insegnano ad amare, a perdonare, a vivere.

Grazie alla straordinarietà delle vicende, al carattere universale dei passi più riflessivi, ma soprattutto allo stile narrativo fluido e insaporito da acute metafore, le circa 1200 pagine del tomo – tradotto in italiano nel 2005 e giunto quest’anno alla cinquantatreesima edizione – scorrono in un batter d’occhio, ma si prestano bene anche a essere assaporate con calma e rilette nelle loro righe più poetiche e fiorite, per elaborare a fondo ogni passaggio della trama, assorbire ogni fotogramma, ragionare su ogni idea proposta. I luoghi rappresentati sono così vividi e iconici, e i personaggi così intriganti che viene facilmente la tentazione di cercare notizie su di loro: trattandosi di fatti ispirati alla realtà, per godersi appieno il libro è meglio non farlo. Costruire un proprio immaginario basato sulla lettura fa parte del coinvolgimento sensoriale in cui l’autore riesce a trascinarci (portandoci attraverso le parole in un vero viaggio nel tempo e nello spazio, pur senza spostarci dalla nostra postazione di lettura preferita), e dopo aver voltato l’ultima pagina potremo approfondire le vicende storiche e il pensiero di Roberts attraverso le numerose video-interviste che ha rilasciato.

I diritti cinematografici, prima acquisiti da Johnny Depp, sono oggi passati ad Apple e sembra che sia attualmente in produzione una miniserie basata sul libro. Nel 2015, Roberts ha pubblicato L’ombra della montagna, seguito ideale di Shantaram.

Il libro in una citazione
«E la scelta che fai, odio o perdono, può diventare la storia della tua vita.
Nel mio caso è una lunga storia, con tanti personaggi. Sono stato un rivoluzionario che ha soffocato i propri ideali nell’eroina, un filosofo che ha smarrito l’integrità nel crimine, un poeta che ha perso l’anima in un carcere di massima sicurezza.»

6 ottobre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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