• CONTATTI
  • COS’È LET’S BOOK
  • IL NOSTRO TEAM
  • INDICE DEGLI AUTORI
  • INDICE DEGLI EDITORI
  • VUOI SCRIVERE PER LET’S BOOK?
    • Email
    • Facebook
    • Instagram
    • Twitter

Let's Book

Community per chi ama davvero leggere libri

  • Home
  • Community
    • Le parole nei libri
    • Social reading
    • Let’s Book Talk
  • Recensioni
    • Letteratura
      • Classici
      • Storia e critica letteraria
    • Narrativa
      • Fantascienza
      • Fantasy
      • Fumetti & Graphic Novel
      • Gialli & Noir
      • Horror & Gotico
      • Moderna e contemporanea
      • Racconti
      • Romanzo rosa
      • Romanzo storico
      • Umorismo
    • Varia
      • Arte e spettacoli
        • Musica
      • Filosofia
      • Linguistica
      • Media e Cominucazione
      • Scienze
        • Psicologia
      • Società
      • Storia
      • Storie vere
        • Autobiografie
        • Biografie
        • Memoir
        • Reportage
      • Tempo libero
        • Cucina
        • Sport
  • Lettori si diventa
    • Libri belli brevi
  • Per lettori forti
    • 500+ pagine
    • Libri nei libri
    • Libri al cinema
  • Speciali
  • Let’s Book for Kids
    • Interviste
    • Recensioni
      • Da 3 anni
      • Da 6 anni
      • Da 4 anni
      • Da 10 anni
      • Da 12 anni
      • Da 14 anni
  • Let’s Book Music
    • Recensioni
    • Playlist

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER!

PRIVACY POLICY
Home » “LA LAMPADA DEL DIAVOLO”, McGRATH NARRA LA FRAGILITÀ UMANA NELLA VITA CHE SI SPEGNE

“LA LAMPADA DEL DIAVOLO”, McGRATH NARRA LA FRAGILITÀ UMANA NELLA VITA CHE SI SPEGNE

La copertina del libro "La lampada del diavolo" di Patrick McGrath (La nave di Teseo)

La lampada del diavolo
Autore: Patrick McGrath
Editore: La nave di Teseo
Traduttore: Carlo Prosperi
Anno edizione: 2021
Genere: Moderna e contemporanea
Pagine: 260

Consigliato a chi è affascinato dagli abissi della mente e della fragilità umana.

ACQUISTA SU
Logo Amazon Logo ibs Logo Feltrinelli Logo Libraccio

di Marta Peroni

Londra, 1975. L’anziano poeta Francis McNulty è ormai consapevole di essere giunto all’ultimo inverno della sua vita. Trascorre gli ultimi giorni nella sua casa a Cleaver Square – il titolo originale di questa storia, infatti, è Last Days in Cleaver Square – una sbiadita bicocca georgiana dalle parti di Kennington Road, occupandosi del suo giardino, considerato la sua arcadia privata. Con lui vivono la domestica Dolores López – che salvò ancora bambina a Madrid durante la guerra civile spagnola – Gilly, l’unica figlia, e Henry Threshold, un vecchio gatto scorbutico che di tanto in tanto scompare.

Sin dalle prime pagine ci ritroviamo a leggere le parole di un uomo fragile, schiacciato da un senso di colpa che non è mai riuscito a confessare a nessuno.
Ombre di un passato che risale ai tempi della guerra civile spagnola negli anni Trenta. Francis, infatti, si arruolò come volontario delle Brigate internazionali, guidando un’ambulanza a Madrid e non solo.
Questo rimorso che lo corrode dentro si riflette e manifesta in apparizioni misteriose: tra le strade di Londra, nel suo giardino, e successivamente anche nella sua stanza, viene a fargli visita un’oscura presenza che ha le fattezze di Francisco Franco, il Generalissimo. Ma siamo nel 1975 e Franco, pur giacendo in preda a dolori e malattie nel suo letto a Madrid, non è ancora morto. Come è possibile una tale visione? Che cosa può rappresentare quel ghul del deserto – così come lo definisce lo stesso Francis – che tormenta le sue notti e mina la sua lucidità mentale?

