di Marta Peroni
Dracul. Come tutto ebbe inizio…
Autori: Dacre Stoker & J. D. Barker
Editore: Nord
Genere: Horror & Gotico
Traduttore: Francesco Graziosi
Anno edizione: 2019
Anno prima edizione: 2018 (Usa)
Pagine: 470
Consigliato agli amanti dei romanzi gotici, ma soprattutto di Dracula di Bram Stoker.
Dracul è un romanzo gotico, scritto a quattro mani da Dacre Stoker e J. D. Barker, che può essere considerato una sorta di prequel del famoso Dracula di Bram Stoker.
Come si legge nella postfazione, i due autori hanno voluto cercare una possibile risposta ad alcuni misteri che avvolgono sia la vita dello scrittore irlandese vissuto tra il 1847 e il 1912 – di cui peraltro Dacre Stoker è discendente – sia la pubblicazione del suo celebre romanzo.
Il primo manoscritto che Bram Stoker propose alla Archibald Constable & Co., casa editrice inglese, conteneva una prefazione nella quale l’autore riferiva come i fatti narrati fossero veri, seppur con luoghi e nomi modificati. Poiché Londra era ancora ferita dall’orrore e dalla scia di sangue lasciata da Jack lo Squartatore, Stoker fu invitato ad apportare alcune modifiche.
Sembrerebbe quindi che il Dracula arrivato ai lettori fosse monco di ben 101 pagine iniziali, ed è proprio da queste e dall’analisi dei tanti appunti di Bram Stoker che i due autori di Dracul hanno preso ispirazione.
Il romanzo si apre con Bram Stoker stesso, solo, in una stanza nella torre di un’abbazia sconsacrata. Lo scrittore è circondato da una moltitudine di specchi, che riflettono croci, e da rose bianche benedette che si stagliano come ancore di salvezza contro un Male che si nasconde al di là di una porta chiusa, da dove provengono colpi continui e inumani. Quando ormai pensa che non supererà quella terribile notte, Bram decide di prendere carta e penna per narrare la sua storia.
Siamo a Clontarf, quartiere di Dublino, nel 1854. Bram è un bambino di salute cagionevole, afflitto da un male terribile che lo costringe a rimanere a letto. Nella solitudine della sua stanza può solo guardare il mondo dalla finestra. Gli unici veri contatti che possono riempire un po’ quel vuoto sono sua madre Charlotte, sua sorella Matilda, con la quale ha un legame molto profondo, e soprattutto la cara Tata Ellen. Su quest’ultima si focalizza l’attenzione a causa dei suoi comportamenti ambigui e misteriosi. A notare ciò sono soprattutto i due bambini, che cercano di indagare su di lei: come mai finge di mangiare? Perché il colore dei suoi occhi muta così facilmente? Perché un giorno appare più giovane e in altre circostanze invecchia di colpo? Cosa fa quando è lontana da casa? Come mai, dopo aver guarito il piccolo Bram, scompare nel nulla? E… cosa sono quei due piccoli fori rossi sulla pelle del bambino?
Bram, grazie alle inspiegabili cure di Ellen, guarisce miracolosamente e, crescendo, diventa molto forte e agile. Le vite degli Stoker vanno avanti in maniera del tutto tranquilla per molti anni: Bram ha una vera e propria passione per il teatro, Matilda si dedica all’arte, il fratello Thornley diventa medico, concentrandosi in particolar modo sulle malattie mentali. Ma qualcosa torna a spezzare quell’apparente quiete.
Durante un viaggio a Parigi, Matilda dice di aver visto Ellen. Dopo tutti quegli anni la loro amata Tata non è cambiata, anzi appare ancor più giovane. Come è possibile? E cosa sconvolge la mente della moglie di Thornley?
Inizia così un vero e proprio percorso alla scoperta di quali segreti nasconda la Tata, grazie anche all’aiuto di un bizzarro individuo: Arminius Vambéry. Ma i giovani non saranno i soli a cercare la donna. Il Male avanza sulla loro strada, un Male che arriva da lontano, e minaccia le loro esistenze.
Attraverso antiche dimore e abbazie ormai in rovina, obitori in cui i morti sembrano tornare in vita, manicomi, arti mozzati che spuntano dalla terra colma di vermi, cimiteri sconsacrati, grandi lupi neri, antiche leggende e villaggi maledetti, amori che oltrepassano il tempo e la morte, piano piano tutti i pezzi del puzzle vanno a combaciare, arrivando a un finale che emoziona, lascia il segno e apre la strada a quello che sarà forse il più famoso e amato romanzo gotico che conosciamo: Dracula.
Dracul è un romanzo che coinvolge il lettore sin dalle prime pagine, grazie a una trama ben orchestrata e a un ritmo narrativo ricco di colpi di scena e tensione. Un tassello dopo l’altro viene costruita una storia avvincente, con uno stile meraviglioso, ricco di descrizioni e immagini anche molto realistiche. Mentre leggi quasi senti i colpi e i graffi sulla porta, avverti la sensazione di essere osservato da terribili occhi rossi, ed è facile provare disgusto di fronte a certe scene.
Come nel Dracula di Bram Stoker, tutto è ricostruito con un’alternanza di punti di vista, attraverso i diari di Bram e Thornley, le lettere di Matilda a Ellen, ma anche tramite telegrammi e appunti di Arminius: uno scorrere continuo tra passato e presente, fino a un perfetto ricongiungimento delle due linee narrative.
È una lettura indicata per tutti gli amanti del brivido, delle atmosfere cupe e fosche, con leggende da scoprire, e soprattutto per chi adora i vampiri, creature della notte che da un lato attraggono con forza, dall’altro non possono non incutere terrore.
Il libro in una citazione
«Non è logico supporre che persino le favole più stravaganti celino un fondo di verità?»
12 giugno 2020
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