I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Usciti di Senna”
“Rouen, luglio 2008. Durante l’Armada − spettacolare manifestazione che si svolge ogni cinque anni in cui i più bei velieri delle marine militari di tutto il mondo si ritrovano a Rouen e da lì scendono il corso della Senna fino a Le Havre − vengono rinvenuti i cadaveri di tre giovani marinai, uccisi con le medesime modalità, ossia con una pugnalata al cuore.
I tre avevano in comune un tatuaggio sulla spalla raffigurante un’aquila, una tigre, un coccodrillo, una colomba e uno squalo. Maline Abruzze, giornalista ribelle, indaga autonomamente sulla vicenda e scopre una pista che conduce a un misterioso tesoro dei pirati, che va protetto a qualunque costo.
Che dire di Michel Bussi? Ormai lo conosco a menadito e, a trenta pagine dalla conclusione col colpevole assicurato alla giustizia, mi aspettavo il colpo di scena che, ovviamente, c’è stato, orchestrato alla perfezione per far combaciare l’ultimo tassello del puzzle. Lo adoro! Lo stile raffinato, elegante, squisitamente francese, lo rendono un autore unico nel suo genere. L’idea di partire da dati storici reali e svilupparne un intreccio di fantasia è semplicemente perfetta e, pertanto, vi assicuro che questo romanzo è assolutamente imperdibile!”
@theinsta_reader su instagram (14 giugno 2020)
“Tre misteriosi omicidi inquietano la città di Rouen durante l’Armada, manifestazione in cui convergono i più bei velieri delle marine militari del mondo. Una brillante ma ribelle giornalista indaga. Straodinario, anche se per me il capolavoro indiscusso di Michel Bussi resta Ninfee Nere.”
@Ro_Berta_42 su twitter (13 giugno 2020)
Usciti di Senna
Autore: Michel Bussi
Titolo originale: Mourir sur Seine
Traduttore: Alberto Bracci Testasecca
Editore: edizioni e/o
Genere: Gialli & Noir
Collana: Dal Mondo
Anno edizione: 2020
Pagine: 480
Cosa scrive l’editore
Maline, ex reporter d’assalto dal passato turbolento, fa ora la giornalista al SeinoMarin, un settimanale di Rouen a media tiratura.
Rientra nei suoi compiti recensire l’Armada, spettacolare manifestazione che si svolge ogni cinque anni in cui i più bei velieri delle marine militari di tutto il mondo – per l’Italia l’Amerigo Vespucci – si ritrovano a Rouen e da lì scendono il corso della Senna fino a Le Havre: una sontuosa parata che si snoda per decine di chilometri tra le anse e i meandri del grande fiume navigabile e richiama sugli argini milioni di spettatori entusiasti. Un lavoro come tanti, non particolarmente interessante. Almeno fino a quando un marinaio messicano non viene assassinato in circostanze a dir poco misteriose.
Il commissario Paturel, che si occupa del caso, pensa a un delitto passionale o a una rissa tra marinai, e gli indizi sembrano dargli ragione. Sarà Maline a scoprire lo strano intreccio che c’è tra l’omicidio in apparenza banale e il bottino dei pirati della Senna, mitico tesoro che da secoli sarebbe nascosto da qualche parte nei meandri del fiume. Ma la sua scoperta non fa che infittire il mistero e trasformare un’indagine di routine in un’aggrovigliata matassa.