Anche quest’anno la sezione dei #miolibro2020 di narrativa moderna e contemporanea è quella che registra più titoli commentati. I libri scelti per questo genere sono trentatré e alcuni di loro hanno già fatto comparsa nella scorsa edizione del nostro social reading. Stiamo parlando di Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin, che è uscito nel 2019 ma è diventato un bestseller proprio un anno dopo; Il colibrì di Sandro Veronesi, anch’esso arrivato in libreria nel 2019 ma premiato nel 2020 con il Premio Strega; Patria di Fernando Aramburu, che nel 2018 ha conquistato il Premio Strega Europeo; Memorie di una geisha di Arthur Golden, trasposto in film nel 2005. Ma i titoli degni di nota sono diversi: basti citare Il cardellino di Donna Tartt, vincitore del Premio Pulitzer nel 2014. Dei trentatré libri segnalati per questa sezione solo nove sono stati scritti da autori italiani.
A sangue freddo
di Truman Capote (Garzanti, 2020)

“Il padre di tutti i crime giudiziari. Un’agghiacciante vicenda raccontata dalla penna talentuosa e tormentata di Truman Capote. Scritto con rara capacità di introspezione psicologica, col distacco del giornalista di razza e la pietas dell’intellettuale sensibile.”
@Sabri_book su twitter (27 novembre 2020)
Verso un sicuro approdo
di Wallace Stegner (Bompiani, 2019)

“Verso un sicuro approdo è il #miolibro2020 per i personaggi, l’ambientazione spettacolare, la trama, la grandissima scrittura ricercata e profondissima. Una delle rare volte in cui, terminato il libro, ho faticato a staccarmi dai personaggi.”
@sandralux su twitter (27 novembre 2020)
Prima di noi
di Giorgio Fontana (Sellerio, 2020)

“Per me la lettura dell’anno è Prima di noi di Giorgio Fontana. Perfetti trama, personaggi, ambientazione. L’ho letto nel primo lockdown e mi ha decisamente portato via.”
@SheMsBluebell su twitter (27 novembre 2020)
Olocaustico
di Alberto Caviglia (La Giuntina, 2019)

“Un futuro non così lontano, un turbinio di vicende generato da una fake news e il Grande Malach come guest star. Il tema della memoria della Shoah affrontato in modo davvero originale.”
@raf_rob su twitter (27 novembre 2020)
Broken
di Don Winslow (HarperCollins Italia, 2020)

“Come #miolibro2020 scelgo Broken perché è stata una rimpatriata, architettata magistralmente dal Maestro.”
@gliacca su twitter (12 dicembre 2020)
Topeka School
di Ben Lerner (Sellerio, 2020)

“Il #miolibro2020 è Topeka School di Ben Lerner perché l’autore è nuovo e fresco e la sua narrativa, in particolare quest’opera, lo rispecchia appieno, proiettandolo nella migliore letteratura contemporanea mondiale. Topeka School è un’esperienza difficile da spiegare: leggetelo!”
@_EMANUELE_D_ su twitter (12 dicembre 2020)
Un abbraccio sospeso
di Luigina Parisi (Musicaos, 2020)

“Quando un libro è capace di smuovere le emozioni, suscitando una forma di affetto e di impulso dell’anima, significa che l’autrice ha colpito nel segno. Lo stile di scrittura è fluido, accurato e accattivante.”
@moschin_manuela su twitter (12 dicembre 2020)
Vita e destino
di Vasilij Grossman (Adelphi, 2013)

“Un Guerra e pace del Novecento con i suoi orrori e le sue scintille di eternità.”
@mropinto su twitter (12 dicembre 2020)
Una vita come tante
di Hanya Yanagihara (Sellerio, 2016)

“Scelgo Una vita come tante perché più che un libro è una droga! Un testo che attira sempre a sé perché è pieno di dolore e ci si aspetta una redenzione prima o poi.”
@silbai64 su twitter (12 dicembre 2020)
Il teatro dei sogni
di Andrea De Carlo (La nave di Teseo, 2020)

“È sempre difficile per me scegliere un libro preferito, ma uno che ho apprezzato molto in questo 2020 è sicuramente Il teatro dei sogni di Andrea De Carlo. Attualissimo, satirico e coinvolgente.”
@UgoCirilli su twitter (12 dicembre 2020)
Brevemente risplendiamo sulla Terra
di Ocean Vuong (La nave di Teseo, 2020)

“Prosa e poesia si fondono in un romanzo pieno di grazia, dove il dolore viene trasceso e diventa luce.”
@Sua_Artezza su twitter (12 dicembre 2020)
Lui è tornato
di Timur Vermes (Bompiani, 2017)

