I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La ragazza dei fiori morti”
“C’è Clara, che si può solo amare. Ci sono i fiori, che lei usa come letto di morte per ogni corpo a cui cerca di ridare l’aspetto che avevano in vita. Fiori di cui conosce tutto: a uno a uno, li coltiva, li ama come fossero persone, forse di più. C’è Trecie, taciturna e violata, la bimba che compare a Clara e lei, in qualche modo, non è più sola.
In bilico fra macabro e amore, questo libro riesce a non diventare troppo cupo. Nitidezza e onestà si dipanano nel toccare un tema come la pedofilia, senza prenderne troppo le distanze. Nessun colpo di scena, nessuna sorpresa: il finale s’intravede, ma nei dei dettagli ci si perde così bene che glielo si perdona. Lo leggo e rileggo da anni. Forse sono di parte.”
@il_mondo_di_des su instagram (13 aprile 2020)
La ragazza dei fiori morti. la morte è solo l’inizio
Autrice: Amy MacKinnon
Titolo originale: Tethered
Traduttrice: Stefano Bortolussi
Editore: Rizzoli
Genere: Gialli & Noir
Collana: Best BUR
Anno edizione: 2016
Pagine: 309
Cosa scrive l’editore
Clara Marsh prepara i cadaveri. Li trucca, li veste di fiori, li rende presentabili per la veglia funebre, così chi li ha amati in vita può guardarli un’ultima volta con l’illusione che niente sia mutato.
Nel passato di Clara ci sono abbandoni e violenze, e forse per questo il suo presente è popolato solo dalla discreta vicinanza dei morti e dal silenzioso dialogo con i fiori.
Ma tutto cambia nel momento in cui Trecie mette piede nel freddo laboratorio delle pompe funebri. Chi è quella strana bambina, troppo fragile, indifesa e giovane per un posto del genere?
Da principio Clara cerca di non far caso a lei, ma quando la ragazzina smette di andare a trovarla e l’agente Sullivan le chiede di collaborare alla soluzione di un brutto caso di pedofilia, un bivio si apre davanti ai suoi occhi.
Se il Male decide di sfidarti hai solo due possibilità: lasciarlo vincere o combatterlo. Una sofisticata indagine poliziesca che, come Amabili resti di Alice Sebold, sa avvolgere il lettore in un ritmo febbrile e sovrannaturale, trascinandolo verso un finale inesorabile.