di Enzo Palladini
Tishomingo Blues
Autore: Elmore Leonard
Editore: Einaudi
Genere: Gialli & Noir
Traduttore: Wu Ming 1 (Roberto Bui)
Anno edizione: 2003
Anno prima edizione: 2002 (Usa)
Pagine: 308
Consigliato a chi è affascinato da storie americane un po’ strampalate.
Si parte con la fantasia per gli Stati Uniti veri, quelli che non sono la New York turistica, la Los Angeles dei vip o la San Francisco dei festival. Un’America abitata da gente che indossa ancora cappelli da cowboy e stivaloni da ranchero, che vive ai limiti della legalità e spesso anche oltre. In questa America poco turistica ma molto americana, ci imbattiamo in Dennis Lenahan, che da sempre si guadagna da vivere con i tuffi estremi e che ha rischiato di morire sfracellato. A un certo punto, ha deciso di costruirsi da solo la struttura della piattaforma e la vasca in cui tuffarsi per allestire uno spettacolo, i cui proventi alla fine vanno divisi solamente con i gestori degli alberghi che gli offrono uno spazio e un potenziale pubblico. Però questa America, quella che si sviluppa intorno alle rive del Mississippi, è anche quella che vive soprattutto di gioco d’azzardo, di piccola delinquenza parzialmente organizzata, di clientelismi e sotterfugi.
Il primo evento che sconvolge le certezze di Dennis appena inizia ad allestire il suo show in un albergo-casinò – il Tishomingo appunto – è l’assassinio a sangue freddo dell’operaio che lo sta aiutando a montare tutto l’impianto. Il tuffatore ne è involontario testimone proprio dall’alto della sua torre di venticinque metri, ma questo è solo l’inizio. Poi Dennis s’imbatte in un brillante uomo d’affari amante del blues, che in realtà si rivela un poco di buono, esattamente come quasi tutti coloro che ronzano intorno al piccolo mondo del casinò. E si va avanti tra colpi di scena, omicidi commessi senza il minimo pentimento, accoppiamenti provvisori o più strutturati. Nel mezzo c’è anche la rievocazione storica di una battaglia della Guerra civile americana, che poi diventa il pretesto per altri crimini.
La narrazione di Elmore Leonard è avvincente per tutta la prima parte, quando inizia a farci scoprire i vari personaggi, le loro caratteristiche, il loro “essere buoni”, che invece poi diventa anche il loro essere un po’ cattivi. Lo scrittore americano realizza descrizioni ad alto tasso di incisività: alcune pagine ci portano esattamente lì, davanti alla scena che sta raccontando, quasi a sentir parlare i personaggi e a percepirne gli odori e gli umori. Un po’ più lenta si rivela la rievocazione storica della battaglia, con troppi particolari poco fruibili da noi italiani nonostante la meravigliosa traduzione dello scrittore Roberto Bui (con lo pseudonimo Wu Ming 1), davvero precisa anche nel rendere l’idea di come i luoghi e i personaggi raccontati siano diversi da quelli dell’America che siamo abituati a conoscere. Vale ampiamente la pena di andare avanti, di leggere fino alla fine, perché comunque Dennis e gli altri antieroi che popolano le pagine di Tishomingo Blues entrano velocemente nelle simpatie del lettore, come se fossero vecchi amici.
Il libro in una citazione
«Dennis Lenahan, tuffatore dalla piattaforma, diceva che se mettevi una moneta da cinquanta centesimi sul pavimento e la guardavi stando in piedi, ecco, quella era la vasca vista dall’alto, da una torre d’acciaio di venticinque metri.»
19 febbraio 2021
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