di Marta Peroni

Bambi
Autore: Felix Salten
Illustratore: Benjamin Lacombe
Editore: Rizzoli
Traduttrice: Roberta Magnaghi
Età di lettura: da 10 anni
Anno edizione: 2020
Anno prima edizione non illustrata: 1923 (Germania)
Formato: 22,5 x 2,6 x 30,5 cm
Pagine: 160
In questo libro trovi crescita, coraggio, amore.
Consigliato a
adulti ancora incantati dalla magia delle favole e dei libri illustrati;
bambini che amano le storie con gli animali come protagonisti.
Nell’immaginario collettivo si è soliti associare Bambi al film della Disney del 1942, ma quanti sono a conoscenza del classico letterario di Felix Salten pubblicato a Vienna nel 1923?
Bambi, il cui titolo originale è Bambi. Eine Lebensgeschichte aus dem Walde, è considerato un gioiello della letteratura austriaca e, a parte alcuni piccoli particolari, si discosta dall’adattamento in cartone animato proposto da Walt Disney. Quest’ultimo, infatti, ne ha edulcorato un po’ la storia, donando una versione più dolce e romantica, ed eliminando quasi tutti gli aspetti più tragici e il vero significato simbolico che si nasconde tra le sue pagine.
Bambi narra la vita di un cucciolo di capriolo che viene al mondo in un angolino riparato nel folto di un bosco, e che si ritrova a crescere in un ambiente fatto di luci e ombre. Accanto ai momenti di amore e scoperta, ci sono aspetti più cupi di un regno animale con regole ben precise, molto spesso tormentato dall’arrivo di un Lui che spaventa e spinge a scappare: l’uomo.
Oltre a provare la curiosità tipica dell’infanzia e del cucciolo che si affaccia alla vita e deve scoprire ogni angolo più remoto del mondo, Bambi deve infatti sostenere il peso della solitudine, della perdita, della morte e dei pericoli, derivanti soprattutto dall’incontro con Lui, visto dagli animali quasi come un Dio, pronto a decidere – spesso senza pietà – della loro sorte.
La vita nella foresta è costellata di rischi e ostacoli, di perdite e lotte, di scontri con i propri rivali o di tentativi di sopravvivenza, ma anche di amore per la bella Faline. Bambi, una volta cresciuto, deve affrontare un periodo di solitudine e distacco, sostenuto da suo padre, il Vecchio Principe, il quale gli indicherà il cammino da seguire per comprendere il vero senso della propria esistenza e anche quanto quel terribile Lui, in verità, sia anch’esso soggetto a un essere superiore.
Bambi è una favola, ma può essere considerato un vero e proprio romanzo di formazione, pur avendo come protagonisti degli animali. Da piccolo essere innocente che vede in sua madre un punto di riferimento, senza la quale si sente perduto, passo dopo passo Bambi matura. Conosce non solo altri animali, il ciclo della vita, il mutare delle stagioni, i pericoli ma anche i momenti di allegria, tenerezza e spensieratezza. Fino ad arrivare a quel punto di svolta, che lo spinge ad allontanarsi da tutti, per trovare il senso dell’esistenza, per proteggere se stesso e chi ama, e trovare il suo posto nel mondo.



Come possiamo leggere nell’introduzione di Maxime Rovere – filosofo, traduttore e scrittore francese – Bambi non è un semplice racconto per bambini: tra le sue righe si nasconde qualcosa di più profondo, destinato soprattutto a un pubblico adulto.
Questo classico fu pubblicato in un periodo storico ben preciso: gli anni Venti del 1900, in un clima di crescente antisemitismo, che sarebbe sfociato nel terribile Olocausto. Si può cogliere, quindi, una sorta di parallelismo tra gli animali della foresta – che si sentono braccati dalla violenza dell’uomo e da altri pericoli dell’ambiente selvaggio in cui vivono – e i giovani ebrei che iniziano ad avvertire l’odio sempre più crescente degli antisemiti e dei futuri nazisti – che si rispecchiano nei cacciatori pronti a spargere il sangue di animali innocenti. D’altra parte non è un caso se quest’opera subì una forma di censura nel 1936 da parte del partito nazista, che la vide come una “metafora politica del trattamento subito dagli ebrei in Europa”.
Eppure questo racconto può essere letto anche come un profondo canto d’amore per la natura: la prosa di Felix Salten incanta il lettore grazie a descrizioni minuziose e attente; ogni elemento naturale prende vita. Ci sono capitoli in cui è la natura stessa a prendere voce, per esempio con le foglie, che cadono e salutano così l’autunno. Si avverte quasi la sensazione di udire i suoni e i rumori della flora e della fauna selvatica, i differenti versi degli animali, il crepitio delle foglie calpestate dalle zampette; di osservare la natura che muta a seconda delle stagioni e che può divenire il riflesso di momenti di gioia e prosperità – soprattutto in primavera e in estate – ma anche di difficoltà – in autunno o, ancor peggio, in inverno.
La bellezza di quest’opera non si ferma alla prosa: il testo è corredato dalle meravigliose illustrazioni di Benjamin Lacombe, artista francese che è anche curatore della collana di classici illustrati Rizzoli di cui Bambi fa parte e in cui la prosa di grandi autori del passato viene valorizzata dallo stile originale di alcuni giovani illustratori del nostro tempo.
In questo libro pop-up Lacombe alterna immagini a carboncino, pagine traforate e ripiegate e illustrazioni ricche di colori e dettagli. Oltre ai disegni a tutta pagina abbelliscono i diversi capitoli decorazioni con cornici naturalistiche, che cambiano al variare delle stagioni. Colori più vividi e gioiosi per la primavera e l’estate si alternano a tonalità fredde e spente per l’autunno e l’inverno, il periodo più difficile da affrontare per tutti gli animali del bosco, con le foglie che cadono, i rami sterili, la neve che ammanta tutto.
Da lettori potrete compiere un vero e proprio viaggio tra le parole e affrontare un percorso interattivo e coinvolgente grazie alle immagini. Ci sono momenti in cui è opportuno spendere del tempo per osservare ogni piccolo particolare del disegno, sfogliare o aprire le pagine che, attraverso un gioco di delicati intagli, sembrano far accedere anche agli angoli più nascosti del bosco. Scostando rami e foglie, avvertirete ancora di più quel senso di oppressione, di pericolo, quel sentirsi braccati e dover fuggire per salvare la pelle.
Bellissime illustrazioni, che vi trasmetteranno un senso di tranquillità e vi consentiranno di tirare un sospiro di sollievo incantati, si succedono a disegni a carboncino che vi faranno percepire velocità: Benjamin Lacombe vi farà così sentire in fuga con gli animali davanti allo sparo di un fucile.
Bambi è un romanzo illustrato assolutamente da scoprire, che può adornare la vostra libreria e soprattutto arricchire il vostro cuore.
Il libro in una citazione
«Venne al mondo nel folto del bosco, in uno di quegli angolini nascosti che sembrano aperti da ogni lato, ma che da ogni lato sono riparati. Lo spazio era anche davvero poco, appena sufficiente per lui e la mamma. Ed eccolo reggersi malfermo sulle zampe esili, gli occhi velati, a fissare il vuoto senza vedere niente, la testa ciondoloni, tutto tremante e ancora intontito.»
23 agosto 2021
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