I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il giardino di cemento”
“Un giorno, all’improvviso, due fratelli e due sorelle ancora minorenni e già orfani di padre perdono anche la madre. E decidono di nascondere il suo cadavere nella casa in cui vivono. Questo è il preludio di una storia strana, che Ian McEwan racconta con una prosa fluida, con dialoghi ambigui e aneddoti controversi che accompagnano lentamente il lettore verso un finale scioccante. Il giardino di cemento è la prima opera del bizzarro mondo letterario dell’autore britannico.”
@mia_nonna_fuma su instagram (6 marzo 2021)
Il giardino di cemento
Autore: Ian McEwan
Titolo originale: The Cement Garden
Traduttore: Stefania Bertola
Editore: Einaudi
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Super ET
Anno edizione: 2015
Pagine: 150
Cosa scrive l’editore
“Non ho ucciso mio padre, ma certe volte mi sembra quasi di avergli dato una mano a morire”.
Chi racconta è Jack, un ragazzino sporco, foruncoloso, tenuto in disparte dalla famiglia; suo padre è un uomo fragile, irascibile e ossessivo, che un giorno decide di costruire un giardino roccioso: si mette al lavoro, ma muore di fronte all’indifferenza di Jack che non chiede aiuto. Julie, sorella maggiore, prime magliette scollate, primi amori tenuti segreti. Sue, due anni meno di Jack, sgraziata, sempre pronta a ritessere i difficili rapporti di famiglia. Tom, un bambinetto vivace, tutto preso dai suoi giochi e dai terrori scolastici. Infine la madre, slavata, sempre affaccendata in cucina oppure sprofondata nel letto di malata.
Un balletto di “enfants terribles”, figli di una “cattività” famigliare segnata da un esasperato sadismo.