“Adolf Hitler si risveglia ai giorni nostri… e trova terreno fertile. Libro sorprendente e geniale.”
@Brizio1965 su twitter (12 dicembre 2020)
Infinite Jest
di David Foster Wallace (Einaudi, 2016)

“Infinite Jest è il #miolibro2020 perché, pur lunghissimo, si beve, tanto è fluida la minuziosa scrittura. Ho particolarmente apprezzato la capacità dell’autore di descrivere e sondare l’animo umano, i comportamenti esterni che sempre da dentro provengono, senza emettere giudizi.”
@mambablack9 su twitter (14 dicembre 2020)
Io non mi chiamo Miriam
di Majgull Axelsson (Iperborea, 2016)

“Un punto di vista diverso sulla tragedia dell’Olocausto. Commovente e coinvolgente.”
@ampv28 su twitter (20 dicembre 2020)
La vita bugiarda degli adulti
di Elena Ferrante (edizioni e/o, 2019)

” ‘Io sono scivolata via e continuo a scivolare anche adesso, dentro queste righe…’ scrive Elena Ferrante nella Vita bugiarda degli adulti. Affrontare il tema dell’adolescenza non è semplice. Un libro coinvolgente, a tratti duro, sincero.”
@Mami43977485 su twitter (20 dicembre 2020)
Ohio
di Stephen Markley (Einaudi, 2020)

“Un racconto di vite difficili, amici che si ritrovano dopo tanti anni; nel corso della narrazione si ricostruisce il percorso che li ha condotti fino a quel momento. Una storia del Midwest americano.”
@pmazzucc_pm su twitter (20 dicembre 2020)
L’età di mezzo
di Joyce Carol Oates (Mondadori, 2004)

“Un libro che ho trovato perfetto per raccontare noi donne, in un tempo bello e complicato, dove ci si ritrova a fare bilanci e riflessioni di quello che si è fatto o non si è riusciti a fare.”
@Valenti07388668 su twitter (20 dicembre 2020)
Sostiene Pereira
di Antonio Tabucchi (Feltrinelli, 2020)

“La citazione vale da sola come consiglio: ‘La smetta di frequentare il passato, cerchi di frequentare il futuro’.”
@Oswald18593856 su twitter (22 dicembre 2020)
La strada di casa
di Kent Haruf (NN Editore, 2020)

“Il #miolibro2020 è La strada di casa di Kent Haruf. Ultimo titolo pubblicato in Italia, ultimo viaggio verso Holt, la cittadina in cui ho ritrovato una sensazione di casa. Anche qui, come in tutte le opere di Haruf, troviamo l’umanità con le sue luci e le sue ombre, la gentilezza ma anche la crudeltà, il sacrificio e la condanna.
Un luogo distante dai centri più grandi, dagli eventi più importanti, ma capace di donare diverse emozioni al lettore.
Con Haruf ti emozioni per le piccole cose, per i gesti di pura gentilezza, per l’amore che sboccia anche nelle avversità, per quei semplici momenti quotidiani che racchiudono la vera bellezza. Ma ti indigni anche, per la crudeltà dell’essere umano, per le ingiustizie.
E anche qui, in questo ultimo, splendido romanzo, ho ritrovato tutto questo.
Sono tornata in una delle mie case letterarie per un’ultima volta, ma non è detto che non ci tornerò ancora rileggendo tutti i libri di Haruf.”
@marta.sognatrice su instagram (27 dicembre 2020)
Lullaby Road
di James Anderson (NN Editore)

“Scelgo Lullaby Road di James Anderson perché la solitudine di molti di quei personaggi mi ha aiutato a superare la prima parte di questo anno funesto.”
@GianlucaCoccia su twitter (27 dicembre 2020)
Lullaby Road è il secondo libro della Serie del deserto, inaugurata da Il diner nel deserto (primo volume).
Azami
di Aki Shimazaki (Feltrinelli, 2020)

“Un romanzo breve, intenso, stupendo. A Nagoya un uomo cerca di ritrovare se stesso e il rapporto con la moglie. Spero escano presto anche gli altri libri della pentalogia. Adoro i libri di Aki Shimazaki.”
@LavezziSerena su twitter (27 dicembre 2020)
Il secondo romanzo della pentalogia inaugurata da Azami, Hôzuki, uscirà per Feltrinelli nel 2021.
Patria
di Fernando Aramburu (Guanda, 2019)

“Con uno stile originale, Aramburu racconta tante storie e punti di vista di persone normali, che vanno però a confluire nella grande Storia. Stimola tante riflessioni, attraverso le emozioni.”
@Deanna37702329 su twitter (27 dicembre 2020)
L’avventura di un povero cristiano
di Ignazio Silone (Mondadori, 2008)

