I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “L’apprendista”
“Nell’estate del 1922 la giovane Paulien Mertens è a Parigi, sola e disperata, ripudiata dalla sua famiglia e abbandonata dall’uomo che doveva sposare. Il suo fidanzato, George Everard, ha infatti truffato i suoi genitori e tutti i loro facoltosi amici imprenditori e Paulien vaga per le strade di Parigi rimuginando ossessivamente su come fare per dimostrare la propria innocenza ai genitori e per restituire al padre almeno una piccola parte di ciò che ha perso. Così, decide di cambiare nome e look e diventa Vivienne Gregsby, esperta di storia dell’arte, e riesce a trovare lavoro come assistente del dottor Edwin Bradley, collezionista d’arte americano con il sogno di creare un museo a Philadelphia.
Vivienne inizia a frequentare il mondo degli artisti parigini e la casa di Gertrude Stein, dove conosce e si innamora di Henri Matisse. Terrorizzata, però, che qualcuno del suo vecchio mondo possa riconoscerla, accetta volentieri la proposta di Bradley di seguirlo in America. Qui riesce quasi a mettere le mani sui dipinti che il dottore ha acquistato da suo padre, ma… colpi di scena imprevedibili racconteranno tutta un’altra storia.
Un romanzo brillante, vivace, assolutamente imprevedibile. Consigliato a tutti coloro che amano l’arte e necessitano di riempirsi gli occhi di vera bellezza.”
@theinsta_reader su instagram (17 aprile 2020)
L’apprendista
Autrice: Barbara Shapiro
Titolo originale: The Collector’s Apprentice: A Novel
Traduttrice: Maddalena Togliani
Editore: Neri Pozza
Genere: Romanzo storico
Collana: I Narratori delle Tavole
Anno edizione: 2020
Pagine: 368
Cosa scrive l’editore
È l’estate del 1922 e la giovane Paulien Mertens, il cuore a pezzi e duecento franchi in tasca, è in esilio a Parigi. Diseredata e ripudiata dai genitori a causa della truffa finanziaria messa in atto dal suo fidanzato George Everard, che ha condotto le Fabbriche tessili Mertens sull’orlo della bancarotta, Paulien vaga per la città chiedendosi come riuscirà a dimostrare la propria innocenza e a restituire al padre almeno una piccola parte di ciò che ha perso.
Dopo aver dato un taglio ai suoi lunghi capelli e cambiato il proprio nome in Vivienne Gregsby, la giovane donna decide di sfruttare le sue competenze nel campo dell’arte per rientrare in possesso della collezione di dipinti postimpressionisti di suo padre e ottenere, così, il perdono della famiglia.
Grazie alla sua intraprendenza, riceve la proposta di fare da assistente al dottor Edwin Bradley, collezionista d’arte americano con l’ambizione di creare un museo a Philadelphia. Vivienne dovrà accompagnarlo nelle sue visite agli studi degli artisti, fargli da interprete, da segretaria, aiutarlo a fissare gli appuntamenti e a prendere accuratamente nota delle transazioni.
Un lavoro che la giovane accetta con entusiasmo, conscia del fatto che potrebbe consentirle non soltanto di venire a contatto con opere straordinarie, ma anche di incontrare gli artisti i cui dipinti la emozionano fin da quando era solo una bambina, come Henri Matisse, per esempio, che col suo piglio giovanile, la barba folta e lo sguardo intelligente, non mancherà di far breccia nel suo cuore. Un lavoro, tuttavia, non privo di rischi. Qualcuno potrebbe smascherarla, magari lo stesso George Everard, in vena di architettare uno dei suoi malefici raggiri…