I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Furore”
“Della scrittura di Steinbeck mi ero già innamorata con Uomini e topi, e avevo un po’ paura di iniziare Furore perché ero certa che avrei provato di nuovo emozioni molto forti. E così è stato.
Furore è un ritratto della Grande depressione americana degli anni Trenta, della fuga di moltissime famiglie verso la California, a causa delle tempeste di sabbia e della siccità che provocarono un disastro sui terreni agricoli, l’espropriazione di questi da parte delle banche e l’introduzione dei trattori, macchine che tolsero lavoro a molte persone.
Quella della famiglia Joad, simbolo della popolazione nomade in fuga, è una vera propria odissea. Un viaggio estenuante attraverso la Route 66, verso una nuova vita, alla ricerca di nuove possibilità, di un lavoro per avere una vita dignitosa. Ma è un viaggio di perdite, di smarrimento, di fame e privazioni, che si conclude con la consapevolezza che quel ‘paradiso’ sognato è solo illusorio. […]
Tra i vari personaggi spicca su tutti quello della madre, forte, coraggiosa, colei che tiene la famiglia unita, che cerca di non far sgretolare tutto, nonostante i tanti problemi. Di certo mi è entrata nel cuore, come Tom. Intensa, poi, l’immagine finale.
Furore è un romanzo meraviglioso, che coinvolge totalmente il lettore.
L’ho amato molto, anche se nella traduzione della prima edizione è stato tagliato di alcune parti e dialoghi importanti, cicatrici dovute al triste periodo storico in cui è stato pubblicato (maledetta dittatura fascista!). Vi invito pertanto a recuperare la nuova traduzione completa.”
@marta.sognatrice su instagram (30 aprile 2020)
Furore
Autore: John Steinbeck
Titolo originale: The Grapes of Wrath
Traduttore: Sergio Claudio Perroni
Editore: Bompiani
Genere: Classici
Collana: Tascabili
Anno edizione: 2013
Anno prima edizione: 1939
Pagine: 633
Cosa scrive l’editore
Pietra miliare della letteratura americana, Furore è un romanzo pubblicato negli Stati Uniti nel 1939 e coraggiosamente proposto in Italia da Valentino Bompiani l’anno seguente.
Il libro fu perseguitato dalla censura fascista e solo ora, dopo più di 70 anni, vede la luce la prima edizione integrale, nella nuova traduzione di Sergio Claudio Perroni.
Una versione basata sul testo inglese della Centennial Edition dell’opera di Steinbeck, che restituisce finalmente ai lettori la forza e la modernità della scrittura del Premio Nobel per la Letteratura 1962.
Nell’odissea della famiglia Joad sfrattata dalla sua casa e dalla sua terra, in penosa marcia verso la California, lungo la Route 66 come migliaia e migliaia di americani, rivive la trasformazione di un’intera nazione. L’impatto amaro con la terra promessa dove la manodopera è sfruttata e mal pagata, dove ciascuno porta con sé la propria miseria “come un marchio d’infamia”.
Al tempo stesso romanzo di viaggio e ritratto epico della lotta dell’uomo contro l’ingiustizia, Furore è forse il più americano dei classici americani, da leggere oggi in tutta la sua bellezza.
Citazioni tratte dal libro
E gli occhi dei poveri riflettono, con la tristezza della sconfitta, un crescente furore. Nei cuori degli umili maturano i frutti del furore e s’avvicina l’epoca della vendemmia.
@marta.sognatrice su instagram (30 aprile 2020)
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