I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La ricamatrice di Winchester”

“Romanzo storico interessante e ben scritto, che racconta di una ragazza inglese di inizio Novecento e delle sue difficoltà nel poter vivere seguendo i propri desideri e non i cliché. Voto: 4/5”
@rosargia su twitter (13 giugno 2020)
“Una bella storia sull’eterna lotta di noi donne per conquistarci l’indipendenza e una vita libera dai pregiudizi. Affascinanti i dettagli storici: oltre ai cuscini ricamati della cattedrale di Winchester, mi ha molto colpita l’arte dei campanari. Vorrei davvero ascoltarlo un concerto di campane!”
Franca Bersanetti Bucci nel gruppo facebook (10 maggio 2020)
“Inghilterra, anni Trenta. La nubile trentottenne Violet Speedwell, la cui vita è stata segnata inesorabilmente dalla Grande guerra, si ritrova armata di coraggio ad abbandonare la casa d’infanzia per cercare di ricostruire una vita a Winchester.
Il lavoro da dattilografa non la soddisfa pienamente ma le consente, seppur a fatica, di mantenersi, sopportando una vita di restrizioni, pur di non tornare a vivere con la madre.
Quando, per caso, entra in contatto con le ricamatrici di Winchester, la sua vita prende una piega del tutto inaspettata: la voglia di poter lasciare in qualche modo traccia della propria esistenza, attraverso un ricamo destinato a durare secoli su un cuscino di preghiera, diventa lo scopo primario da raggiungere.
Violet è solo ‘una donna in eccedenza’, vale a dire una donna che ha perso la possibilità di convolare a nozze a causa della guerra, e altro non le resta che cercare di arrancare in una società basata su matrimoni e ‘angeli del focolare’.
Da timida e introversa, Violet si trasformerà in una donna rivoluzionaria e anacrostica: viaggerà da sola, ricamerà bordi pieni di svastiche per reclamarne il significato contro il regime nazista che incombe all’orizzonte con la minaccia di un’ altra guerra, appoggerà la relazione omosessuale delle sue amiche e imparerà nuovamente ad amare.
Un personaggio al quale sarà difficile non affezionarsi, nato dalla penna incantevole di Tracy Chevalier, nota autrice della Ragazza con l’orecchino di perla.
Curiosità: le ricamatrici di Winchester, guidate da Louisa Pesel, non sono frutto della fantasia dell’autrice! Dopo aver letto questo libro vi invito ad approfondire il tema, anche solo attraverso la ricerca di immagini in Rete. Vi assicuro che ne rimarrete incantati!”
@books4hearts su instagram (1 aprile 2020)
“Winchester, 1932. Violet Speedwell ha 38 anni e sembra ormai inesorabilmente destinata a un’esistenza da zitella. Durante la Grande guerra ha perso il suo fidanzato, Laurence, e suo fratello maggiore, George. Da allora in poi, la vita con sua madre le è diventata del tutto insopportabile e, pertanto, ha finalmente deciso di lasciare la casa della sua infanzia a Southampton per trasferirsi a Winchester. Qui trova lavoro come dattilografa per una compagnia di assicurazione ed entra a far parte dell’associazione delle ricamatrici della cattedrale. L’amicizia con Gilda Hill e l’amore di Arthur Knight cambieranno per sempre la sua vita.
La storia di Violet è una storia di rinascita: la morte del fidanzato e del fratello avevano portato il vuoto nella sua esistenza, ma l’amore e l’amicizia incontrati a Winchester le danno la forza per uscire dalla solitudine e ricominciare, finalmente, a vivere.
Tracy Chevalier è fantastica, le storie che racconta non sono mai banali e il suo stile, scorrevole e ‘gentile’, sa di tempi andati. La ricamatrice di Winchester è una vera meraviglia. Assolutamente consigliato!”
@theinsta_reader su instagram (12 marzo 2020)
La ricamatrice di Winchester
Autrice: Tracy Chevalier
Titolo originale: A Single Thread
Traduttore: Massimo Ortelio
Editore: Neri Pozza
Genere: Romanzo storico
Collana: I Narratori delle Tavole
Anno edizione: 2020
Pagine: 287
Cosa scrive l’editore
Winchester, 1932. A trentotto anni, Violet Speedwell sembra ormai inesorabilmente destinata a un’esistenza da zitella.
La Grande guerra ha preteso il suo tributo: il suo fidanzato, Laurence, è caduto a Passchendaele insieme a migliaia di altri soldati, e ora le “donne in eccedenza” come lei, donne rimaste nubili e con scarse probabilità di convolare a nozze, sono ritenute una minaccia, se non una vera e propria tragedia per una società basata sul matrimonio.
Dopo essersi lasciata alle spalle la casa di famiglia di Southampton, e le lamentele della sua soffocante madre, ferma all’idea che dovere di una figlia non sposata sia quello di servire e riverire i genitori, Violet è più che mai intenzionata a vivere contando sulle proprie forze.
A Winchester riesce in breve tempo a trovare lavoro come dattilografa per una compagnia di assicurazione, e ad aver accesso a un’istituzione rinomata in città: l’associazione delle ricamatrici della cattedrale.
Fondata dalla signorina Louisa Pesel e diretta con pugno di ferro dall’implacabile signora Biggins, l’associazione, ispirata a una gilda medievale, si richiama a un’antica tradizione: il ricamo di cuscini per i fedeli, vere e proprie opere d’arte destinate a durare nei secoli.
Sebbene la Grande guerra abbia mostrato a Violet come ogni cosa sia effimera, l’idea di creare con le proprie mani qualcosa che sopravviva allo scorrere del tempo rappresenta, per lei, una tentazione irresistibile. Mentre impara la difficile arte del ricamo, Violet stringe amicizia con l’esuberante Gilda, i capelli tagliati alla maschietta, la parlantina svelta e un segreto ben celato dietro i modi affabili, e fa la conoscenza di Arthur, il campanaro dagli occhi azzurri e luminosi come schegge di vetro. Due incontri capaci di risvegliare in lei la consapevolezza che ogni destino può essere sovvertito se si ha il coraggio di sfidare i pregiudizi del tempo. Due incontri che insegnano anche che basta a volte un solo filo per cambiare l’intera trama di una vita.
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