di Marco Pisan
La casa delle lumache senza guscio
Autore: Giovanni De Feo
Editore: Acheron Books
Anno: 2019
Genere: Horror & Gotico
Pagine: 148
Consigliato a chi ama H.P. Lovecraft e vuole scoprire un ottimo autore italiano dell’orrore.
Mara decide di prendersi una meritata vacanza, da trascorrere da sola in una piccola isola del Mediterraneo; affitta così una villa lontana dal villaggio, determinata a riposare. Ma non le sarà possibile farlo: strani rumori notturni la terranno sveglia e disturberanno i suoi sogni. E questo sarà solo l’inizio perché Villa Lumaca – così si chiama l’alloggio – e l’intera popolazione dell’isola nascondono un oscuro e antico segreto, che porterà la mente di Mara alla deriva.
Danilo Arona, scrittore esperto di fantasy e horror, descrive con entusiasmo La casa delle lumache senza guscio come “il perfetto racconto del terrore di 126 mila battute” e ha ragione.
Mara, la protagonista, è una persona comune, in cerca di un po’ di pace e pare aver finalmente trovato il posto adatto a lei. Tutto sembrerebbe perfetto, se non fosse per gli strani rumori che hanno non solo qualcosa di “strisciante” ma anche di umano. Inoltre, di sera Villa Lumaca viene presa letteralmente d’assalto da centinaia di lumache senza guscio – limacce o lumaconi, che dir si voglia – e non è di certo un bello spettacolo… ma si sa, anche in vacanza non è detto che tutto sia perfetto.
Con lo scorrere delle pagine il lettore percepisce lievi cambiamenti nell’atmosfera della casa e della protagonista stessa. Sembra quasi che Mara cominci a “scivolare” via: la donna sicura di sé che conosciamo all’inizio della storia sembra mostrare incrinature a livello psicologico che vanno piano piano accentuandosi. Forse è solo l’immaginazione che le fa brutti scherzi?
Oltretutto, Mara vede che la gente del villaggio la schiva come se avere a che fare con lei fosse un’azione tabù. E che dire delle antiche rovine dell’isola? Presentano strane raffigurazioni nella roccia e un buco che a lei ricorda quello del lavello della sua cucina… Tutto a un tratto, il lettore si accorge di come la cara Mara stia diventando “una bambina malvagia, deliziosamente crudele” senza nemmeno rendersene conto. Che stia impazzendo?
Il racconto lungo di De Feo ricorda molto le atmosfere dello scrittore statunitense H. P. Lovecraft, con i loro misteri, mostri, riti e anche la connessione con la sessualità: più di una volta Mara viene quasi “soverchiata” da una forte libido che ha strani collegamenti con il mistero che va lentamente svelandosi.
Il costante spostamento dalla realtà al sogno, dalla chiarezza all’allucinazione dà veramente i brividi. Senza ricorrere a scene violente o spargimenti di sangue, De Feo riesce a trasportare il lettore in un luogo in cui l’incontro tra il reale e l’onirico rende la paura palpabile facendo semplicemente leva su parole, suoni, atmosfere. A tratti, ricorrendo al flusso di coscienza, fa immergere il lettore nella stessa mente della protagonista.
La casa delle lumache senza guscio si legge velocemente. La lettura è davvero scorrevole, la trama misteriosa e, sì, forse “scivoloso” è la parola più adatta per descrivere questo breve romanzo horror dal finale fantasy: la storia prende abbrivio proprio come un piede che scivola sul sapone e accelera in caduta. Perdendo il contatto con il pavimento della realtà, Marta – e il lettore con lei – precipitano rovinosamente. Tutto in un attimo.
Se volete passare una o due serate sotto le lenzuola a spaventarvi in compagnia di un bel libro, questo fa per voi!
Il libro in una citazione
«In quel momento attaccò l’urlo. Mara c’era proprio sopra, e sebbene distorto e metallico, questa volta ne subì l’impatto in pieno. Seme d’incubo, il suono mise radici profonde nel suo sè, germogliò in lei, le fiorì sulla sua pelle in corolle di gelo, sbocciò come cuore d’orchidea del suo stesso cuore.»
30 marzo 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA