di Elisa Vuaran
L’albero intricato
Autore: David Quammen
Editore: Adelphi
Traduttrice: Milena Zemira Ciccimarra
Anno edizione: 2020
Anno prima edizione: 2018 (Usa)
Genere: Scienze
Pagine: 536
Consigliato a grandi appassionati di scienza e storia della vita.
Come funziona davvero l’evoluzione? Chi sono i padri fondatori di questa teoria sulla vita? Quali sono le attuali conoscenze che possediamo riguardo ai nostri più antichi antenati e, soprattutto, come siamo arrivati ad acquisirle? Con L’albero intricato, il saggista David Quammen – già autore di Spillover – si propone di ripercorrere le tappe e le scoperte fondamentali nel campo della scienza evoluzionistica, partendo dalle celebri osservazioni di Charles Darwin per arrivare fino alle più sofisticate tecniche di biologia molecolare, passando attraverso accesi litigi tra scienziati rancorosi ed estrosi esperimenti con la radioattività condotti senza badare troppo alla sicurezza.
Il lettore si prepari a mettere in discussione le proprie certezze e le nozioni apprese a scuola: cosa definisce una specie? Cos’è davvero un individuo? Che forma ha l’albero della vita, se ne esiste uno? Assomiglia a un cespuglio, a una quercia o a un’opera d’arte topiaria?
Con il suo tipico stile giornalistico, Quammen ricostruisce la cronologia delle scoperte, delle credenze e delle opinioni attingendo quando possibile a fonti dirette, intervistando scienziati, studiosi e biografi o chi li ha conosciuti di persona. Suo scopo è descrivere non solo gli aspetti scientifici – sia teorici sia pratici – riportando ipotesi e aneddoti sugli impensabili problemi di natura materiale che possono nascere in un laboratorio (si possono usare una gran quantità di lampadine e una parete di scaffali per guardare più comodamente le pellicole in controluce?) ma anche quelli umani, con racconti di feste in giardino tra professori universitari e battibecchi condotti a colpi di articoli su riviste specializzate. Non viene perso di vista nemmeno il possibile lato artistico, prendendo in esame i taccuini di Darwin e molte delle illustrazioni di immaginari alberi della vita che fin dal 1700 diversi scienziati hanno provato a schizzare per spiegare le loro intuizioni (il testo è corredato di immagini che rappresentano un notevole valore aggiunto all’edizione).
Rispetto a Spillover, la lettura è – probabilmente per il tema poco conosciuto, più astratto e complicato, e anche per lo sviluppo molto recente e ancora in divenire della biologia molecolare – più faticosa e consigliata a un pubblico di appassionati, ma non per questo meno godibile.
L’albero intricato ricorda a tutti che la scienza è una materia concreta, fatta non solo di ipotesi e leggi astratte, ma anche di idee prima appuntate su quaderni e poi messe alla prova sul campo, di macchinari da far funzionare e di ostacoli pratici da superare con creatività. La scienza è fatta da scienziati, esseri umani con debolezze, ossessioni e caratteri a volte difficili, che si intrecciano in relazioni di amicizia e di competizione.
Il libro in una citazione
«”Bene. E adesso la cosa che nessuno sa” disse Fox. Per un attimo assunse un’aria birichina, nella misura in cui può sembrare birichino un evoluzionista molecolare di sessantanove anni seduto davanti a una coca e una pizza. “La cosa che nessuno sa è che…io non credo negli alberi. […] Perché non è così che funziona l’evoluzione.”»
26 luglio 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA