I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La signora Dalloway”
“Una giornata nella vita della signora Dalloway − e di altri personaggi secondari che ne influenzano profondamente l’esistenza.
La storia inizia alle 10 del mattino di mercoledì 23 giugno 1923, quando Clarissa Dalloway, ricca cinquantenne, si dirige a Bond Street per acquistare fiori per la festa che ha organizzato quella sera stessa.
Passeggiando per le strade di Londra, i ricordi del suo passato si alternano alle vicende del presente. Sullo sfondo, la vita di Septimus Smith, reduce della prima guerra mondiale e sua moglie Lucrezia, che lo costringe a vedere uno psicologo poiché soffre di quelli che oggi definiremmo disturbi da stress post traumatico.
Quella sera stessa, l’uomo si getta dalla finestra di fronte agli occhi dell’impotente moglie. Quando lo psicologo che lo aveva in cura riferisce l’accaduto a Clarissa una volta arrivato alla festa, l’atmosfera è rovinata e la donna subisce una notevole attrazione per il gesto di Septimus, sentendosi profondamente in connessione con l’uomo e l’idea del suicidio.
Virginia Wolf ci porta nella mente della signora Dalloway svelandoci i suoi pensieri più reconditi e privati. Uno stile narrativo innovativo e una scrittrice immortale. Imperdibile!”
@theinsta_reader su instagram (12 gennaio 2020)
La signora Dalloway
Autrice: Virginia Woolf
Titolo originale: Mrs. Dalloway
Traduttrice: Nadia Fusini
Editore: Feltrinelli
Genere: Classici
Collana: Universale Economica
Anno edizione: 2013
Anno prima edizione: 1925
Pagine: XXIX-177
Cosa scrive l’editore
Un mercoledì di metà giugno del 1923 Clarissa Dalloway, moglie di un deputato conservatore alla Camera dei Lords, esce per comprare dei fiori per la festa che la sera riunirà nella sua casa una variopinta galleria di personaggi. Tra gli altri: Peter Walsh, l’amante respinto, appena tornato dall’India, e l’amica tanto amata, più di ogni uomo, Sally Seton.
Per le strade di Londra passeggia anche Septimus Warren Smith, il deuteragonista del romanzo. Nulla sembra legare i due, se non la città di Londra. Clarissa ha cinquant’anni, è ricca. Septimus ne ha appena trenta, è povero e traumatizzato dall’esperienza feroce e violenta della guerra, in cui ha perduto non solo l’amico Evans, ma ogni pace. Eppure i due, senza mai incontrarsi, semplicemente sfiorando gli stessi luoghi, comunicano.
Con sapienza straordinaria Virginia Woolf, giunta con questo al suo quarto romanzo, tesse il filo sottile di corrispondenze, echi, emozioni che creano un’opera di grande intensità. Dove un uomo e una donna sconosciuti l’uno all’altra sono accomunati dallo stesso amore e terrore della vita, che li porterà, nell’accettazione (femminile) o nel rifiuto (maschile), ad affermarne comunque l’inestimabile valore.