I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Uccido chi voglio”
“Lo abbiamo atteso, sapevamo che era in scrittura, che sarebbe arrivato e che sarebbe stato diverso. […]
Questo libro ti porta a procedere veloce per vedere come va a finire. E, in alcuni momenti, vengono fuori emozioni tali che veramente capisci di avere di fronte a te un libro importante.
Certo non fila tutto liscio: anche se non sembra, sono una ipercritica e qualcosina mi ha dato un po’ da pensare.Ma Stassi ha confermato di essere uno scrittore geniale: ha dato prova che le sue conoscenze letterarie lo porteranno molto lontano. Il suo modo di scrivere, in sostanza, produce effetti benefici in chi lo legge ed, anche, effetti collaterali importanti e tali da desiderare il quarto della serie nell’immediatezza! Come ha detto Fabio Stassi, questo libro è un giallo contaminato, un giallo del disordine, un poliziesco impuro. A me piace la costante: Roma, passeggiare per la mia città amata, attraverso luoghi di cui conosco odori e sapori.”
@raccontarerosi su instagram (19 agosto 2020)
Uccido chi voglio
Autore: Fabio Stassi
Editore: Sellerio Editore
Genere: Gialli & Noir
Collana: La Memoria
Anno edizione: 2020
Pagine: 234
Cosa scrive l’editore
Questa storia è nata in un carcere. Un detenuto albanese mi rivelò, in un incontro, il vero significato dell’antico soprannome della mia famiglia, Vrascadù.
Avevo sempre creduto che volesse dire Braccia Cadute e fosse una contrazione del siciliano. Si trattava invece di una frase arbëreshë; il ragazzo mi consegnò la traduzione su una pagina strappata che ho portato con me per anni: Uccido chi voglio. È il titolo di questo romanzo, e il motivo per cui comincia con un altro biglietto spedito da Regina Coeli.
A scrivere a Vince Corso, che di mestiere cura la gente suggerendo libri da leggere, è un ergastolano di nome Queequeg. Inizia così una settimana difficile, nella quale Corso si troverà a un metro dalla follia e nel mezzo di un’indagine, ma da inquisitore a inquisito, come se oltre alla realtà anche l’alfabeto si fosse capovolto ed esistesse per davvero una Porta Magica tra i libri e la vita.
Smarrito per Roma, Vince Corso si addestra a perdersi, non a ritrovarsi. La sua è la testimonianza di un detective involontario che non riesce più a leggere il mondo che lo circonda. Un rapporto sulle ombre, e sul potere minaccioso e salvifico delle parole. Una lunga lettera al padre, dopo tante cartoline.
Uccido chi voglio è il terzo libro della serie sul biblioterapeuta Vince Corso, inaugurata con La lettrice scomparsa (primo libro) e proseguita con Ogni coincidenza ha un’anima (secondo libro).