I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il paradiso è un giardino selvatico”
“Antonio Perazzi ci porta a Piuca, nel Chianti, nella grande casa che era del nonno e che da sempre è il rifugio di una natura spontanea e rigogliosa.
Un microclima particolare e un occhio attento alla scelta della posizione e del terreno, permette a piante originarie di ogni dove di diventare parte integrante di un unico sistema vivente, che interagisce con se stesso e con l’ambiente esterno.
Le piante presentate nelle varie sezioni sono tutte piante testarde e coraggiose, che hanno bisogno di poche cure e poche attenzioni da parte di giardinieri entusiasti. Preferiscono stare da sole, sopravvivere con poco e donare a chi le osserva il ricordo di una pianta straordinaria. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
Il libro perfetto da leggere in giardino, in queste splendide giornate primaverili, respirando a pieni polmoni un’aria pulita come non ne abbiamo respirate da parecchio (uno dei pochissimi vantaggi della quarantena).
Piuca è un luogo che ti entra nel cuore, un vero e proprio paradiso, bello proprio perché ci è ignoto.”
@emzocca su instagram (23 aprile 2020)
Il paradiso è un giardino selvatico. Storie ed esperimenti di botanica per artisti
Autore: Antonio Perazzi
Editore: Utet
Genere: Scienze
Anno edizione: 2019
Pagine: 303
Cosa scrive l’editore
La prima regola per amare il giardino è dargli tempo: il segreto sta nell’imparare a rallentare, senza paura di dedicasi all’osservazione della natura, proprio come si fa da piccoli.
Paesaggista raffinato ed esploratore avventuroso, Antonio Perazzi ha scoperto il suo amore per la natura poco più che bambino, durante le lunghe estati tra le colline del Chianti, a Piuca, nella casa del nonno.
Lì, tutto era selvatico: le lucciole che si rincorrevano tra i cespugli di ortiche, i funghi sulle cortecce, le piante che si arrampicavano l’una sull’altra… un giardino molto diverso da quelli che punteggiavano Milano. E mentre molti in quei grovigli naturali vedevano il caos, Perazzi comincia a maturare un’idea di giardino complessa: un insieme unico di organismi capaci di interagire tra loro.
Crescendo questa idea l’ha inseguita nei boschi e nei giardini di tutto il mondo, dalle montagne della Cina meridionale all’India, fino all’Alaska per poi tornare a Piuca, carico di semi e piante esotiche e con un obiettivo preciso: dare vita a una botanica versatile, basata sull’adattamento, a un giardino che fosse in grado di interessare una relazione tra natura e società.
Citazioni tratte dal libro
La prima regola per amare il giardino è dargli tempo: il segreto sta nell’imparare a rallentare, senza paura di dedicarsi all’osservazione della natura, proprio come si fa da piccoli.
@emzocca su instagram (23 aprile 2020)