di Michele Griggi
Esercizi di fiducia
Autrice: Susan Choi
Editore: Edizioni Sur
Traduttrice: Isabella Zani
Genere: Moderna e contemporanea
Anno edizione: 2021
Anno prima edizione: 2019 (Usa)
Pagine: 311
Consigliato a chi ama i romanzi ambientati nel mondo del teatro e quelli che vedono protagonisti studenti alle prese con la propria formazione come persone.
Negli anni Ottanta, in una cittadina non troppo lontana da New York, David e Sarah – non unici protagonisti delle vicende narrate – iniziano gli studi superiori in una scuola artistica, la cosiddetta Capa (Citywide Academy for the Performing Arts).
Mentre David proviene da una famiglia agiata, Sarah costringe la madre ad arrabattarsi per pagare la retta. David e Sarah si piacciono, si frequentano e s’innamorano. Per David l’amore è condivisione, mentre per Sarah è quasi un segreto da custodire in due. Tanto basta per capire come David e Sarah siano destinati a volersi e a non prendersi per tutto il romanzo.
La prosa moderna e piacevole di Susan Choi – autrice americana nata da madre coreana e padre ebreo americano, che vive a New York e insegna a Yale – ci fa vivere assieme a David e Sarah i loro primi due anni di frequenza alla Capa.
Il professore più carismatico è il signor Kingsley, insegnante di recitazione che fa svolgere loro gli “esercizi di fiducia” che danno il titolo al romanzo: una sorta di training recitativo frammisto a psicologia e autocoscienza, spesso effettuato a coppie.
L’attività formativa prevede che tutti gli studenti si esercitino nelle varie arti e nei mestieri dello spettacolo, cosicché possano riuscire a mettere in scena dei musical rivestendo un ruolo sul palco oppure dietro le quinte, a seconda dei loro talenti. Il secondo anno, però, succede qualcosa che cambia i programmi.
Ora David e Sarah si spartiscono la ribalta con altri compagni e compagne di scuola. Tra questi, emerge Karen, la migliore amica di Sarah.
In città arriva una compagnia di studenti inglesi, ospite della scuola, che mette in scena una rappresentazione del Candido di Voltaire così provocatoria da suscitare la reazione sdegnata della preside e di tutta la comunità bacchettona. La compagnia inglese resta in città per un certo periodo, guidata da Martin, professore e regista, e da Liam, primo attore, unici adulti del gruppo.
La presenza di questi giovani alla Capa provoca sommovimenti sentimentali e fa nascere storie che si incrociano e si scontrano tra gli studenti del posto e gli ospiti. In particolare, Sarah avrà una storia con Liam e Karen con Martin.
Contrariamente alle apparenze, questo quinto romanzo della Choi – il primo tradotto e pubblicato in Italia, oltretutto premiato in patria con il National Book Award – non è un classico romanzo di formazione ambientato in una scuola artistica, peraltro molto interessante.
Anni dopo, quando David è un famoso regista teatrale e Sarah è una scrittrice di successo, Karen si reca a Los Angeles per assistere alla presentazione di un libro di quest’ultima. In questo momento il lettore scoprirà tutto quello che – potremmo dire – è rimasto nascosto dietro le quinte della prima parte del romanzo e la vicenda prenderà tutto un altro sapore.
Karen riporta Sarah là dove tutto è iniziato, dove David viene convinto ad aiutare Martin, caduto in disgrazia in Inghilterra. David organizza la rappresentazione di una pièce di Martin e sceglie Karen come protagonista, ma la sera della prima succede qualcosa d’inaspettato…
Un bel romanzo veramente, questo della Choi, scritto con uno stile che inizialmente ricorda Persone normali dell’irlandese Sally Rooney e che, in un secondo momento, prende tutta un’altra piega, sorprendendo e intrattenendo. Molto efficace, poi, la descrizione delle lezioni e, in generale, dell’atmosfera della scuola d’arte, con gli esercizi di fiducia, le prove degli spettacoli e la vita reale che aspetta fuori.
La storia tra David e Sarah, due anime gemelle destinate a non stare mai insieme, due personaggi alla fine forse non così positivi, attira l’attenzione del lettore e ne svia il giudizio. Perché attorno ai protagonisti l’autrice di Esercizi di fiducia tesse ben altre tele. Trame nascoste si dipanano solo per essere svelate nel finale, un po’ come dire: attenti, non sempre i protagonisti assoluti sono quelli che meritano la vostra attenzione, ampliate lo sguardo, seguite anche le vicende dei personaggi che vi sembrano secondari e non date niente per scontato.
Il libro in una citazione
«L’ego non è mai troppo, fintanto che lo si controlla.»
9 marzo 2021
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