I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “M. L’uomo della provvidenza”
“Come accade anche col primo volume, in L’uomo della provvidenza Antonio Scurati appassiona con la forza della storia. Un libro romanzato il giusto e allo stesso tempo documentatissimo.”
@michelegriggi su twitter (3 febbraio 2021)
“Secondo capitolo della tetralogia dedicata a Mussolini, che copre il periodo dal 1925 al 1932. Il regime muta e si allarga, le storie e le meschinità personali si intrecciano al nascente impero, il Capo diventa Mito e si isola dal mondo reale. Il primo volume si concentra sulla costruzione, questo sul consolidamento: inevitabile che il ritmo e gli eventi siano diversi. Le nascite sono sempre più affascinanti (nel bene e nel male) delle crescite, almeno per me. Da leggere.”
Luca Pasquy nel gruppo facebook (18 ottobre 2020)
M. L’uomo della provvidenza
Autore: Antonio Scurati
Editore: Bompiani
Genere: Romanzo storico
Collana: Narratori Italiani
Anno edizione: 2020
Pagine: 656
Cosa scrive l’editore
All’alba del 1925 il più giovane presidente del Consiglio d’Italia e del mondo, l’uomo che si è addossato la colpa dell’omicidio di Matteotti come se fosse un merito, giace riverso nel suo pulcioso appartamento-alcova. Benito Mussolini, il “figlio del secolo” che nel 1919, rovinosamente sconfitto alle elezioni, sedeva nell’ufficio del Popolo d’Italia pronto a fronteggiare i suoi nemici, adesso, vincitore su tutti i fronti, sembra in punto di morte a causa di un’ulcera che lo azzanna da dentro.
Così si apre il secondo tempo della sciagurata epopea del fascismo narrato da Scurati con la costruzione e lo stile del romanzo. M. non è più raccontato da dentro perché diventa un’entità distante, “una crisalide del potere che si trasforma nella farfalla di una solitudine assoluta”. Attorno a lui gli antichi camerati si sbranano tra loro come una muta di cani. Il Duce invece diventa ipermetrope, vuole misurarsi solo con le cose lontane, con la grande Storia.
A dirimere le beghe tra i gerarchi mette Augusto Turati, tragico nel suo tentativo di rettitudine; dimentica ogni riconoscenza verso Margherita Sarfatti; cerca di placare gli ardori della figlia Edda dandola in sposa a Galeazzo Ciano; affida a Badoglio e Graziani l’impresa africana, celebrata dalla retorica dell’immensità delle dune ma combattuta nella realtà come la più sporca delle guerre, fino all’orrore dei gas e dei campi di concentramento.
Il cammino di M. Il figlio del secolo – caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell’autocoscienza nazionale – prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell’oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell’epoca. Fino al 1932, decennale della rivoluzione: quando M. fa innalzare l’impressionante, spettrale sacrario dei martiri fascisti, e più che onorare lutti passati sembra presagire ecatombi future.
M. L’uomo della provvidenza è il secondo volume della tetralogia di Antonio Scurati dedicata al fascismo e a Benito Mussolini e inaugurata da M. Il figlio del secolo
[…] M. Il figlio del secolo inaugura la tetratologia di Antonio Scurati dedicata al fascismo e a Benito Mussolini. Il secondo volume è M. L’uomo della provvidenza. […]