di Enzo Palladini
I cavalieri della favola rotonda. Storie incredibili di campioni, calci e palloni
Autore: Furio Zara
Editore: Baldini+Castoldi
Illustratore: Matteo Civaschi e H-57 Creative Station
Età di lettura: da 6 anni
Anno edizione: 2021
Genere: Sport
Pagine: 176
In questo libro trovi sogni, amicizia, competizione.
Consigliato a
adulti che arrivano a un certo punto della vita e vogliono scoprire il calcio;
bambini che amano il calcio e che vogliono conoscere la storia e le storie.
Il calcio è una cosa semplice e complicata allo stesso tempo. Semplice capirlo a grandi linee, complicato possederne tutte le sfumature e tutte le implicazioni. Soprattutto perché in questi ultimi anni si è sviluppata la tendenza a raccontarlo usando una terminologia troppo spesso altamente specialistica e a suo modo elitaria. Però il calcio è anche una materia che piace a tutte le età e allora Furio Zara prova a raccontarlo come se fosse una favola, veste i panni del papà e fa scorrere all’indietro il filmato della memoria.
I cavalieri della favola rotonda è un libro studiato appositamente per l’occasione dei campionati europei e proprio da quelli parte, con la monetina di Giacinto Facchetti che diede all’Italia la finale del 1968, il cucchiaio di Totti contro l’Olanda nel 2000, il Golden Gol di Trezeguet che ci tolse un sogno.
Si va poi avanti con i miti azzurri, da Schiavio che giocava per hobby al dramma della Corea nel 1966, fino alle notti magiche di Totò Schillaci nel 1990 e al rigore di Grosso che ci diede il Mondiale 2006. Un racconto che non ha una connotazione solo italiana, perché la terza sezione prevede la descrizione delle carriere di grandi campioni del passato più o meno recente, Maradona e Pelé, ma anche Cruijff e Ronaldo. Quarta sezione relativa alle grandi Nazionali, non soltanto quelle che hanno vinto qualcosa ma anche e soprattutto quelle che per un motivo o per l’altro non hanno vinto ma sono passate alla storia lo stesso.
Gli ultimi due capitoli sono per veri intenditori. Il penultimo racconta piccole storie nobili da Rachid Mekhloufi, che rinunciò alla Nazionale francese e lottò per l’indipendenza dell’Algeria, a Jorge Omar Carrascosa, che disse no al Mondiale d’Argentina per non essere complice della dittatura. Ultimo capitolo con vere e proprie chicche della storia del calcio, tra cui la vicenda di quel Byron Moreno, che ci buttò fuori dal Mondiale 2002.
Da tanti anni – pur essendo ancora molto giovane – Furio Zara racconta il calcio ovunque apprezzino la sua abilità nello storytelling, coltivata sulle pagine dei giornali sportivi e non sportivi. Il suo è uno stile raffinato ma mai autoreferenziale e questo gli ha consentito di adattarlo perfettamente alle esigenze di un pubblico che va in un certo qual modo educato e coccolato.
Nella prima riga dell’introduzione l’autore butta lì una premessa insolita: “Questo è un libro da leggere con un pallone a fianco”. Forse sì o forse no, nel senso che il pallone basta averlo in testa. Aiutano tanto le splendide illustrazioni che accompagnano il racconto: ogni pagina di inchiostro ha accanto una piccola opera d’arte. E non c’è nemmeno la necessità di essere bambini, in fondo nel mondo ci sono tanti adulti che hanno snobbato a lungo questo sport bollandolo come quello degli “undici pazzi che corrono in mutande”, salvo poi scoprire a quel punto che dietro quell’apparenza così cruda c’è un mondo da scoprire. Zara ha scritto anche per loro oltre che per far sognare i ragazzi.
Il libro in una citazione
«Ogni storia è una stella che brilla nel cielo infinito della nostra fantasia dove i miti di ogni tempo giuocano insieme.»
2 luglio 2021
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