di Irene Stefanini
Fiori sopra l’inferno
Autrice: Ilaria Tuti
Editore: Longanesi
Anno edizione: 2018
Genere: Gialli & Noir
Pagine: 363
Consigliato a coloro che amano i thriller tutti italiani e, in particolar modo, a coloro che amano anche le montagne.
Per i pochi abitanti di Travenì, piccola comunità montana immaginaria del Friuli, l’apparenza è tutto ciò che conta: chi viene da fuori è uno straniero. Qualcosa, o forse qualcuno, addirittura un serial killer, inizia a spargere terrore nella tranquilla comunità.
Ed è così che a Travenì arrivano a investigare il commissario Teresa Battaglia, specializzata in profiling, e la sua squadra. Il caso è di per sé arduo, ma si complica ulteriormente in seguito al rapimento di un neonato.
Nonostante la sua grande esperienza, questa volta il commissario Battaglia non riesce a realizzare un profilo del serial killer e ne resta particolarmente turbata.
Riuscirà a muoversi tra quelle montagne? Riuscirà a capire di cosa, o chi, si tratta? E, soprattutto, riuscirà a conquistare la fiducia di quella comunità montana tanto chiusa e diffidente?
Con Fiori sopra l’inferno Ilaria Tuti, friuliana di Gemona del Friuli, si è rivelata una brava thrillerista sin dall’esordio.
Grazie alle descrizioni minuziose e puntuali riuscirete a immaginare ogni singola scena: percepirete ogni odore, osserverete ogni movimento, noterete ogni cambiamento di luce, proprio come se foste davvero su quei monti.
Altro punto di forza, forse il più importante, è la caratterizzazione della protagonista: la Battaglia – un cognome, una garanzia – si rivelerà infatti una Donna commissario con la “D” maiuscola.
In un ambiente tipicamente maschile, per Teresa la cosa essenziale è apparire forte e riuscire così a mantenere il rispetto dei colleghi tanto faticosamente ottenuto. A lavoro è la donna commissario di lunga esperienza, ma negli altri momenti della vita è una sessantenne di straordinaria umanità, con le sue paure e le sue fragilità. Una donna in battaglia – non casualmente – con il mondo, ma soprattutto in guerra con se stessa, con la malattia che la attanaglia, con gli anni che avanzano, con un passato doloroso.
Altro protagonista è l’ispettore Massimo Marini, l’ultimo arrivato, proprio il giorno in cui la squadra della Battaglia prende in carica il caso. Bella l’evoluzione che si crea nel rapporto tra lui e Teresa, che ritroveremo anche in Ninfa dormiente e Luci della notte, secondo e terzo romanzo della Tuti con la Battaglia protagonista.
Curiosa anche la caratterizzazione dell’antagonista, del cattivo, qui serial killer. Una figura talmente studiata da portare il lettore a domandarsi se non sia una vittima anche lui.
Un thriller incalzante, in cui la suspense è sapientemente dosata e che sa tenere davvero il lettore incollato alla pagina, anche grazie a capitoli di lunghezza non eccessiva.
Il libro in una citazione
«Forse loro vedono il mondo meglio di noi. Vedono l’inferno che abbiamo sotto i piedi, mentre noi contempliamo i fiori che crescono sul terreno.»
23 marzo 2021
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