I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Sulla strada”
“Una macchina veloce, una costa da raggiungere e una donna alla fine della strada. Dean e Sal si mettono in viaggio, animati da un’infinita ansia di vita e di esperienza, sulle highway dell’America e del Messico. Sulla strada la voce di Sal ne racconta le tappe, le rivelazioni, gli incontri, dando vita a una storia di grande autenticità artistica ed esistenziale, dai ritmi tesi e coinvolgenti.
Questo libro ha segnato l’inizio di un’epoca: considerato il manifesto della Beat Generation, Sulla strada è un romanzo impossibile da decontestualizzare. Indubbiamente è rimasto ancorato agli anni in cui è stato scritto, motivo per cui è diventato il simbolo di una generazione e che allo stesso tempo costituisce anche il suo limite.
Sulla strada dà corpo a tutti i grandi miti dell’America: è un romanzo sull’amicizia e sulle difficoltà dell’amore; sulla ricerca di sé, del desiderio di appartenenza e del bisogno di rivolta. È la narrazione di un andare senza fine per esorcizzare l’ombra della noia e quella più grande e oscura della morte.
Non posso dire che non mi sia piaciuto: ho apprezzato le descrizioni dei paesaggi, la passione per ‘il viaggio’ dei protagonisti e il senso di libertà che trasmette, ma mi aspettavo di leggere un romanzo diverso.
Se dovessi descriverlo in poche parole, direi che Sulla strada è un romanzo ‘febbrile’.
Gli do tre stelline su cinque e il valore simbolico di questo romanzo ha un gran peso nel mio giudizio.”
@io_viaggio_leggendo su instagram (19 maggio 2020)
“Romanzo autobiografico, datato 1951, basato su una serie di viaggi ‘on the road’ attraverso gli Stati Uniti dello scrittore Jack Kerouac, in parte con il suo amico Neal Cassady e in parte in autostop. Pubblicato per la prima volta nel 1957, divenne il manifesto della Beat Generation, della quale i protagonisti fanno indiscutibilmente parte. Sal Paradise, pseudonimo di Kerouac, è uno studente cresciuto nell’Est con aspirazioni letterarie. Arrivato in autostop e poi in bus a New York City, conosce Dean Moriorty (pseudonimo di Neal Cassady), cresciuto in un riformatorio nell’Ovest, che ha uno stile di vita nettamente in contrasto con quello borghese dominante. I giovani della Beat hanno un desiderio costante di Infinito, interesse per una vita vissuta intensamente: sono affamati di vita e di esperienze, talvolta estreme, di sesso e di musica, di alcol e droghe ed è questo lo stile di vita che i due amici iniziano a condurre, insieme, sulle polverose strade americane. Ben presto, però, Sal si rende conto che Dean conduce una vita dissoluta perché incapace di adattarsi alla società in cui vive e dopo ogni viaggio si sente peggio, desiderando di poter ricominciare a vivere davvero, tornando indietro per poter avere una dimora fissa e un lavoro stabile. Dopo l’illusione, la disillusione, quindi. Nel mezzo, una libertà smisurata e impagabile. Dopo un periodo di vita normale a New York, però, il richiamo della strada è troppo forte e le avventure on the road ricominciano. L’incontro con Laura (pseudonimo di Joan Haverty) cambierà per sempre la vita di Sal. Un inno alla Vita, alla Libertà, il sangue che scorre nelle vene e fa sentire vivi quando la Strada chiama. Strepitoso. Sempre.”
@theinsta_reader su instagram (18 aprile 2020)
Sulla strada
Autore: Jack Kerouac
Titolo originale: On The Road
Traduttrice: Marisa Caramella
Editore: Mondadori
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Oscar Moderni
Anno edizione: 2016
Pagine: XIV-389
Cosa scrive l’editore
Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell’Ovest.
Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense.
Dean decide di ripartire per l’Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal.
La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall’amico, che torna negli Stati Uniti.
Postfazione di Fernanda Pivano.