“Lo rileggo ogni anno per non dimenticare che la libertà e la dignità non hanno prezzo…”
@Suziquattro2 su twitter (27 dicembre 2020)
Cambiare l’acqua ai fiori
di Valérie Perrin (edizioni e/o, 2019)

“Lo consiglio soprattutto alle donne perché è intriso di sensazioni, stati d’animo che caratterizzano la personalità femminile. Bello, coinvolgente.”
@DanielaComaschi su twitter (27 dicembre 2020)
Everyman
di Philip Roth (Einaudi, 2014)

“Everyman è un piccolo gioiello nella produzione letteraria di Roth. È un ripensamento sulla vita passata vista con disincanto.”
@francgalasso su twitter (27 dicembre 2020)
La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo
di Audrey Niffenegger (Mondadori, 2019)

“La storia d’amore tra Henry e Clare è più forte degli scompensi genetici di cui l’uomo soffre e che lo portano, sotto stress, a viaggiare nel tempo. Meraviglioso.”
@Ro_Berta_42 su twitter (27 dicembre 2020)
Acqua viva
di Clarice Lispector (Adelphi, 2017)

“Elegante, raffinato, poetico. Quando la parola scritta diventa poesia, quando le frasi sono un compendio di vita e scorrono come un fiume in piena; ecco, questa è Letteratura che merita di essere letta.”
@angelucci_dario su twitter (27 dicembre 2020)
Il colibrì
di Sandro Veronesi (La nave di Teseo, 2019)

“Un romanzo coinvolgente, dalla prima all’ultima pagina. Premio Strega meritatissimo.”
@RoccisanoF su twitter (27 dicembre 2020)
Gli affamati
di Mattia Insolia (Ponte alle Grazie, 2020)

“Il #miolibro2020 è Gli affamati di Mattia Insolia: fin dalla prime righe sei lì con Paolo e Antonio, avvolto e quasi soffocato dalla loro esistenza difficile. Vorresti aiutarli, ma non puoi.”
@Fioredicampo6 su twitter (28 dicembre 2020)
Se una notte d’inverno un viaggiatore
di Italo Calvino (Mondadori, 2016)

“È il libro che mi ha fatto innamorare di Calvino e che trova la sua ragione d’essere in una sorta di ciclicità che, nel finale, appaga qualsivoglia tentativo di mollarne la lettura cammin facendo. L’autore si rivolge direttamente al lettore ed è come averlo al proprio fianco. Illuminante e densa di significato è la presentazione che Calvino fa e che deve essere necessariamente letta e compresa per poter apprezzare il finale, dove ogni cosa acquista e conquista il suo posto.”
@Passionelibri1 su twitter (28 dicembre 2020)
Memorie di una geisha
di Arthur Golden (TEA, 2008)

“Splendido, malinconico, struggente. Un Giappone a noi completamente sconosciuto.”
@iva605 su twitter (29 dicembre 2020)
Le ricette della Signora Tokue
di Durian Sukegawa (Einaudi, 2019)

“Un gran bel libro, una classica favola moderna giapponese. Bella storia l’incontro tra Sentarö, cuoco in un chiosco che vende dorayaki, e la signora Tokue, dolce settantaseienne, entrambi con un passato doloroso che ancora pesa sulle loro esistenze. Un libro carico di sentimenti, delicatezza, dolcezza, dolore, tristezza, malattia, emarginazione. Ma in tutto questo è anche ricco di riflessioni e spunti di vita che, soprattutto in un periodo di pandemia come quello attuale, insegnano a ritrovare la felicità nell’inaspettato; spingono a godere delle piccole cose, di ogni momento; ad ascoltare ogni singola cosa del creato, anche un pugno di fagioli… quelli che serviranno a farcire le frittelle dolci. Consigliatissimo.”
Antonella Montesanti nel gruppo facebook (29 dicembre 2020)
Mille splendidi soli
di Khaled Hosseini (Piemme, 2014)

“A essere sincera, non ho dovuto neppure rifletterci troppo: la scelta è stata immediata. Il #miolibro2020 è Mille splendidi soli di Khaled Hosseini.
Un libro intenso e dolce. Doloroso ma pieno di forza. Di guerre e difficoltà.
Una storia lunga trent’anni, in un Paese ancora oggi provato da rotture profonde. Ma anche di Amicizia. La forza di due donne che si uniscono, che diventano complici per sopravvivere! Mille splendidi soli è uno di quei libri che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita!”
@ilpiaceredeilibri su instagram (30 dicembre 2020)
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