Francis prova a spiegare quel che vede prima a sua figlia e poi a sua sorella Finty, giunta nella vecchia casa per dare il suo aiuto, ma legge nei loro occhi solo preoccupazione. Le due donne, infatti, credono che l’uomo stia sprofondando sempre più nella pazzia. Solo Dolores sembra vedere. Francis, allora, decide di raccontare la sua storia a un giovane giornalista, Hugh Supple, che vorrebbe scrivere un lungo pezzo sulle esperienze spagnole dell’uomo. Rispondere a certe domande, però, spinge a ricordare anche i momenti più bui di quei drammatici giorni, e dare così ancor più potere a quelle ossessioni che fanno vacillare la sua mente.

L’anziano si rivolge anche a noi lettori. Narrando tutto in prima persona, in una sorta di flusso di coscienza riversato su fogli di diari, e in un tono anche ironico e sarcastico, tenta di attirare la nostra attenzione, cercando sostegno e comprensione. Quello di cui ha più paura è di perdere la sua libertà di movimento, ma soprattutto di essere ritenuto fragile, un anziano ormai incapace di gestire la sua esistenza.

“Quello che temo di più è che mi considerino fragile. Fragile! È una parola che odio. Chiamatemi pazzo, piuttosto; ma fragile, no.”

Un modo per fare i conti con i fantasmi del suo passato si presenta quando Gilly lo invita a unirsi a lei e al suo neomarito nel loro viaggio di nozze a Madrid. Tornare in quei luoghi potrebbe forse creare l’occasione per liberarsi di quel peso che lo logora dentro, alla ricerca di una possibile redenzione.

Con La lampada del diavolo, Patrick McGrath – figlio di uno psichiatra del manicomio criminale di Broadmoor (Inghilterra), luogo in cui ha trascorso gran parte della sua infanzia – torna ad affrontare il tema della follia, ma anche della fragilità dell’uomo alla fine della sua esistenza.

Come in Follia – il romanzo più famoso dell’autore – siamo di fronte a un narratore inaffidabile. Francis ci racconta i suoi pensieri, quello che accade, la sua storia e le sue visioni. Tuttavia noi lettori finiamo per porci costantemente una domanda: quelle “apparizioni” sono vere o sono il frutto di un demone interiore, di un senso di colpa per qualcosa che ha commesso in passato e per cui ancora prova vergogna?

La narrazione scorre rapida, grazie all’uso di frasi brevi e capitoli molto corti. Ci sono però molte ripetizioni di pensieri e anche incongruenze, contraddizioni, dimenticanze, che possono insinuare in noi molti dubbi su quanto l’anziano poeta ci rivela. Sta dicendo la verità? È veramente lucido o sta sprofondando nel baratro della follia?

Ancora una volta, quindi, Patrick McGrath costruisce un romanzo in cui i personaggi camminano sull’esile filo tra lucidità e perdita di identità, ma in questo caso affronta anche il tema della vecchiaia, della demenza senile, delle tante piccole e grandi fragilità di un uomo all’ultimo atto della sua vita.

Tra queste pagine troviamo anche la poesia e l’arte. Francis, infatti, è un poeta che ha una profonda ammirazione soprattutto per gli esponenti del Romanticismo come Byron e Shelley, le cui parole scorrono a intervallare i suoi pensieri. L’arte è presente soprattutto con Goya e le sue Pitture Nere, opere inquietanti che sembrano rivolgersi direttamente al protagonista, rivelandogli verità sulla vita e la morte e il rimorso e il tradimento – ma non sulla redenzione. In particolare, c’è un quadro che unisce il protagonista alla figura raffigurata: La lámpara del diablo, da qui il titolo e la copertina dell’edizione italiana. In quest’opera un uomo, vittima di un potente maleficio, per continuare a vivere è costretto a mantenere sempre accesa la fiammella della lampada sostenuta dal diavolo. Francis sa che deve continuare a mantenere accesa la sua lucidità, la luce dei suoi ricordi, per non crollare nell’oscurità, nella follia.

L’idea del romanzo è sicuramente molto interessante, soprattutto per gli appassionati dei meccanismi che regolano la psiche umana, ma allo stesso tempo potrebbe non convincere del tutto.
Il mistero che ruota attorno al senso di vergogna provato dal protagonista si risolve troppo presto, facendo scemare un po’ il grado di coinvolgimento e la tensione psichica che questo genere di romanzo dovrebbe riuscire a mantenere nei lettori fino all’ultima pagina. E ciò si perde anche nelle lunghe digressioni che ruotano su elementi secondari e sulle tante ripetizioni che, se da un lato sono tese a far comprendere la sua mente, dall’altro possono rischiare di annoiare un po’. Resta comunque un romanzo valido per l’aspetto storico e per la visione della fragilità mentale di un anziano che non riesce ad accettare di vedere svanire il lume della sua candela interiore.

Il libro in una citazione
«Ma ho ancora Whitman. E Yeats. E Poe e Swinburne. E Melville. E Goya. Goya, sì, il più grande tra tutti i pittori spagnoli, a mio parere, e mi piace visitarlo alla National Gallery, e soffermarmi in particolare sulla sua Lámpara del diablo, altrimenti nota come L’esorcizzato. Raffigura un poveruomo, vittima di un maleficio, che nelle profondità della notte cerca di tenere accesa la sua lanterna, poiché nel caso si spegnesse la sua anima verrebbe ceduta al diavolo.
Sento di condividere il medesimo destino di quell’uomo, forse lo condividiamo tutti. Lasci spegnere la fiammella e addio alla tua anima.»

10 settembre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA

VISITA IL BLOG DI MARTA PERONI

LEGGI LE ALTRE RECENSIONI DEI LETTORI

  • Stampa
  • Altro
  • Twitter
  • Facebook
  • WhatsApp
  • E-mail
  • Telegram

Notizie d'apertura// Recensioni Moderna e contemporanea// Recensioni Narrativa// UltimeLascia un commento

Iscriviti alla nostra newsletter!

PRIVACY POLICY
« “LE SORELLE DI MOZART”, VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE MUSICISTE PIÙ INNOVATIVE DELLA STORIA
“IL BIMBO E LE BELVE”, QUANDO I MEDICI TRASFORMANO IL DOLORE IN SPERANZA »

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

COS’È LET’S BOOK

Benvenuto/a! Let's Book è una community di persone unite dalla passione per la lettura. Vuoi unirti a noi? Continua

Iscriviti alla nostra newsletter!

PRIVACY POLICY
  • Facebook
  • Instagram
  • Telegram
  • Twitter

I più letti

  • 27 LIBRI PER IL 27 GENNAIO
  • "IL CUSTODE DI ELIAS" RACCONTA GLI ORRORI DELLA GUERRA E DELLA SHOAH CON LE PAROLE GIUSTE
  • Affabulatore – "La casa senza ricordi" di Donato Carrisi
La copertina del libro "Una donna" di Annie Ernaux (L'orma editore)

Rubizzo – “Una donna” di Annie Ernaux

TWITTA CON NOI

I miei Cinguettii

LEGGI ANCHE…

La copertina del libro "L'enigma della camera 622" di Joël Dicker (La nave di Teseo)

DICKER, COSÌ NON È SE VI PARE

La copertina del libro "Intervista alla sposa" di Silvio Danese (La nave di Teseo)

“INTERVISTA ALLA SPOSA”, CRONACA DI UNA CONDANNA ANNUNCIATA

La copertina del libro "Sorelle" di Daisy Johnson (Fazi Editore)

“SORELLE” INDIVISIBILI IN UN IMMAGINARIO DA INCUBO

La copertina del libro "Il ladro di anime" di Sebastian Fitzek (Einaudi)

“IL LADRO DI ANIME”, UNO PSYCHOTHRILLER CHE LASCIA A BOCCA APERTA

La copertina del libro "La frontiera" di Alessandro Leogrande (Feltrinelli)

“LA FRONTIERA” TRA REALTÀ E ILLUSIONI DI CHI FUGGE DALLE ATROCITÀ

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter

COOKIE POLICY – NOTE LEGALI – PRIVACY POLICY

Copyright © 2022 - LETSBOOK.ORG di SONIA VACCARO e STEFANO PALLADINI - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI
Questo sito utilizza cookie di terze parti per migliorare la tua esperienza. Se prosegui nella navigazione, acconsenti all'uso dei cookie Accetta Chiudi Leggi di più
Privacy & cookies

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA